Luca Sellari sbatte la porta e lascia Forza Italia

Luca Sellari sbatte la porta e lascia Forza Italia. Ma non lascia l’orbita di Nicola Ottaviani. Quella grazie alla quale ha ottenuto l’incarico da Consigliere d’Amministrazione nel Consorzio Industriale Asi di Frosinone.

La rottura è maturata al termine della riunione del coordinamento provinciale di Forza Italia. nel corso del quale, giurano i presenti, Sellari non ha preso la parola, non ha manifestato disagi.

Ma poco dopo quella riunione, l’immobiliarista con la passione per la politica, geniale ideatore del Principato di Filettino, (dove fu anche sindaco per un periodo) ha caricato a testa bassa. Contro il coordinatore provinciale Pasquale Ciacciarelli e contro il dominus Mario Abbruzzese.

 L’annuncio lo posta sulla sua bacheca Facebook: «La prima volta che ho messo piede in una sezione di partito è stato nel 1983. Ero un ragazzino e la sede era quella del Movimento Sociale Italiano. Per passione ho continuato a frequentare il partito fino alla trasformazione in Alleanza Nazionale e poi PDL. Dopo lo scioglimento del Popolo delle libertà ho seguito il progetto Berlusconi aderendo a Forza Italia. Sono due anni che frequento questo partito. Sono due anni che cerco di capire, invano, qual è la sua vera filosofia. E soprattutto quali sono i progetti».

L’attacco diventa frontale e senza sconti. «A livello provinciale la confusione regna sovrana, la situazione è veramente paradossale. Non esiste un vero coordinamento provinciale, non si conoscono i nomi dei membri. La sede provinciale viene aperta agli iscritti soltanto per fare qualche riunione o per organizzare un evento. E accade se va bene una volta al mese».

Critiche anche al modo in cui Forza Italia sta approcciando la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale di Frosinone. «Nemmeno adesso , alle porte di una campagna elettorale , come quella del comune capoluogo nessuno si degna di aprire la sede. Ho dubbi addirittura che ci sia un telefono, computers sicuramente non ci sono, solo scrivanie vuote, un bagno fuori servizio ed una sala con qualche sedia» .

L’addio è questione di un capoverso: «Questo probabilmente non è il mio ambiente, non è il mio partito, le persone che lo rappresentano non mi sono vicine alle mie idee. Sono amareggiato. Dopo tanti anni di passione, di emozioni e tanti momenti indimenticabili, devo dire che forse è il momento di fare un passo indietro ed uscire da questo mondo che non riconosco più come il mio. Voglio prendere un periodo di riflessione, mi auto sospendo dal partito di Forza Italia».

Sellari non volta le spalle però al sindaco di Frosinone. E conclude mettendo in chiaro: «Riconosco come mio unico riferimento politico il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani».

§