L’insolita assenza di Mario dal fronte

Al lancio delle primarie del centrodestra per le Comunali di Cassino, Mario Abbruzzese non c'era. Ma dice si alle primarie. "Se FdI individua un candidato, non servono. Ma per ora non lo abbiamo”. L'esempio di Frosinone: "Se anche ci fosse un fuoriclasse, la legittimazione popolare sarebbe un buon viatico”

Non c’era. Al Manzoni per il lancio delle Primarie con cui selezionare il candidato sindaco del centrodestra da schierare a Cassino, Mario Abbruzzese non c’era. Né lui né gli esponenti di Fratelli d’Italia.

Con la differenza che l’ex presidente del Consiglio Regionale del Lazio è stato il primo a suggerire la via della conta interna per definire il candidato più gradito dagli elettori. I secondi invece non sono andati perché hanno detto no a quel metodo: per loro la candidatura tocca a FdI. Per due ragioni: hanno i numeri elettorali per reclamarla, non hanno mai espresso un candidato sindaco della coalizione a Cassino, a differenza di Lega e Forza Italia.

E se per Fratelli d’Italia l’assenza era scontata, quella di Mario Abbruzzese non lo era. Affatto.

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Mario Abbruzzese
Onorevole, lei è l’unico assente di peso alla riunione di venerdì sera a Cassino: toppo impegnato?

E perché ci sarei dovuto essere?

Perché lei è stato il primo a proporre la primarie per scegliere il candidato sindaco di Cassino, già la volta scorsa. Stanno portando avanti una sua idea.

Non è una mia idea. È un’idea di buon senso. Che vale tanto per il centrodestra quanto per il centrosinistra in tutti quei luoghi dove ci sono più di una legittima aspirazione a fare il sindaco.

A Cassino però Fratelli d’Italia rivendica il diritto di indicare il candidato.

Ed ha ragione, sotto un certo punto di vista. I voti che ha portato non sono pochi. E poi proprio voi avete fatto notare che fino ad ora Fratelli d’Italia non ha mai espresso la candidatura di una sindaco a Cassino.

Ma…?

Ma i fatti ci dicono che non siamo autosufficienti. Ce lo hanno detto con una chiarezza disarmante cinque anni fa. Ricordo a me stesso che non è stato il centrodestra a vincere le scorse Comunali. Veniamo da cinque anni nei quali non ci sono stati scandali o situazioni tali da squalificare questa amministrazione. Il centrosinistra ed Enzo Salera si battono solo se si ha un progetto diverso dal suo, migliore del suo, più vicino ai cittadini di quanto lo sia stato il suo.

Massimo Ruspandini
Quindi occorre allargare il campo.

Esattamente questo è il punto nodale. Dobbiamo allargare il campo. E allargare non significa aumentare i numeri, altrimenti diventa solo un’operazione matematica. Lo abbiamo vito a nostre spese con la sfortunata amministrazione di un buon sindaco come Carlo Maria D’Alessandro. Occorre invece un progetto che allarghi il campo in autorevolezza e lungimiranza. E questi siano il punto d’appoggio sul quale fare leva per avere i voti.

Però riconosce lo jus primae noctis a Fratelli d’Italia.

Se i nostri amici di Fratelli d’Italia mettono in campo un nome serio ed autorevole, sono il primo a dire che le Primarie non servono. Per ora il nome non lo hanno fatto. E allora bene ha fatto Benedetto Leone a convocare la società civile per dire che occorre partire prima e non all’ultimo minuto.

Però lei non c’era

Io oramai mi occupo di altro. Sono impegnato in un pensatoio nel quale insieme ad altri ex amministratori regionali e nazionali mettiamo le nostre esperienze e facciamo delle analisi, mettendole a disposizione del centrodestra.

Vuole far credere che non è interessato alle Comunali di Cassino?

Sarebbe una balla colossale. Cassino mi interessa perché è la mia città ed è stato il collegio elettorale al quale devo tutto ciò che ho raccolto in questi anni. Ma non me ne occupo perché è tempo di altre generazioni. Il mio compito è fornire spunti di riflessione ad un centrodestra regionale e nazionale che ha tematiche ben più ampie sulle quali confrontarsi.

Primarie si o no?

Se Fratelli d’Italia cala un nome di rilievo ed unificante le Primarie non servono. Viceversa, occorre allargare il campo. Non c’è una terza possibilità vincente oltre a queste due. L’esempio che da tre elezioni consecutive ci arriva da Frosinone è illuminante. Pr questo mi permetto di dire che qualora uscisse un candidato unitario del centrodestra, a prescindere dall’appartenenza politica, non sarebbe male comunque a farlo legittimare dal popolo delle Primarie.