Nel Lazio serviranno 15mila medici entro il 2025

Tra 6 anni Mancheranno 15mila medici nel Lazio. Lo anticipa l'analisi dell'Associazione medici di origine straniera in Italia. Già oggi è aumentata la richiesta di personale straniero. I numeri del fenomeno. Chi serve. E dove.

Nel Lazio mancheranno più di 15mila medici entro il 2025. E già oggi ci sono centinaia di richieste per avere tecnici ed infermieri di origine straniera. Lo dicono le cifre che verranno ufficializzate il 22 giugno prossimo dall’Associazione Medici di Origine Straniera in Italia.

I posti mancanti

C’è carenza di personale esperto e formato. Lo studio spiega allora che le figure mediche più richieste sono state per radiologi, anestesisti, neonatologi, pediatri, medici d’urgenza, fisiatri, ortopedici, medici sportivi, chirurghi vascolari, ginecologi e sostituzione medici di famiglia.

Le città che hanno chiesto maggiormente professionisti della Sanità di origine straniera sono Roma, Frosinone, Latina, Civitavecchia, Santa Marinella, Tivoli, Viterbo, Ostia Lido, Pomezia, Santa Severa, Tarquinia Zagarolo, Colleferro e Rieti.

Tante strutture, tante richieste

A lanciare l’allarme è Foad Aodi, presidente dell’Associazione medici di origine straniera in Italia e consigliere dell’Ordine dei Medici di Roma.

«La Regione Lazio è tra le prime in Italia come numero di strutture pubbliche, policlinici universitari e strutture private accreditate. In base alle nostre statistiche, entro il 2025 mancheranno più di 15mila medici».

Dov’è già oggi il fabbisogno? «Le richieste giunte all’Amsi provengono dalle strutture sanitarie pubbliche, in particolare pronti soccorso, guardia medica, ambulanze, poliambulatori private e convenzionati, centri di fisioterapia e centri per analisi del sangue».

Riguardo alle richieste di medici arrivate all’Amsi, negli ultimi tre mesi hanno avuto un incremento «del 40% e nel Lazio».

I numeri non lasciano spazio a dubbi: dal 1 gennaio 2018 al 31 maggio 2019 le richieste sono state di 400 medici, 300 infermieri e 150 fisioterapisti. E sono arrivate «da strutture pubbliche e private della Regione Lazio».

Per Foad Aodi, bisogna trovare «subito soluzioni, non bastano più analisi del fenomeno chiare a tutti. Per questo invito tutte le sigle mediche, i sindacati e le società scientifiche ad unirsi intorno ad un tavolo per proporre soluzioni urgenti».

I dati dello studio sul fabbisogno, elaborati dall’Associazione medici di origine straniera in Italia, Foad Aodi, saranno presentati durante il prossimo Congresso Amsi, che si svolgerà il 22 giugno presso la clinica Ars Medica di Roma.