Indizi dal primo Consiglio: come sarà l’opposizione di Pompeo

A riflettori spenti: cosa lascia comprendere il Consiglio comunale di Ferentino. Pompeo sceglie la tattica dell'attesa: guerriglia e non scontro frontale. Non adesso.

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

«Noi non siamo rosiconi e lo abbiamo dimostrato con il nostro voto dell’altro giorno in Consiglio Comunale. Non poteva essere favorevole perché non condividiamo le linee programmatiche della nuova amministrazione. Non poteva essere contrario perché buona parte dell’impianto di quelle linee si fonda sul lavoro svolto dalla nostra amministrazione e che loro stanno portando avanti»: Antonio Pompeo è stato sindaco di Ferentino per dieci anni. Ora siede all’opposizione. Non impugna la sciabola ma stringe la baionetta tra in denti: sa che è il momento di aspettare. Non è l’ora di andare all’attacco della nuova amministrazione guidata da Piergianni Fiorletta: ma di compiere azioni di guerriglia, capace di logorare. Sugli atti concreti.

Lo dimostrano le scintille a cui si è assistito l’altro giorno in Consiglio comunale. Non un corpo a corpo frontale. Ma colpi calibrati e portati ai fianchi dell’avversario: la maggioranza costituita dalla coalizione Ferentino 2030.

Un consiglio nel quale iniziano a delinearsi le posizioni. Tra i banchi dell’opposizione si sono notate le assenze di Fabio Magliocchetti (impegnato nella scuola) e dell’ex assessore Angelica Schietroma. Nella maggioranza assente per un grave lutto avuto alla vigilia Alessandro Rea.

Scaramucce sulle linee programmatiche

Il punto all’Ordine del Giorno che ha dato il via alla prima scaramuccia è quello legato alle linee programmatiche annunciate dal sindaco Fiorletta. Il primo cittadino ha argomentato sui programmi. L’obiettivo primario è il coinvolgimento dei cittadini con una particolare attenzione alle periferie. Fuori dalle mura abitano 16mila persone, sparse su un territorio di 81kmq.

Il sindaco ha annunciato un piano per dotare la città di nuovi parchi pubblici. Cinque-sei le aree individuate sulle quali la maggioranza deciderà di creare altre zone verdi. Priorità alla realizzazione di un nuovo parcheggio al centro storico. E soprattutto lavoro per fare sì che Ferentino passi presto da città d’arte a città turistica con particolare attenzione alle mura ed al testamento di Aulo Quintilio.

Fiorletta poi ha annunciato una novità importante per la cittadinanza, la stesura del Piano Regolatore, che è vecchio di oltre trenta anni. Piano che potrà portare sviluppo e lavoro per la città.

Sciabola e fioretto

Durante il suo discorso Fiorletta ha mandato un segnale di distensione all’l’opposizione. Lo ha fatto rendendo merito al suo predecessore Antonio Pompeo per quanto riguarda i fondi Pnrr. In particolare per la scuola Belvedere ed ex Palazzo Macioti ma anche come amministratore in Provincia per l’Itis e l’ex Paolini. La minoranza ha risposto astenendosi dalla votazione.

Tempo di pace? No tempo d’attesa. E che sarà questa la strategia di Antonio Pompeo lo dice con chiarezza la mossa fatta sul punto successivo. La maggioranza dice che potrà fare poche cose perché i conti sono in sofferenza. Pompeo non se lo fa ripetere e porta il primo colpo ai fianchi. I conti? Il bilancio consuntivo 2022 è stato approvato dal commissario straordinario e non prevede criticità per le casse comunali.

Poi l’affondo. In cassa potevano esserci molti soldi in più se il Comune non avesse dovuto risolvere la questione della Società di Trasformazione Urbana. È un progetto che risale ad una quindicina di anni fa: una società mista che metteva insieme Comune e Privato per fare una grande opera di riqualificazione urbanistica. ma lungo il percorso ci sono stati problemi. Il privato ha rischiato il fallimento ed il Comune di indebitarsi. Ad Antonio Pompeo va riconosciuto di avere individuato il percorso amministrativo che lo ha evitato. (Leggi qui: Progetto Stu, abbiamo scherzato: per 17 anni. E leggi anche: La partita in due tempi per Antonio Pompeo).

Se volevate più soldi potevate evitare il problema della Stu e della società Farmacie: è il colpo ai fianchi sferrato da Pompeo. Perché qui problemi nascono all’epoca dei primi due mandati di Fiorletta.

L’assedio sulle deleghe

L’altro fronte sul quale si muoverà l’opposizione è la scelta strategica fatta da Piergianni Fiorletta. Ha assegnato alla giunta una serie di deleghe che non sono assillati: una chiara tattica con cui formare i giovani assessori. E al tempo stesso blindare l’Aula: le deleghe di peso ed impegno sono andate ai più esperti e navigati che però siederanno in Consiglio, rendendolo inattaccabile.

Tutta l’opposizione, anche Alfonso Musa e Giancarlo Lanzi, ha attaccato la maggioranza sul tema delle deleghe consiliari ed a quelle agli assessori definite “povere”. Scaramucce tra Luca Zaccari ed Alfonso Musa sulla questione sanitaria e sulla Casa della Salute. L’attuale maggioranza ha criticato i predecessori sulla scarsa manutenzione del territorio.

Il Consiglio ha poi approvato la composizione delle tre commissioni consiliari permanenti. Le presidenze andranno a Luigi Vittori, Alessandro Rea e Maurizio Berretta. La prima riguarda Lavori Pubblici e Bilancio l, la seconda Cultura e Sport, la terza Servizi Sociali, Ambiente e Patrimonio.

Si tornerà in aula il 18 luglio e la maggioranza sarà chiamata al suo primo banco di prova importante, l’approvazione del bilancio di previsione 2023.