Ilva, vertice in Regione ma i politici non si presentano. E ribattono…

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Alla fine si sono ritrovati soli. Soli nel palazzo della Regione Lazio dove erano convinti che qualcuno gli avrebbe dato una risposta: gli operai dello stabilimento di Patrica del gruppo siderurgico Ilva sanno che la mobilità per loro è finita. Ma c’è la disponibilità a prorogarla: solo che non si trova chi ci mette i soldi, perché la Regione non li ha, l’Inps neppure, il Governo si è impegnato. E’ per questo che sono andati all’appuntamento insieme ai loro sindacati ed avevano chiesto la presenza di tutti i politici del territorio: dal senatore Francesco Scalia che ha ottenuto l’approvazione di due ordini del giorno ma nemmeno il becco d’un quattrino; il senatore Maria Spilabotte che comunque un ruolo in Senato e nel Pd lo ha; l’assessore Mauro Buschini «che in quel palazzo ha il suo ufficio ed aveva convocato l’incontro»; gli onorevoli Mario Abbruzzese, Marino Fardelli, Daniela Bianchi; finanche il sindaco di Patrica Lucio Fiordalisio.

A quell’incontro, dei politici si è presentato nessuno. Di tutti gli invitati, erano presenti i sindacati Fim Cisl e Fiom Cgil, i capi segreteria degli assessorati all’Ambiente ed alle Politiche del Lavoro della Regione Lazio. Ma dei politici c’era nessuno.

«Abbiamo avuto la consapevolezza di essere stati lasciati soli».

Infatti, i tecnici possono solo ripetere le solite cose: la disponibilità a prorogare la mobilità c’è ma manca chi metta i soldi. Insomma, la soluzione deve trovarla la politica.

«Abbiamo avuto l’impressione che tutti sapevano e non si sono presentati per non perdere la faccia».

Scommettiamo che ora diranno di non saperne niente?

Immediate le reazioni. Daniela Bianchi chiarisce «Ai tavoli tecnici la politica non è “invitata” a partecipare… o se volete posticipate la negazione e fa lo stesso», in pratica la politica è invitata a non partecipare ai tavoli quando sono solo di natura tecnica. Mario Abbruzzese invece attacca la maggioranza di governo regionale «Se non ci invitano, non possiamo né presentarci né immaginare che ci sia una riunione del genere».