L’incubo di Marlene, la speranza di Sandra e delle ‘Donne in azione’

Marlene, vittima di violenza maschile, ha condiviso la sua esperienza di rinascita al convegno "Donne in Azione" ad Anagni, promosso da Libero Sorriso. L'associazione, ideata anche da Sandra Tagliaboschi, supporta le donne vittime di violenza offrendo divulgazione, formazione e assistenza. Il messaggio e le adesioni trasversali.

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

È una storia come tante. Quella di una donna vissuta per tanti anni all’ombra della violenza maschile. Tanto da considerarla addirittura dovuta, senza neanche provare ad immaginare una strada per l’uscita. Un giorno quella donna trova il coraggio, dopo un evento drammatico, di denunciare. E, dopo aver trovato le persone giuste, di ricostruirsi una nuova vita. Oggi Marlene, quella donna, è finalmente una libera, realizzata, che vive con i propri figli: consapevole di aver finalmente superato quella fase buia della sua esistenza.

Marlene la testimone

Un momento del convegno Donne in Azione

La testimonianza di Marlene è stato il momento forse più emozionante del convegno “Donne in azioneche sabato pomeriggio ad Anagni, all’interno del palazzo di Bonifacio VIII, ha rappresentato il momento iniziale della attività pubblica di Libero Sorriso. L’associazione è la creatura organizzata tra gli altri da Sandra Tagliaboschi ex consigliere comunale ed ex candidato sindaco del Partito Democratico di Anagni. (Leggi qui: Il sorriso libero di Sandra, per fare politica in modo diverso).

Un progetto nato per dare voce alle tante donne nascoste, sottovalutate, spesso oggetto di violenza, del territorio. Per fare divulgazione, formazione, per dare assistenza e sostegno. Insomma, per aiutare chi ne ha bisogno. Un appuntamento importante, che ha visto la partecipazione di tanta gente. Tra gli altri il sindaco di Anagni Daniele Natalia che di colore politico sta sul fronte opposto a quello di Sandra Tagliaboschi ma sul fronte dell’impegno sociale marcia sullo stesso terreno.

Ha voluto ringraziare SandraTagliaboschi per il proprio impegno per l’universo femminile parlando di tassello importante” inserito nel tessuto sociale della città; ed assicurando tutta la propria collaborazione. Daniele Natalia ha voluto ricordare, a mo’ di auspicio, che anche la politica si sta aprendo alla realtà femminile; come dimostra la recentissima acclamazione di Rossella  Chiusaroli come Segretario provinciale di Forza Italia.

Le tappe della consapevolezza

Daniele Natalia con Sandra Tagliaboschi

Nella propria relazione iniziale Sandra Tagliaboschi ha voluto ringraziare tutti quelli che hanno partecipato. Ed ha ricordato le tappe che hanno portato alla nascita dell’associazione. Il cui progetto covava da tempo. La scossa è stata la tragica vicenda della ragazza di Palermo violentata, la scorsa estate, da un gruppo di coetanei. Un episodio terribile, che ha spinto a rompere gli indugi, a capire che non solo si può, ma si deve fare qualcosa. “E’ nata qui -ha detto la Tagliaboschi – la volontà di fare qualcosa per questo territorio, per dare risposte a ragazze, a donne come Giulia, Vanessa, Oriana, vittime di questa violenza”.

C’è, a volerla vedere, una vera e propria “linea rossa della violenza”, che rende necessario l’impegno per evitare che tragedie come queste si ripetano. La Tagliaboschi ha ribadito che non ci si muoverà solo su Anagni, ma su tutto il territorio. “Vogliamo essere presenti in tutta la provincia – ha specificato – anche nel territorio di Roma, sempre dalla parte delle donne che soffrono”. Senza sostituirsi alle istituzioni: “noi vogliamo collaborare con chi c’è, per portare più informazioni e più consapevolezza”.

Spunti di confronto

Poi c’è stato il dibattito  vero e proprio, denso di spunti. Con Fausto Russo che ha illustrato le dinamiche delle relazioni tossiche tra maschile e femminile. Sottolineando come l’amore sia “osmosi, collaborazione, mai prevaricazione”. La dottoressa Serena Zurma, psicoterapeuta della Asl di Frosinone  ha parlato del coraggio come punto di forza delle donne. Enrica Gazzaneo, assistente sociale del Comune di Frosinone ha invece relazionato sugli aspetti educativi culturali e sociali nelle violenze.

Di “amore e dominio” ha parlato invece la dottoressa Sofia Tavella; mentre Daniela Michelangelo, dirigente del Comprensivo di Artena, ha parlato del ruolo della scuola. La dottoressa Lemes Dias ha illustrato infine un “cambiamento possibile, dalla paura alla speranza”.

Foto: Benvegnù Guaitoli © Imagoeconomica

A margine del convegno, la Tagliaboschi ha poi ricordato come questo sia stato solo un punto di partenza; “siamo già al lavoro per preparare nuove attività, nuovi eventi. Puntiamo ad essere un punto di riferimento in tutte le realtà del nostro vivere quotidiano”. Che sia una realtà rosa solo nel colore lo dimostra il numero delle persone che ha già aggregato: sono oltre cento i sottoscrittori dell’associazione Libero Sorriso. E molti sono socialmente impegnati, persone che conoscono il ruolo e l’importanza dell’attivismo. Volendo fare, le braccia e le idee ci sono.