Ottaviani, Cristofari, Grillo e… Berlinguer

Non è per caso che in questa ultima parte di campagna elettorale il sindaco Nicola Ottaviani stia attaccando Beppe Grillo con riferimento al video del 2013, nel quale il leader dei Cinque Stelle ironizzava sulla Ciociaria e su Frosinone. Non è per caso semplicemente perché più i pentastellati dovessero prendere in termini di voti e percentuali, più potrebbe avvicinarsi l’ipotesi del ballottaggio.

Il centrodestra non vuole correre rischi e preferirebbe chiudere la partita direttamente domenica, al primo turno. Forse però il ragionamento di Nicola Ottaviani è anche un altro: se i Cinque Stelle dovessero arrivare in doppia cifra “pesante”, questo potrebbe significare per lui arrivare con una forbice consistente sul candidato sindaco del centrosinistra Fabrizio Cristofari. Una forbice superiore ai 10 punti percentuali renderebbe l’ipotesi di rimonta non complicata, di più.

Ecco allora che Ottaviani, legittimando i Cinque Stelle, prova a staccare al massimo il centrosinistra. Il sindaco è un esperto di strategie non soltanto politiche ma pure mediatiche. Gli studi alla Luiss non sono stati fatti invano.

Al contrario Fabrizio Cristofari non attacca i Cinque Stelle, neppure quando i grillini caricano a testa bassa il centrosinistra su sanità, acqua e rifiuti. Il presidente dei medici, nella speranza del ballottaggio, vuole riservarsi uno spazio nel quale provare a dialogare. Non sarà facile.

Infine il Movimento Cinque Stelle, che applicano lo stesso schema ovunque. Una sola lista, nessun accordo pre e postelettorale. Messaggio di tipo politico unico ed universale a prescindere dalla latitudini (taglio degli sprechi, trasparenza, riduzione degli stipendi). L’obiettivo vero è il governo del
Paese, al quale Grillo vuole arrivare mantenendo intatta l’idea di “diversità”. Che assomiglia molto alla superiorità morale che riteneva di possedere il Pci di Enrico Berlinguer.

Con una differenza però: quel Pci alle amministrative vinceva e poi governava, grazie ad una classe dirigente locale di primo livello. I Cinque Stelle finora dove hanno amministrato o non hanno convinto (Roma) oppure hanno scomunicato il sindaco (Parma).

A Frosinone si vota domenica. Contano solo i voti e le percentuali a questo punto.

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