La Sinistra si riorganizza per capire se è capace di trovare l’unità

Il Congresso di Sinistra Italiana acclama come Segretario Costantino Santovincenzo. La vera sfida ora è l'unita delle forze del centrosinistra. Notoriamente abili nel fare l'esatto contrario

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Come va letta l’elezione di Costantino Santovincenzo come nuovo Segretario di Sinistra Italiana ad Anagni? Il punto di partenza è proprio quello dell’elezione, avvenuta nel corso del Congresso tenuto sabato. Meglio: una vera e propria acclamazione all’unanimità. Un segnale di compattezza per fare punto ed a capo dopo le liti e le divisioni che hanno contribuito a depotenziare il centrosinistra alle ultime elezioni  comunali.

Un richiamo confermato anche durante i lavori del Congresso. La parola più usata è stata “unità”; la volontà di creare, se non lo si vuole chiamare Campo Largo (sigla che oggi a livello nazionale sembra piuttosto in declino), una collaborazione che consenta al mondo progressista locale di tornare a farsi sentire. Del resto, che l’idea fosse quella era evidente già a partire dalla conta dei presenti al convegno. C’era Francesco Sordo (Segretario del Pd anagnino) assieme alla sua competitor al congresso Angela Manunza; c’erano i 5 stelle con l’onorevole Ilaria Fontana; c’erano gli esponenti locali del Partito Comunista e di Possibile; c’erano liste civiche come Cittatrepuntozero (presente con Fernando Fioramonti).

A chi parla la sinistra

Viviana Cacciatori

A dare la linea ci ha pensato all’inizio Viviana Cacciatori, con una relazione breve e densa. Concentrata su un punto fondamentale; ovvero, a chi deve parlare oggi la sinistra in generale e Sinistra Italiana in particolare. Ad un mondo vasto e composito: che va dai precari ai poveri, ai nuovi poveri (“come gli insegnanti“). A chi si preoccupa per l’ambiente, alle donne che non hanno i consultori, alle comunità Lgbt, agli stranieri, ai giovani che vogliono parlare di pace. “Tutte queste comunità oggi hanno meno rappresentanza; ed è a questi che la sinistra e Sinistra Italiana in particolare, deve parlare”.

A far capire che il richiamo all’unità è passato ci ha pensato Francesco Sordo. Parlando di un “primo passo per rifare il centro-sinistra e per ricostruire un campo senza più muri; la città ha bisogno di un centrosinistra unito“. Soprattutto per contrastare una destra che, su diverse questioni, “agisce soltanto per spot“. Per Sordo ad esempio sul grave problema della violenza giovanile che negli ultimi giorni ha colpito la città, “non ci si può limitare a misure occasionali, ma ci vogliono delle azioni in profondità, come la nostra richiesta di proporre gli stati generali“. In sintesi, ripartire da idee condivise, “non da personalismi e scontri “.

Ripartire dalla Costituzione

Ilaria Fontana (Foto Alessia Mastropietro © Imagoeconomica)

Un messaggio all’unità che è stato colto da Ilaria Fontana. La parlamentare dei 5 Stelle ha proposto di ripartire dalla Costituzione e dalla sua attenzione a temi come la tutela del lavoro, dell’ambiente e della salute. Per “cercare un punto comune da cui partire“.

Richiami all’unità sono arrivati anche da Sara Missori di Possibile e da Fernando Fioramonti di Cittatrepuntozero. La sintesi complessiva l’ha fatta Costantino Santovincenzo. Che ha parlato di un compito “arduo ma importante”; quello di “essere alternativi a questo centro-destra“. Sottolineando la necessità di riportare la politica al centro dell’attenzione.

Per questo nei prossimi giorni verranno subito fissati appuntamenti tra i Partiti di sinistra. Per fissare punti comuni di azione su temi qualificanti come la scuola, il lavoro e la sanità tra la gente scegliendo argomenti qualificanti ad esempio come la scuola la cultura e la sanità.

L’evoluzione

Costantino Santovincenzo

A questo punto il problema diventa che cosa succederà. Il punto è capire, adesso, come evolverà questa aspirazione alla sintesi. Solo per fare un esempio, sabato pomeriggio non era presente il consigliere comunale di LiberAnagni Luca Santovincenzo, ovvero il referente in consiglio comunale del centrosinistra. Un’assenza del tutto giustificata, secondo Viviana Cacciatori: ha ricordato come gli inviti fossero stati diramati ai soli rappresentanti politici.

Resta il fatto che Sinistra italiana non ha partecipato alle ultime elezioni comunali proprio in seguito a una serie di discussioni che ci sarebbero stati con la coalizione che faceva capo a LiberAnagni. È come se in città ci fossero due realtà che vogliono dare voce alla galassia progressista cittadina. Mondi che però al momento hanno un atteggiamento alquanto dialettico.

La scommessa è quella di provare ad arrivare ad una sintesi. Per superare contrasti che genererebbero una frazionamento utile soltanto alla permanenza ulteriore  del centrodestra in città.