La visione di Anna in attesa della staffetta con Chiara

Le indiscrezioni assicurano che il primo giugno ad Anagni, l'assessore Anna De Lellis lascerà il suo posto in giunta a Chiara Stavole. Lo prevede un accordo pre elettorale. De Lellis riflette sulla sua esperienza

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

In città ormai c’è già la data. Non ufficiale, ma poco ci manca. Il primo giugno ad Anagni ci sarà il primo vero tagliando della giunta targata Daniele Natalia. In quella data infatti l’assessore Anna De Lellis (esponente di Idea Anagni), cederà posto in giunta e deleghe (ma potrebbe esserci una rimodulazione complessiva di queste ultime) a Chiara Stavole di Forza Italia.

Non un colpo di mano, ma il frutto di un accordo stipulato a suo tempo per mantenere gli equilibri della maggioranza. Che però nel frattempo si è comunque modificata, acquisendo un sempre maggiore peso politico, oltre che numerico. Come dimostra ad esempio il recente passaggio in maggioranza di Alessandro Cardinali che ha reso ancora più forte lo schieramento di Fratelli d’Italia nella coalizione di Natalia.

La visione di Anna

Anna De Lellis

In una chiacchierata informale, l’assessore Anna De Lellis ha fatto il punto sul suo anno nella stanza dei bottoni.

Assessore De Lellis, si fanno sempre più forti le voci dell’imminenza del passaggio tra lei e Chiara Stavole (Fi) nella squadra di governo del sindaco Natalia…

Venendo dal settore privato sono abituata a dare esecuzione ai compiti che mi vengono assegnati. Cerco di farlo con professionalità, efficienza e con obiettivi di risultato. Tutte le decisioni sulla composizione della giunta sono del sindaco che immagino protenda alla massima efficienza dell’attività amministrativa.

Un anno in giunta: rimpianti?

Chiaramente non posso giudicare da sola il mio lavoro: è una valutazione che spetta al sindaco Natalia ed alla cittadinanza. Posso però affermare serenamente che in questi dodici mesi non ci sono stati momenti di inattività, abbiamo fatto tutto ciò che era possibile con il tempo e con le risorse a disposizione. No, non c’è spazio per i rimpianti. C’è certamente voglia di fare altro e di più. E penso che l’amministrazione abbia i numeri per farlo.

Da tecnico, come giudica la realtà politica in cui si è trovata ad operare?

La politica è un argomento più complesso di quello che si può immaginare da fuori. Ma per quello che osservo anche volgendo lo sguardo a quello che accade fuori dalle mura cittadine, allora non ho dubbi nell’affermare che Anagni è una città fortunata. Indipendentemente dai punti di vista e delle opinioni politiche il livello è alto. Ci sono persone con tanta voglia di fare. L’apparato amministrativo è efficiente e sereno.

Con l’ingresso di Forza Italia in giunta pensa che la maggioranza possa acquisire un’eccessiva dimensione politica, togliendo spazio alle realtà civiche che la compongono?

Partiti politici e liste civiche sono componenti della stessa realtà. Ognuno con le proprie motivazioni ed i propri ideali. Ma non dimentichiamo che l’attività di giunta, indipendentemente dai soggetti che la compongono, ha carattere prettamente esecutivo ed indipendente. Da qui la necessità che gli assessori siano estranei all’attività consiliare. Il punto di raccordo tra i due organi è la figura del sindaco e penso che ad oggi l’avvocato Natalia abbia dato prova di ottimo lavoro.

Qual è la linea che l’ha contraddistinta nel suo lavoro in giunta? Ci sono dei progetti a cui è più legata?

Credo che con il giusto metodo e la dedizione la politica possa essere prova di efficienza. Uno dei primi obiettivi fissati nei servizi sociali è stato quello di mettere in comunicazione e far lavorare in sinergia tutti gli attori del settore. Organi comunali, distretto socio assistenziale, associazioni di volontari e cittadinanza. L’amministrazione si è messa al centro di questo complesso quadro e si sono innescate sinergie impreviste. Il successo avuto con le raccolte alimentari ne sono prova credo.

Vanno create infrastrutture sociali stabili che siano capaci di operare indipendentemente dall’impulso politico. Non voglio entrare troppo nel tecnico ma le attività che promuove l’amministrazione devono protendere alla stabilità ed all’autonomo funzionamento. Compito della politica è indicare la via, prendere l’iniziativa e creare i presupposti. Questa è la vera sfida ed il vero obiettivo sul terzo settore.

Una sfida esportabile?
Chiara Stavole

Vorrei che lo stesso metodo si attuasse anche nel settore della promozione dei prodotti tipici. Qui la sfida è più complessa perché vengono coinvolti anche interessi privati. Si dovrà trovare un giusto equilibrio tra gli obiettivi imprenditoriali degli operatori economici ed interesse pubblico alla promozione della città e delle sue eccellenze. È una sfida che mi sento in grado di raccogliere poiché è il mondo dal quale provengo e che forse conosco a sufficienza con una visione internazionale. Penso che su questo il sindaco Natalia sia la persona più adatta per coordinare il lavoro.

Quali sono i progetti attualmente in cantiere? Ritiene che ci possa essere spazio per cambiare le cose?

Per quanto riguarda l’ambito dei Servizi sociali, le attività del centro diurno sono già programmate per tutto il 2024. Questo è stato possibile in primis grazie all’efficienza dei dipendenti comunali che devo ringraziare sinceramente per il lavoro che fanno quotidianamente. Sono una eccellenza di questa città ed esempio virtuoso da seguire.

Ma per ragionare su azioni strutturate e di lungo periodo allora, abbiamo recentemente istituito un tavolo tecnico tra comune, distretto socioassistenziale, ASL e sindacati per favorire l’occupazione dei ragazzi con disabilità cognitive. Questa è una novità assoluta, iniziativa della nostra amministrazione comunale, e che verrà implementata nell’ambito del distretto socioassistenziale nel suo complesso. Sta emergendo un ruolo centrale della nostra amministrazione per quanto riguarda le attività anche extra cittadine. È stata implementata in tempi rapidissimi la banca delle visite che sarà utile per garantire prestazioni sanitarie di alto livello alle fasce sociali più deboli.

I prodotti tipici sono un elemento capace di portare sviluppo
Foto © IchnusaPapers

Come accennavo nel settore della promozione dei prodotti tipici va replicato il modello esecutivo già adottato per i Servizi Sociali. È necessario che i produttori locali, unitamente agli operatori turistici, inizino a comunicare e coordinarsi tra di loro. Questo è un discorso molto tecnico che richiederebbe un approfondimento specifico.

Ad ogni modo, uno dei progetti a cui tengo di più è la creazione di un mercato stabile a cadenza mensile per la promozione dei prodotti agro alimentari di eccellenza (bio, igp, dop etc) del nostro territorio e del Lazio. È un progetto in via di definizione e fortemente voluto dal sindaco Natalia. Non posso dare troppi dettagli ma a lavoro ultimato sarà notevole, darà opportunità ai nostri produttori di confrontarsi con realtà di eccellenza e garantirà importanti sbocchi di mercato. Per il momento sono state contattate più di 100 aziende del centro Italia ed altre verranno contattate e verrà fatta una selezione delle migliori eccellenze. Come merita il ruolo di questa Città.

Tutti progetti sui quali sto ricevendo il supporto fondamentale del gruppo politico al quale appartengo, Idea Anagni, e del suo consigliere capogruppo Guglielmo Vecchi che continuo sempre a ringraziare. Ricordo ancora una volta che la mia candidatura è frutto di una sua iniziativa politica.