«Al liceo propaganda per il No». Le immagini smentiscono

Tanto rumore per nulla. Sul web si sono scatenati. Puntando il dito contro il Liceo di Ceccano e la lezione organizzata con uno degli ospiti che periodicamente arricchisce l’offerta della scuola. L’ospite in questo caso era Simone Oggionni ed era venuto per parlare di Educazione Civica.

Qual è il problema? E’ un dirigente di Partito, fa parte del Coordinamento Nazionale di Sel. Ha militato per oltre 15 anni nei Giovani Comunisti di cui è stato portavoce nazionale dal 2010 fino al 2014. Poi ha lasciato l’organizzazione giovanile del Prc firmando un documento ‘Fuori dall’angolo per un nuovo inizio’.

L’accusa: viene a parlare di referendum, è a favore del No, nessuno è stato chiamato a sostenere il Si e ad avere un contraddittorio con lui.

Sul web, si sono accumulate decine di reazioni e commenti. In pochi hanno guardato il video. Se lo avessero fatto, avrebbero scoperto che Simone Oggionni a Ceccano non ha parlato di referendum. Ma solo di Costituzione. Ed ha rifiutato domande che lo potessero portare a sfiorare temi elettorali.

Tra quelli che hanno commentato contro la sua presenza, ci sono molti che puntano il dito contro i giornalisti e la loro ‘approssimazione’.

da IL MESSAGGERO ED.FROSINONE

E’ corretto invitare un politico (in questi giorni) per parlare di Educazione civica? Il senatore del Pd, Francesco Scalia ha qualche dubbio e, in particolare, censura quanto avvenuto nel Liceo Scientifico e Linguistico Statale di Ceccano. «Qui – scrive Scalia – Simone Oggionni, membro del coordinamento nazionale di Sel , ha tenuto una Lectio Magistralis sul tema della riforma costituzionale “teso ad informare e a suscitare il dibattito, nello stile proprio della scuola che ricerca, studia, riflette per mettere ciascuno nelle condizioni migliori per scegliere” come recita la locandina che propaganda l’iniziativa. Considerato l’aperto sostegno per il “no” al prossimo referendum costituzionale del 4 dicembre di cui si caratterizza l’impegno del dirigente politico Oggionni, reputo altamente lesivo degli interessi dei ragazzi e della scuola stessa un’iniziativa concepita in tale modo, che non comprende il necessario contraddittorio tra tutte le posizioni incampo su un tema di fondamentale importanza per la qualità della democrazia italiana».

Scalia, dunque, contestando tale scelta ha depositato un’interrogazione urgente al ministro dell’Istruzione «per ricostruire l’intera vicenda».

Ma è stato davvero scandaloso l’intervento di Oggionni?

«Chi ha tali sospetti si riveda tutto l’intervento di Oggionni sul nostro sito Internet. Potrà sentire tutto ciò che è stato detto, le domande e le risposte. E allora capirà che il relatore è stato altamente rispettoso e corretto nei confronti dei ragazzi» spiega il vice preside del Liceo, professor Pietro Alviti. «Va precisato – riprende Alviti – che tale intervento era stato programma dal nostro Istituto mesi fa, in tempi non sospetti, e rientra in un progetto di educazione alla legalità. Niente a che vedere, cioè, con il referendum. Anzi, quando uno studente gli ha posto una domanda sul referendum, è stato lo stesso relatore a bloccarlo subito dicendo che “di questo non posso parlare”. Dunque, parlare di “comizio” in una scuola mi sembra davvero errato e fuori luogo. In ogni modo invito chiunque ad andare sul nostro sito e riascoltare la lezione. Forse a quel punto capirà…»

Per quanto riguarda le attività del Liceo, va ricordato che l’Istituto di Ceccano si è sempre distinto per la molteplicità della sua offerta, organizzando preziosi incontri o convegni sia di natura scientifica che di educazione civica, coinvolgendo studenti e insegnanti. Nel caso di Simone Oggionni è stato un professore del Liceo, che lo conosceva, ad invitarlo per una lezione sulla legalità. «Non è la prima volta che viene – precisa il professor Alviti – e ogni volta devo riconoscere l’assoluta imparzialità e correttezza del relatore».

 

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