L’ultimo capolavoro di Mirella

L’ultimo capolavoro di Mirella va in scena nella sala consiliare di Isola del Liri. E’ lì che nel pomeriggio c’è l’appuntamento per ricordare la dirigente provinciale di Forza Italia a tre mesi dalla sua scomparsa. (leggi qui il precedente) Ed è li che poco alla volta, nel nome di Mirella Colantonio, iniziano ad arrivare tutti.

Si presentano quelli che hanno combattuto insieme a lei le battaglie politiche degli ultimi trent’anni e quelli che stavano sul fronte avversario. Quelli del Comune e quelli della Provincia. Quelli che alle riunioni politiche ci vanno poco e quelli che non mancano mai.

Soprattutto iniziano ad arrivare quelli che non si parlano da molto tempo. Ed è il vero capolavoro postumo di Mirella. Nello stesso giorno, riesce a mettere intorno allo stesso tavolo Antonello Iannarilli, Mario Abbruzzese, Gianluca Quadrini e Adriano Roma. Non accadeva dai tempi delle Provinciali del 2009. Proprio quelle che lei contribuì a pianificare in ogni dettaglio: i comizi, le piazze da prenotare, i sostenitori da convocare, i manifesti da affiggere, il camper da sistemare ed affidare a Sergio che ormai temeva le sue telefonate.

Nell’aula che l’ha vista protagonista di interventi appassionati o infuocati, di appelli o invettive, emerge anche un’altra Mirella. E’ quella che ha lasciato il suo segno su strade e piazze di Isola del Liri, con la sua attività di architetto. A ricordarlo è stato Vincenzo D’Orazio, il presidente del consiglio comunale «perché Mirella ha contribuito a ridisegnare questa città, a darle una parte del volto che ha oggi, progettando il recupero dello storico stabilimento Boimond, una delle chiese più frequentate, palazzine di edilizia convenzionata… con il suo stile, che rendeva riconoscibile ogni suo intervento».

Un tratto che viene ricordato poi anche dal sindaco Vincenzo Quadrini e  dal consigliere comunale Enzo Altobelli: «Ha lavorato con passione per la sua città fino agli ultimi giorni: ha voluto completare la relazione per il recupero dell’ex Feltrificio Pisani, una volta ultimato ha deciso che poteva andare».

Le rendono omaggio gli avversari politici. L’onore delle armi ad un’avversaria spigolosa ma leale, ostinata ma mai scorretta, arriva dall’avvocato Lucio Marziale, capogruppo del Partito Democratico. In aula Mirella era un esempio anche per gli avversari, come ha sottolineato Antonella Di Pucchio, consigliere comunale Pd e dirigente provinciale del Partito: «L’ho conoscuta quando  stava in opposizione. Veniva ai consigli comunali sempre preparata, con tutte le carte necessarie, mai un intervento fatto in maniera approssimata. Adesso che siedo io ai banchi dell’opposizione cerco di fare come vedevo fare a Mirella»

Commosso il ricordo di Enzo Pessia, il compagno di una vita. E poi del consigliere Mauro Donatelli.

Ma Mirella non era solo Isola del Liri. Era tutta la provincia di Frosinone per Forza Italia. A ricordarlo è stato il suo ex coordinatore provinciale Adriano Roma «Era una garanzia per il Partito: la sua precisione, la sua puntigliosità erano tali che grazie a lei non abbiamo mai sbagliato la presentazione di una lista in nessuna elezione. E non era facile». E poi il volto umano: «Però per favore, togliete  questi musi lunghi: a Mirella  non sarebbero piaciuti».

I ricordi allora vanno sul personale. A toccare le corde dei sentimenti è stato Antonello Iannarilli. L’ex deputato la volle nel team di tutte le sue campagne elettorali vincenti: dalle Regionali alla conquista del seggio alla Camera fino alla storica vittoria alle Provinciali. «Ci conoscemmo che eravamo poco più che ragazzi, io ero capocantiere nella costruzione di alcuni palazzi ad Isola e lei era il tecnico responsabile dei lavori. Per Mirella la prima cosa era la famiglia».

Ma erano importanti anche le amicizie. Riusciva a fare da collante tra le varie anime del Partito. Era quella che costruiva in continuazione ponti tra le varie fazioni, apriva porte al dialogo tra chi non si parlava. Teneva insieme. «Ogni settimana o due al massimo, pretendeva che ci vedessimo per fare colazione. Era un pretesto per fare il punto sulla situazione politica provinciale» ha ricordato il capogruppo di Forza Italia in Provincia Gianluca Quadrini.

Poi è la volta del vice sindaco di Arce Gianfranco Germani, dell’ex sindaco di Isola del Liri Flavio Gabriele, del coordinatore provinciale di Forza Italia Pasquale Ciacciarelli.

Poi conclude Mario Abbruzzese «Mirella ci lascia in eredita un grande insegnamento, con il suo esempio ci ha detto cosa, noi di Forza Italia, dobbiamo fare oggi. Mirella avrebbe voluto l’unità e non la divisione».

L’immagine dell’ultimo capolavoro di Mirella è sfocata, scattata con uno smartphone. E’ lo scatto che vede insieme, seduti uno accanto all’altro, Antonello Iannarilli, Adriano Roma, Gianluca Quadrini, mentre Mario Abbruzzese sta parlando.

Per un giorno li ha messi tutti insieme.

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