La vittoria di Pirro nelle Primarie Pd di Cassino

Come si legge il risultato delle Primarie Pd a Cassino. Cosa sta accadendo in vista delle elezioni Comunali 2024. Il dato che preoccupa Salera. I numeri dei suoi avversari. Quel like di Maccaro a Leone

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

I numeri. Bisogna partire dai numeri per capire cosa sta accadendo a Cassino. Con 247 voti la lista “Leodori A sinistra” è quella più votata domenica scorsa alle Primarie che hanno incoronato Daniele Leodori come futuro Segretario Pd del Lazio. Ma quelle Primarie non si possono considerare come una vittoria per l’amministrazione comunale. (Leggi qui: Vincitori e vinti, intese e rotture: come cambia il Pd con Leodori Segretario).

Le consultazioni si sono svolte proprio nella sede del “Cantiere” inaugurato la scorsa settimana: il sindaco Enzo Salera ha voluto puntare sul suo fedelissimo Romeo Fionda, Segretario del circolo del Pd di Cassino e candidato proprio nella lista “Leodori A sinistra“. La compagine vede  tra i coordinatori Danilo Grossi che siede nella Direzione nazionale Pd ed è assessore alla Cultura del Comune di Cassino.

Nonostante tutti gli sforzi dell’amministrazione fossero concentrati dunque su questa compagine, l’altra lista “Rete democratica” capeggiata da Francesco De Angelis (e senza candidati di Cassino al suo interno) ha ottenuto 230 preferenze: una differenza minima rispetto alla lista “Leodori A sinistra“. Che a Cassino è certamente la prima lista, lo dicono i numeri; l’analisi politica dice però che quella di Salera, Grossi e Fionda è stata una vittoria di Pirro.

Vittoria o sconfitta?

Enzo Salera

Per qualcuno, più che una vittoria di Pirro è stata una vera e propria sconfitta. Il motivo? Romeo Fionda, sostenuto da tutta l’amministrazione di Cassino ha portato a casa 174 voti, risultando essere il primo degli eletti. Nella lista “Rete democratica” però il capolista Francesco De Angelis sostenuto sul territorio in particolar modo dal presidente del Consiglio comunale Barbara Di Rollo e dall’ex assesore Arianna Volante di preferenze ne ha portate a casa 100. Che unite alle 115 del sindaco di Vallerotonda Giovanni Di Meo (sostenuto soprattutto da Luca Fardelli) vedono l’amministrazione soccombere dinanzi a quelle sensibilità del Centrosinistra come appunto Fardelli, Di Rollo e Volante. Che non è un caso due domeniche fa non hanno partecipato all’inaugurazione del cantiere dove ieri si sono svolte le primarie. (Leggi qui: Enzo Salera apre il suo cantiere ed è affollato).

L’ex assessore Emiliano Venturi si spinge oltre con un nuovo post al vetriolo contro Danilo Grossi ed Enzo Salera. Parla di “sconfitta del duo Pico/Antridonati“.

Più che i numeri preoccupa il clima

Ma quella di Romeo Fionda può considerarsi davvero una cocente sconfitta dal punto di vista politico? Più correttamente sarebbe corretto parlare di vittoria di Pirro: nonostante la campagna elettorale partita in ritardo, alla vigilia l’esponente della lista “Leodori A sinistra” contava di poter vincere con almeno 70 voti in più rispetto alla lista concorrente.

Ma a preoccupare non sono solo i numeri, ma soprattutto il clima: al “cantiere” di Enzo Salera non si è visto un militante storico come Fernando Cardarelli, una vita nel Pds, poi nei Ds e nel Pd. Cosa ancor più grave il fatto che alcuni amministratori e consiglieri comunali proprio della lista del Pd allo stesso modo hanno disertato le urna. Tanto basta ai sostenitori della lista Rete democratica (che a Cassino si identificano praticamente in coloro che non sono nella squadra di Enzo Salera) per cantare vittoria e mostrare qualche sfottò al sindaco e ai suoi. Ad esempio l’ex consigliere comunale Stefano Tescione (marito di Barbara Di Rollo) già prima dell’esito del voto spiegava che servirebbero le primarie per la scelta del candidato sindaco del Centrosinistra.

Il centrodestra verso le primarie

Benedetto Leone

Dopo la benedizione ufficiale da parte dei vertici provinciali del Pd appare però impossibile imboccare una strada simile. Al contrario, la strada delle primarie prende sempre più forma nel Centrodestra. Nei giorni scorsi Benedetto Leone per primo ha rilanciato l’ipotesi delle Primarie aperte non solo alla compagine di Centrodestra, ma più in generale al civismo ed anche a quelle anime che sono in dissenso con l’attuale amministrazione. (Leggi qui: Top e Flop, i protagonisti di sabato 17 giugno 2023).

In queste ore è intervenuto a suo favore l’ex consigliere comunale Giuseppe Sebastianelli e poi l’attuale consigliera Laura Borraccio. Anche l’attivista Imma Altrui, che in passato ha avuto ruoli importanti nel circolo locale della Lega, si dice favorevole alle primarie. Contrarietà alle primarie trapela invece dagli ambienti di Fratelli d’Italia, in particolar modo dalla portavoce Angela Abbatecola. Ma le diplomazie sono al lavoro ed un percorso di mediazione c’è: FdI potrebbe dire si alle Primarie ma solo nel caso in cui fallissero i tentativi politici di individuare la sintesi su un nome.

Luigi Maccaro

A mostrare pollice alto è invece Luigi Maccaro, assessore della giunta Salera. Che ha lasciato un like sui social a Benedetto Leone sotto al posto nel quale rilancia l’ipotesi di scegliere l’anti Salera coinvolgendo i cittadini. Significherà qualcosa quel pollice in alto? Non è dato saperlo, al momento. Quel che è certo è che non è passato inosservato. Da nessuno.

Una curiosità che ha arricchito questo weekend appena trascorsi, così come quella che ha interessato ieri la famiglia Sebastianelli: nel giorno in cui l’ex consigliere, Giuseppe, spiegava l’importanza delle primarie per il Centrodestra, il fratello Antonio,riceveva dalle mani del sindaco di Cassino la tessera del Pd. (Vedi la foto di copertina)

Una casualità? Forse no.