Per Anac la gara è corretta, avanti con l’appalto per i rifiuti

Appalto per i rifiuti. L'Anac dà ragione al Comune di Frosinone ed alla sua Stazione Unica Appaltate. Cosa sosteneva il ricorso. E cosa ha stabilito invece l'Authority

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

La delibera è la n°123 del 2024 ed è firmata direttamente dal Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione l’avvocato Giuseppe Busia. L’Authority si è espressa in ordine alla Gara SUA 168/2023 svolta dalla Stazione Unica Appaltante della Provincia di Frosinone: è quella per l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani. Un servizio classificato come “verde” del Comune di Frosinone.

L’Importo a base di gara è di 26 milioni e 197mila 865 euro; più 91 centesimi se vogliamo contare tutto. È l’importo più alto di tutte le gare di appalto dell’amministrazione Comunale Capoluogo.

Il ricorso del concorrente

La sede dell’Anac

Ad attivare l’Anac è stata una delle società, una Srl che voleva partecipare alla gara per la gestione dei rifiuti. Con istanza acquisita del 12 gennaio scorso (prot. 5082) ha censurato la disciplina di gara: sostiene sia stata violato l’articolo 58 del Decreto 36/2023. Cioè? Non c’è stata la suddivisione dell’appalto in lotti funzionali / prestazionali. In altre parole: il Comune ha deciso di dare tutto il servizio in blocco, chi ha presentato il ricorso sostiene che andasse diviso in lotti.

In particolare, la ditta istante ha esposto di non potere partecipare alla gara del Comune di Frosinone a causa del mancato possesso del requisito di capacità tecnico-professionale. E se non hai il requisito, che vuoi? La ditta dice che non poteva avere il requisito in quanto l’appalto è troppo grande e vasto mentre lo avrebbe avuto se suddiviso in lotti, in quanto avrebbe potuto concorrere per un solo pezzetto del servizio.

Colpa del Comune? No, stando al ricorso è la Stazione Unica Appaltante ad avere deciso ‘in maniera immotivata‘ di non suddividere l’appalto in lotti funzionali (serve uno che fa questo, uno che fa quest’altro, uno che fa quest’altro ancora) o quantitativi (Tot strade ad uno, tot strade ad un altro e così via). In virtù dell’esposto, l’Anac ha comunicato l’avvio del procedimento al SUA della Provincia ed al Comune il 23 gennaio scorso (prot. 10982).

La memoria della stazione

(Foto © AG IchnusaPapers)

La stazione appaltante ha presentato una memoria di riscontro a quella dell’ANAC. L’ha depositata il 30 gennaio 2024 (prot. 14782). Cosa scrive per spiegare la decisione di dare tutto in blocco al vincitore?

Valutata la particolarità del servizio, si dà atto che l’appalto non prevede la suddivisione in lotti in quanto la stessa renderebbe l’esecuzione eccessivamente difficile dal punto di vista tecnico o con un aggravio di costi. Inoltre l’esigenza di coordinare i diversi operatori economici per i lotti potrebbe mettere a rischio seriamente di pregiudicare la corretta esecuzione dell’appalto, come puntualmente espresso nel bando”.

In pratica: dividerlo costa di più; logico, non ci sono le ‘economie di scala‘ cioè i risparmi che si generano quando un lavoro è più grande. E poi ragionare con una ditta è più snello che ragionare con più ditte simultaneamente. Terzo punto: più ditte significa poi doverle coordinare, con un altro costo.

Non solo. Appena infiormata dell’avvio di procedimento, la Stazione Appaltante di Frosinone ha preso atto della “nota di un potenziale concorrente che lamenta la mancata suddivisione in lotti della gara in oggetto” e sul suo portale ha pubblicato un avviso. Con il quale ribadisce la correttezza della sua scelta. Ma prende atto anche che “sono pervenuti quasi 40 quesiti a cui per la maggior parte si è dato riscontro. Alcuni riscontri possono determinare alcune modifiche alle proposte già redatte”. E se modifichi, stai cambiando le regole d’ingaggio: quindi? “Al fine di consentire la massima partecipazione alla procedura di gara […]”. In pratica: sono stati dati altri 15 giorni di tempo per aggiustare le offerte sulla base delle modifiche introdotte dando le risposte ai quesiti delle ditte.

Infondato

L’ANAC alla luce della memoria presentata dalla Stazione Unica Appaltante della provincia di Frosinone e dalla pubblicazione dell’avviso sul portale ha ritenuto: “infondata la doglianza della società istante incentrata sul difetto di motivazione;

 L’Autorità ha ritenuto che “la mancata suddivisione in lotti risulta motivata all’interno della lex specialis laddove è specificato che «l’eventuale suddivisione in più lotti risulterebbe antieconomica non potendo usufruire di economie di scala». Si osserva in proposito che essa non può essere ritenuta doverosa nel caso di specie, in considerazione della tipologia di servizio in affidamento. L’unitarietà di gestione di un servizio di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti appare infatti ragionevole e non arbitraria.

Per questo a pagina 4 della Delibera, l’ANAC scrive: “Il Consiglio ritiene che per gli aspetti contestati, la disciplina di gara appaia conforme alla normativa di settore

Fine del contenzioso e avvio delle procedura di gara dettagliate in un documento di ben 84 pagine. Numeri commisurati all’entità dell’appalto del Comune Capoluogo: più di 26 milioni di euro.