L’imperatrice Maria Elena e lo zar Nicola

[dfads params=’groups=105&limit=1&orderby=random&return_javascript=1′]

 

Equilibrio perfetto tra le correnti del Pd anche in occasione dell’appuntamento del 3 agosto. Anche se la presenza del ministro Maria Elena Boschi è destinata ad oscurare tutti gli altri. Però il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha un fisico del ruolo a prova di…ombra.

Naturalmente a Maria Elena Boschi, “sacerdotessa” del renzismo autentico e privo di interpretazioni negazioniste, fanno riferimento sia il senatore Francesco Scalia che il deputato Nazzareno Pilozzi. Con loro, ovviamente, tutta un’area che ha come esponenti di rilievo anche il presidente della Provincia Antonio Pompeo e Domenico Alfieri, presidente del partito e consigliere provinciale.

Fosse venuta da sola, l’altra metà del cielo del Pd sarebbe stata in seconda fila. Non la senatrice Maria Spilabotte, che per la verità ormai segue percorsi autonomi a Roma, sganciati dal contesto provinciale. Lei con la Boschi ha ottimi rapporti.

Dicevamo della partecipazione di Nicola Zingaretti. A lui fa riferimento l’assessore regionale Mauro Buschini. Per non parlare del presidente del Consorzio Asi Francesco De Angelis.

Nel mezzo della bufera determinata dalle elezioni di Cassino, il 3 agosto verrà sancita una tregua armata, anche se gli esponenti cassinati potrebbero riservare qualche sorpresa.

Il segretario provinciale Simone Costanzo farà gli onori di casa, insieme al presidente della Provincia Antonio Pompeo, visto che la manifestazione del 3 agosto (l’oggetto è il sostegno al SI al referendum) si terrà preso il salone di rappresentanza di Palazzo Jacobucci.

Naturalmente Maria Elena Boschi sarà informata prima della situazione interna al Pd provinciale e potrebbe chiedere qualche spiegazione al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Il quale a Cassino al ballottaggio è venuto a sostenere Giuseppe Golini Petrarcone e nessuno gli ha ancora spiegato cosa è successo davvero.

Per un giorno niente polemiche, ma solo attenzione al discorso di Maria Elena Boschi. Ma poi che succede se ad organizzare una successiva manifestazione per il NO al referendum a Frosinone dovesse venire Massimo D’Alema? Chi del Pd provinciale avrebbe il coraggio di partecipare?