Perché hanno candidato Chiusaroli: la doppia strategia della Lega

Cosa c'è dietro alla candidatura di Rossella Chiusaroli alle Europee. Non è un riempitivo e nemmeno una testa di serie. Ma il risultato di una chiara strategia. Che ha la Lega (e Mario Abbruzzese) come obiettivo

Non è un riempitivo, non è una testa di serie: la candidatura di Rossella Chiusaroli alle Europee è una sottile mossa con la quale Forza Italia continua la sua strategia regionale. Quella di logorare poco alla volta la Lega, restituendo all’alleato la cortesia che il Carroccio fece agli azzurri negli anni scorsi. Quando ci fu la grande diaspora dal Partito di Silvio Berlusconi, dato troppo in fretta per finito e ci si cominciò ad accasare tra Lega e Fratelli d’Italia.

L’annuncio

Rossella Chiusaroli

L’annuncio della candidatura è arrivato venerdì sera nel corso del Coordinamento Provinciale. Si è riunito in una sala del ristorante La Trattoria a Frosinone: il Partito non ha più una sede e come lui buona parte delle altre formazioni politiche. Sono stati esaminati i numeri provinciali del Partito, i risultati ottenuti alle elezioni, gli scenari nelle grandi città chiamate al voto di giugno.

Ad annunciare la candidatura di Rossella Chiusaroli è stato il senatore Claudio Fazzone, il coordinatore regionale di Forza Italia che poteva parlare con Silvio Berlusconi senza fare anticamera. E che anche con Antonio Tajani ha un ruolo centrale negli equilibri del Partito.

Le dichiarazioni che hanno fatto seguito all’annuncio e quelle con cui è stato accolto, non aggiungono granché oltre alla circostanza.

La strategia

Claudio Fazzone ed Antonio Tajani (Foto: Sara Minelli © Imagoeconomica)

C’è una doppia strategia nella scelta di candidare la coordinatrice provinciale del Partito. La prima è di ampio respiro. E punta a proseguire il lento logoramento della Lega messo in atto da Antonio Tajani e Claudio Fazzone: puntando sull’ala meno federalista e più centrista della formazione di Matteo Salvini.

Dalla scorsa estate sono state molte le adesioni: in arrivo dalla Lega ma anche dal Movimento 5 Stelle. In Regione Lazio il Gruppo di Forza Italia ha raddoppiato i suoi Consiglieri dimezzando quelli di Giuseppe Conte e riducendo l’M5S all’insignificanza politica. Ha portato a casa l’ex capogruppo leghista Angelo Tripodi di Latina, ha rastrellato consiglieri ed assessori in una quindicina di Comuni del Lazio.

In questa ottica, la candidatura di Rossella Chiusaroli serve ad abbassare la percentuale che l’ex presidente del Consiglio Regionale Mario Abbruzzese si appresta a raccogliere nella sua corsa verso Bruxelles. Una candidatura che sta impensierendo gli analisti azzurri. Perché una percentuale significativa centrata dalla Lega grazie a Mario Abbruzzese può ridurre i margini di conferma per il forzista Salvatore De Meo di Fondi.

Il secondo aspetto

Gianluca Quadrini e Rossella Chiusaroli

Il secondo aspetto è proprio nella scelta di Rossella Chiusaroli come candidato. Perché è il coordinatore provinciale ed è del territorio: sul piano politico non è discutibile dall’interno. E su quella candidatura ci si conterà tutti, Comune per Comune. Perché è evidente che in questo scenario non si tratti di una candidatura ‘di servizio‘.

Da lì passano anche le ambizioni di Gianluca Quadrini, presidente del Consiglio Provinciale di Frosinone e soprattutto il candidato più votato alle elezioni dello scorso dicembre. È chiamato a ripetere a prestazione sul nome di Rossella Chiusaroli, drenando voti del territorio a Mario Abbruzzese ed abbassando la percentuale della Lega in favore di Forza Italia e di Salvatore De Meo.

Da quel risultato passano anche le ambizioni di Gianluca Quadrini che sente il profumo dell’assessorato regionale nella giunta di Francesco Rocca. Al posto di Pasquale Ciacciarelli. Cioè dell’uomo di punta della Lega in Ciociaria in questo momento storico.