Non è un Pd per giovani

Il Pd torna a mettere gli anfibi sul terreno di Anagni. E lo fa facendo critica (ma anche autocritica) sulla Sanità. Ed analizzando i suoi attuali limiti. In sala mancavano gli under 30: la nuova sfida per Sordo

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Un incontro che ha avuto almeno due facce. Da una parte il tema ufficiale, la battaglia sulla Sanità. Ovvero la necessità, sul tema, di “aggredire”, come ha detto il Segretario provinciale Luca Fantini, la Destra che governa a livello regionale facendo dell’apertura al privato e delle promesse non mantenute il suo biglietto da visita. Il tutto non limitandosi solo alla protesta (che comunque va portata avanti in modo deciso); ma anche facendo proposte concrete, come quella della creazione di un vero Primo Soccorso e magari di una nuova struttura sanitaria vicino al casello autostradale (lo ha proposto la consigliera regionale Sara Battisti).

In mezzo però, e pure alla fine, anche un tema politico grosso come una casa. Ovvero, la necessità di dare una vera spinta al Pd in città e non solo. Facendo tornare il Partito in mezzo alla gente. E magari rendendolo di nuovo, il Partito, più attrattivo per i giovani (i grandi assenti degli ultimi tempi nel mondo Democrat). Per evitare che il nuovo corso, quello di Francesco Sordo, diventi una strada senza uscita.

Anagni è Salute

L’intervento di Sara Battisti

C’è stato tutto questo nell’incontro di venerdì sera ad Anagni presso l’hotel Città dei Papi. La locandina del convegno aveva come titolo “Anagni è salute”. E di salute si è parlato, alla presenza, oltre che dei suddetti Sordo, Fantini e Battisti, anche del responsabile Sanità della Segreteria provinciale del Pd Paolo Renzi; ma anche di diversi esponenti del Partito dei comuni dell’area nord (come Fabio Magliocchetti); e soprattutto di tanti esponenti storici del Pd (come il dottor Baldassarre Sansoni e Vittorio Save Sardaro) e di molti cittadini.

L’iniziativa era stata annunciata qualche settimana fa dal neo segretario Francesco Sordo. Che ha parlato della sanità di Anagni come di una storia “lunga e dolorosa”. Una storia di eccellenza (come ha ricordato ad esempio Sansoni), diventata poi una lunga sequela di chiusure e di smantellamenti, fino al deserto attuale. Una direzione da invertire ha spiegato Fantini. Per il quale la Sanità dovrà essere un tema caldo anche in vista delle prossime scadenze elettorali. Ma qual è l’errore della politica sanitaria regionale?

Per Renzi, soprattutto l’apertura alla Sanità privata; una scelta “politica” che ha finito per depotenziare fatalmente quella pubblica. Ignorando quanto di buono aveva fatto Zingaretti. Anche l’annuncio dei 14 posti letto di oncologia fatti dal governatore di centrodestra Francesco Rocca rischia di essere solo fumo negli occhi. Perché, come ha spiegato Sansoni “ci vogliono medici e strutture: se durante un trattamento un paziente si sente male che si fa?”. Come ha detto anche Fabio Magliocchetti, “ci vuole una nuova struttura”.

L’analisi di Sara

Sara Battisti

A tirare le fila di tutto ci ha pensato Sara Battisti. Che ha fatto gli auguri a Francesco Sordo per la sua elezione a Segretario. Ed ha poi dato il via ad una lunga analisi. Partendo da un presupposto: “non voglio difendere Zingaretti, perché di errori ne abbiamo fatti tanti anche noi”; vedi l’occasione, persa nel 2009, all’epoca di Marrazzo, di realizzare un vero Dea di II livello in zona. Però, ha spiegato la Battisti, ci sono dei punti fermi: “il Pd è per la sanità pubblica, accessibile tutti”; mentre dall’altra parte si spinge per la privata, seguendo la strategia di depotenziare la pubblica, per poi spiegare che solo il privato può risolvere il problema. Insomma, “non siamo tutti uguali”.

Finale sui progetti che verranno portati avanti; la battaglia per un vero Primo Soccorso; quella per provare a riproporre il progetto per un vero ospedale nei pressi del casello autostradale; un’operazione costante, testarda, di pungolo al governo regionale.

E quella politica

Vittorio Save Sardaro

Fin qui la discussione sulla Sanità. Ma non sono mancati i (numerosi) accenni alla politica. A partire da Vittorio Save Sardaro. Che si è tolto un sassolino mica da poco, ricordando che “dopo 10 anni ad Anagni il Partito torna far politica su temi importanti”. Una botta non piccola alle precedenti gestioni. Sansoni ha detto di aver faticato a capire quale sia il vero progetto del Partito in materia di sanità.

Ma a scagliare il sasso nello stagno ci ha pensato un simpatizzante non organico come il dottor Massimo Natalia. Che è stato brutale; “perché i cittadini dovrebbero votarvi?” ha domandato. Facendo notare come nella sala non ci fosse nemmeno uno spettatore al di sotto dei 30 anni. Concetto analogo a quello espresso dall’ultimo intervento della serata. Quello di un altro simpatizzante. Per il quale “ci sono pochi giovani perché nessuno ci crede”.

Ecco, forse è proprio questo il punto importante della serata. Giusto decidere di far iniziare il nuovo corso del Pd locale da un tema importante come la Sanità. Ma per diventare incisivi il Pd deve soprattutto tornare a parlare ai tanti che venerdì sera non c’erano. Anche coltivando il rapporto con le altre forze politiche vicine (come Sinistra Italiana, il cui neo segretario Costantino Santovincenzo era presente in sala). In una parola; tornare a fare politica sul serio.

Sordo questo lo sa perfettamente. E sa anche che non c’è poi tanto tempo da perdere.