L’unico che non sente puzza di bruciato è Fabrizio Cristofari. Nemmeno nella Valle del Sacco: dove lo avevano invitato come medico e come cardiologo per parlare dei veleni che stanno uccidendo una generazione.
Doveva essere la sua investitura in pompa magna come sindaco di Frosinone. Fatta da un Ministro della Repubblica, nel corso di un convegno sul risanamento di quell’area. Soprattutto un chiaro segnale: Area Popolare in appoggio al candidato del Pd alla guida del Comune di Frosinone.
Proprio per questo, stasera a Patrica, c’era mezzo stato maggiore provinciale del Pd: il presidente della Provincia Antonio Pompeo, il consigliere regionale Marino Fardelli, il consigliere provinciale Massimiliano Mignanelli, sindaci e medici.
Invece… Tanto rumore per nulla. Alla fine il ministro non si è presentato. Eppure i carabinieri erano appostati per strada, la polizia è stata mobilitata per il servizio d’ordine. Ma di Beatrice Lorenzin, ministro della Salute nessuna traccia.
Doveva presentarsi a Patrica per parlare di Valle del Sacco, inquinamento, tumori, bonifica. Benedire il candidato sindaco e l’alleanza con il suo Partito (secondo alcuni). Invece… tutti a letto senza cena.
Alla fine, l’annuncio. Trattenuta a Roma. Niente ministro, niente alleanza.
Ma il ministro cosa doveva venire a dire? Sulla Valle del Sacco, nessun dato nuovo. Gli epidemiologi intervenuti in serata hanno solo confermato le cifre già dette nelle settimane scorse: sono in aumento i tumori rispetto al passato. Manca una strategia, nessuno sa niente.
Sulla Valle del Sacco, nessuna novità: nell’area restano i veleni pompati da anni di industrializzazione selvaggia, i metalli contenuti nel velenoso betaesaclorocicloesano. E si aspetta che qualcuno si decida a bonificare.
Lo Stato ha rimpallato alla Regione, ma non gli ha dato i soldi. La Regione ha rimpallato allo Stato. E lo Stato, con il ministro, ora non è venuto adire quando si comincia a bonificare.
Nel frattempo le coltivazioni sono bloccate. Gli allevatori hanno dovuto sospendere l’attività. E aspettano una risposta.
Quella che il ministro non è venuto a portare. Nè a loro né a Fabrizio Cristofari.
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