Pd e Forza Italia, ci eravamo tanto odiati ( ma non era sul serio)

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Non succederà niente: alla Provincia si andrà avanti con l’alleanza tra Pd, Nuovo Centrodestra e Forza Italia, fino ad ottobre. Poi, una volta che l’esito referendario sarà noto, si capirà se a quel punto ci saranno le elezioni dei dodici consiglieri provinciali oppure verranno prorogati per due anni quelli in carica. Si capirà se e come l’ente Provincia resterà in piedi come modello di area vasta. Poi ognuno andrà per la sua strada.

Sempre in autunno c’è un altro appuntamento fondamentale: l’assemblea dei sindaci dovrà tornare a votare sulle scelta da assumere in materia di servizio idrico. Se cioè si vuole andare avanti con la procedura di risoluzione contrattuale con Acea. Le elezioni comunali hanno cambiato il quadro, basta pensare a quello che è successo a Cassino e Sora. Pure su quel voto Forza Italia e Pd potrebbero dividersi, perfino in maniera trasversale.

Al Consorzio Asi anche non cambierà niente, almeno fino a quando non si capirà quando ci saranno le elezioni politiche e regionali. Sempre legate all’esito del referendum. Sia il leader del Pd Francesco De Angelis che il consigliere regionale di Forza Italia Mario Abbruzzese non hanno alcun interesse politico a forzare gli equilibri prima.

Senza dimenticare le elezioni al Comune di Frosinone. Nicola Ottaviani ha chiesto di rivedere diversi parametri delle aree in zona Asi che insistono sul capoluogo. Alla fine lo scontro politico potrebbe avvenire proprio tra De Angelis e Ottaviani.

Ma intanto non cambierà niente. Nonostante le analisi del voto e le solite polemiche urlate.