La strana malattia di Marino Fardelli. E dei fardellini.

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Quando il telefono ha squillato mostrando sul display un prefisso della provincia di Frosinone, il professor Giuseppe Ippolito immunologo e virologo di fama mondiale che per questo motivo si trova alla guida del Lazzaro Spallanzani di Roma, ha tuonato ‘Basta, con questa storia di Isabella Mastrobuono non se ne può più’. Invece, con sorpresa ha scoperto che in Ciociaria esiste un posto chiamato Cassino, nel quale sono state rimosse le macerie del bombardamento Alleato ed è operativo (si fa per dire) anche un ospedale. All’altra parte del filo, in camice bianco, un suo collega chiedeva un consulto al luminare: “Professore, abbiamo qui un tale Marino Fardelli, consigliere regionale del Lazio ed aspirante sindaco, lo stiamo tenendo ricoverato da quattro giorni ma non ne veniamo a capo, potrebbe darci un’occhiata lei?

Il mistero della malattia di Marino Fardelli è iniziato in sordina. Al principio interessava solo lo stretto familiare necessario. Al che, Marino ha postato su Facebook le foto delle sue sofferenze ospedaliere, di fronte e di profilo, con tubi e sensori appicciati per monitorare il sul corpo. E la questione è diventata di interesse anche tra i suoi avversari. Incuriositi si sono domandati se potesse essere stress dovuto a due lunghissime settimane di un’intesa campagna elettorale che durerà appena otto mesi. Ma lui ha rassicurato: nulla a che fare con la stanchezza. Il tema, in poco tempo, è divenuto argomento di discussione nel padiglione Kip dell’Expo di Milano, con il prefetto Emilia Zarrilli a domandare cosa avesse il poverino, il presidente di Confimprese Guido D’Amico felice d’essere riuscito a governare lo smartphone nuovo gli mandava un messaggio, il presidente della Camera di Commercio Marcello Pigliacelli nella sua nuova smagliante forma istituzionale non si faceva trarre in inganno dalla situazione.

Al secondo giorno di ricovero, quando i ‘Mi Piace‘ e gli sms hanno iniziato a prendere una curva verso il basso, ecco apparire su Facebook il bollettino medico con le fatiche dell’acciaccato Fardelli: transaminasi nella norma, pressione leggermente alta, colesterolo nei valori ma da non sottovalutare, prostata regolare.

Lo hanno rigirato come un pedalino. Senza trovargli nulla. Siccome a fargli visita non è sceso il padre abate di Montecassino, non si è visto alcun generale del Pd di Frosinone, Nicola Zingaretti non ha sospeso i lavori d’aula per tributargli un caloroso applauso d’incoraggiamento che lo raggiungesse nel suo letto di dolore al Santa Scolastica, ha postato allora altre foto nelle quali Marino ha iniziato a farsi coraggio da solo.

A rendere più drammatica la situazione ci si è messa la fedelissima capo segreteria Tiziana Iannarelli: tutti i pomeriggi aggiornava il bilancio dei telegrammi e dei messaggi di auguri giunti dalle cancellerie estere. I primi giorni, gli altri pazienti hanno detto ‘Marò deve essere gravissimo, la signora che viene a fargli visita si è portata avanti sta già vestita con il lutto‘: improvvidi, non sanno che Tiziana adora il nero, non mangia carne, ed è l’unica che riesce a districarsi nel disordine del deputato regionale.

Sconforto tra infermieri e caposala nel vedere i libri che si era portato appresso: almeno 5, alcuni dei quali con l’opera omnia di Sergio Mattarella ed il riassunto tradotto in italiano degli interventi tenuto a Nusco da Ciriaco De Mita. “Marì, ma questo quand’è che lo cacciano?” ha domandato la signora delle pulizie, disperata da quei continui clic scattati dallo smartphone dell’onorevole tra una lettura e l’altra di Juan Carlo Mondero Corso Urgente di Politica per Gente Decente, Piero Angela A Cosa Serve la Politica, Renee Bonneau Requiem per un Giovane Soldato Montecassino 1944. Il tutto certificato dagli scatti postati, manco a dirlo, su Facebook.

Al termine del quarto giorno di degenza, con il terrore negli occhi che potesse arrivare la professoressa Mastrobuono ad ordinare la dimissione dell’illustre paziente per superamento dei termini standard di ricovero, mentre tutti erano a consulto interrogandosi sul da farsi, squilla il telefono. Il prefisso è uno 06 ed il numero è quello del centralino del Lazzaro Spallanzani. Con tono burbero, l’eminente professore Ippolito ha emesso la sua sentenza clinica: “Sbattetelo fuori e toglietegli il telefono per due settimane: ha un principio di selfite acuta, se non lo disintossicate inizierà a fotografare e postare anche i libri sul comodino“. Già fatto professore.

State attenti anche a Samuel Battaglini e Maria Paola D’Orazio: ho esaminato per caso i loro profili Facebook, iniziano ad avere gli stessi sintomi” Certamente professore. “A proposito, ma Isabella è ancora da quelle parti? Come mai non la vedo arrivare qui allo Spallanzani? Vi ci siete affezionati troppo“. sarà così, professore.