Le spalle larghe di Sgarbi nelle scuse a Sonnino

Vittorio Sgarbi compone subito la polemica con Sonnino. Lo fa con un video messaggio al sindaco. Che ora lo aspetta per un caffè e mostrargli la bellezza del suo borgo a non troppa distanza da Arpino

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

«Ha ragione, ha perfettamente ragione Gianni Carroccia. Spero di incontrarlo non dovevo dire quello che ho detto. Mi scuso veramente»: è un Vittorio Sgarbi tanto diverso dalla sua immagine proiettata sullo schermo della tv o quello degli smartphone che condividono sui social i suoi video messaggi. Non è il personaggio che grida, sbraita, difende con calore fino all’eccesso le sue tesi. È l’uomo colto e di cultura capace di fare retromarcia rispetto a quello che aveva dichiarato nei giorni scorsi.

Aveva detto che i sonninesi grugnivano, apparivano primitivi e incutevano timore: un video elettorale di solo pochi giorni fa. Sbagliare è umano, perseverare diabolico, riconoscere i proprio errori è da uomini veri perché è la cosa più difficile ed ha bisogno di forza. (Leggi qui: L’offesa di Sgarbi a Sonnino e la risposta nell’icona della Madonna delle Grazie).

Il senso dell’orgoglio

Vittorio Sgarbi ha fatto un video di scuse indirizzate al sindaco di Sonnino Gianni Carroccia mettendoci dentro una parola che è bellissima per definire la gente di queste parti: “orgoglio“.

Sì, sono orgogliosi gli abitanti di questa parte di mondo. Ma tanto orgogliosi. Il termine che li rappresenta meglio è cocciardi, in italiano testardi. Una volta ho visto litigare mio nonno con il mulo e ancora oggi non so dirvi chi dei due fosse l’animale.

Tra noi litighiamo, oltre tanto, ma non ci si offenda, non si offenda mai l’antica gente che siamo. Qui non ha mai comandato alcuno, manco il Papa. Qui camminiamo con la schiena diritta nella bellezza dei nostri paesi che hanno creato i nostri avi e che noi abbiamo il dovere di tenere vivi, non primi a nessuno ma mai secondi.

È uno Sgarbi capace di capire tutto questo, intuirlo, percepirlo, metabolizzarlo, quello che in un video restituisce il decoro tolto accidentalmente a Sonnino. Non è lo Sgarbi consegnato alle cronache dai pochi secondi estrapolati nelle sue cinematografiche esternazioni. Proprio per questo è quello più autentico, a tre dimensioni. A quello cinematografico, a due dimensioni, sarebbe bastata una delle sue uscite per inventarsi una ragione che non c’era. Non l’ha fatto.

La Madonna delle Grazie

Sonnino (Foto © Latina Mi Piace)

Pur restando anticlericali, questo episodio non ci nega il dubbio che una parte forte l’abbia giocata quella icona di Maria Santissima delle Grazie che da secoli protegge la gente di Sonnino. Da 9 secoli viene invocata come esempio di bellezza e civiltà. Capita che esistono i miracoli se stai dalla parte del giusto.

Il sindaco Gianni Carroccia ha ricevuto il video, apprezzato e dato la sua disponibilità ad incontrare Vittorio Sgarbi. Perché solo i forti possono perdonare e solo i forti possono scusarsi. E sarà bello e senza rancore, perché non serbiamo mai rancore.

Più volte Sgarbi, nel suo video,  descrive Sonnino mettendoci dentro la bellezza e anche il vuoto della città che si svuota. E questo è invito a lavorare ora che è sindaco di Arpino.

Lui sa che qui troverà gentilezza, cortesia, uomini veri ma che “non so omeni de lite ma pe lo giusto se fao accide” come diceva Cesare Chiominto il più grande poeta di queste terre.