La lettera che riapre il fronte di Cassino

Nella mail di Ruspandini, Taglaferri e Trancassini le 152 firme con cui il Circolo FdI di Cassino chiede di riaprire il tavolo per unificare Partiti e Civici alle prossime Comunali di Cassino. Ultime scintille in Consiglio, i primaristi "scivolano" sul manifesto della Schlein. Fardelli ironizza: "L'unica lista che ho è quella della spesa". Di Rollo: "Io da 10 anni sempre nel Pd, non mi sono mai mossa"

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Il server ha smistato la mail questa mattina. In allegato contiene un file con un documento seguito da 152 firme: nome più, nome meno, non è quello a fare la differenza. È indirizzata ai recapiti istituzionali di Fratelli d’Italia: quello del Presidente Provinciale Massimo Ruspandini e quello del Commissario di Cassino Fabio Tagliaferri; una terza copia è stata girata ‘per conoscenza‘ al Presidente regionale del Partito Paolo Trancassini.

Le firme sono quelle degli iscritti al Circolo di Fratelli d’Italia di Cassino. Chiedono di superare l’impasse che si è creato sulla scelta del candidato sindaco che il centrodestra schiererà contro l’uscente Enzo Salera (Pd) alle Comunali dell’8 e 9 giugno prossimi.

Non è un’operazione ‘contro’

Antonio Cardillo

L’operazione è la logica conseguenza politica del Congresso che a dicembre ha acclamato Presidente provinciale l’onorevole Massimo Ruspandini. Ma soprattutto ha messo in evidenza una geografia interna del tutto nuova nel Partito, con equilibri ben netti e delineati. Non è un caso che buona parte di quelle 152 firme siano riconducibili all’area di pensiero che fa riferimento ad Antonio Cardillo, neo dirigente provinciale di Fratelli d’Italia e protagonista di una buona prestazione alle elezioni Provinciali di dicembre.

Non è un’operazione contro qualcuno. Come confermano le prime firme messe sotto a quel documento: sono quelle di Fabio Marino (Destra Nuova), Vincenzo De Nisi (esponente del Direttivo uscente), Vincenzo Saddò (dirigente uscente); a seguire ci sono quelle di esponenti che sono vicini all’ex portavoce Angela Abbatecola.

Il documento prende atto dello stallo creatosi tra i Partiti del centrodestra: ci sono 4 aspiranti candidato sindaco ma nessuno di loro ha voluto fare un passo indietro. Nemmeno quando il Commissario ha invitato al sano realismo chiedendo quante liste sono in grado di garantire e quanto sono pronti a sostenere sul piano economico la campagna elettorale. E prende atto poi anche dello stallo nei rapporti tra politici e civici di centrodestra che avevano organizzato le Primarie tra 5 aspiranti candidato sindaco. Rinviandole di un mese proprio per favorire il dialogo.

Via le castagne dal fuoco

Fabio Tagliaferri

Il documento toglie le castagne dal fuoco un po’ a tutti. Perché ritrova un ruolo politico al Circolo che prima del Congresso provinciale era spento o comunque legittimato in maniera limitata. La richiesta del Circolo solleva in parte il Commissario dalle sue scelte: perché lo Statuto di Fratelli d’Italia assegna un ruolo primario ai territori. E solleva per la stessa ragione anche il presidente provinciale.

Il Circolo chiedere di favorire un dialogo ed un’unificazione tra Civici e Partiti e di riaprire il tavolo del confronto. Su basi nuove e diverse. Dettate anche e soprattutto dal Congresso e dalla nuova geografia fatta con nomi nuovi all’interno del Partito.

Ultime scintille in Aula

Nel frattempo si registrano le ultime scintille in Aula prima dell’avvio ufficiale della campagna elettorale. Lunedì pomeriggio si è svolto in sala Di Biasio uno degli ultimi Consigli comunali dell’amministrazione Salera: al netto della cerimonia del 15 marzo alla presenza del presidente della Repubblica Mattarella per l’80° anniversario della distruzione della città, prima dell’avvio della campagna elettorale sono in programma altri due consigli comunali: uno nel mese di febbraio, l’altro ad aprile.

La seduta che si è svolta il 29 gennaio, la terzultima, verosimilmente, prima delle elezioni, è servita ad approvare il regolamento per l’isola pedonale permanente. Nelle prossime settimane terminerà il cantiere in Corso della Repubblica e il sindaco, in occasione del taglio del nastro, conta di poter annunciare i lavori in piazza Labriola per completare il rifacimento del centro urbano. Si sta cercando di reperire fondi comunali dal momento che sembra difficile poter godere di altri finanziamenti regionali. Sono stati loro che hanno permesso in questi anni i lavori in piazza Diamare e lungo il Corso della Repubblica.

La maggioranza del sindaco Salera ha permesso di portare a casa sia il regolamento per l’isola pedonale che l’alienazione della farmacia di San Bartolomeo.

Fardelli e la busta della spesa

Luca Fardelli

A favore del regolamento per l’isola pedonale ha votato anche il consigliere comunale Luca Fardelli, che nelle prossime settimane dovrebbe sciogliere le riserve a proposito di una sua candidatura come Consigliere comunale. C’è chi gli domanda se abbia pronta la lista. Il consigliere ex del Pd risponde con ironia: “L’unica lista che ho è quella della spesa che mi ha dato mia moglie“.

A riportare la discussione su binari seri è però il capogruppo del Pd Gino Ranaldi che a Luca Fardelli manda a dire: È giunto il tempo che sciolga la riserva. Al momento non è un consigliere di maggioranza, abbracciare il progetto a dieci giorni dalla presentazione delle liste sarebbe poco serio per tutti“.

Non proprio un ultimatum, ma un invito ad accelerare quello giunto dal capogruppo del Pd. Che lavora alla lista Dem insieme alla presidente del Consiglio comunale. La freddezza tra Barbara Di Rollo e il sindaco è ormai superata, e la miss delle preferenze nel 2019 rivendica la sua adesione al Pd da oltre dieci anni. Nel corso del Consiglio comunale ha messo i puntini sulle i. In risposta al consigliere Renato De Sanctis che contestando la presidente per la conduzione dei lavori ha detto: “Abbiamo capito che adesso è tornata a casa“, Di Rollo ha risposto con altrettanta fermezza: “Io sono sempre stata qui, nel Pd, non sono andata da nessuna parte“.

Il progetto alternativo

Il consigliere ‘No Acea‘ aveva fatto un implicito riferimento all’ormai famoso “pranzo della Foresta” al quale Barbara Di Rollo aveva partecipato con alcuni consiglieri comunali dell’opposizione di centrodestra. Ed in quell’occasione era stato ipotizzato uno schieramento trasversale ed alternativo all’amministrazione uscente. L’autunno è stato tutt’altro che caldo: tra il sindaco e la presidente d’Aula si sono raggiunte temperature glaciali. Tornate gradualmente alla normalità dopo il riassetto avviato dal Congresso Regionale.

Ma che fine ha fatto quel progetto alternativo. Al momento rimangono distanze abissali nei Partiti, tra i Partiti, e tra la componente dei primaristi e Fratelli d’Italia. I nodi verranno sciolti con molta probabilità al tavolo regionale. I primaristi proseguono nella loro campagna elettorale in vista del voto del 18 febbraio e contestano il sindaco per l’iniziativa di sabato scorso con la Segretaria nazionale Pd Elly Schlein.

Perché? Nel manifesto era stato accostato il monastero benedettino. Ma è la stessa abbazia che il comitato ha utilizzato sui manifesti delle primarie. La più grande fortuna del sindaco continua insomma ad essere la sua opposizione. Che poteva incalzare sulla scarsa incisività che la Segretaria nazionale del Pd ha utilizzato per parlare di Stellantis e delle tante vertenze del mondo del lavoro che preoccupano Cassino e il cassinate. Invece ha preferito parlare del simbolo del Pd su Montecassino. Cioè del nulla. Anche per questo motivo il Circolo sta cercando di riprendere in mano l’iniziativa. Con quelle 152 firme.