VERONICA CONTI per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI
Un documento per chiedere il rinvio al 30 settembre per la presentazione dei bilanci comunali e la riduzione della stretta dovuta al Patto di stabilità per le Amministrazioni. È quanto emerso dall’incontro di ieri pomeriggio che si è svolto alla presenza del viceprefetto Ernesto Raio e del presidente della Provincia Antonio Pompeo e che ha dato origine al documento che verrà presentato al Governo.
Le richieste sono chiare e trovano origine nelle disparità di trattamento tra i Comuni “ordinari” e Città Metropolitane e Province. Infatti, per i primi la scadenza per la presentazione del bilancio è fissata al 30 luglio, mentre per i secondi al 30 settembre. Per i 22 sindaci e rappresentanti comunali presenti (ma non solo, poiché molti non hanno potuto raggiungere l’assemblea in tempo utile, anche se hanno espressamente condiviso il contenuto del documento) è necessario rivedere i termini e i trasferimenti, poiché diverse Amministrazioni rischiano il default.
E c’è anche il rischio che i Comuni (come Frosinone) ammessi al Piano di rientro decennale, da 50 milioni di euro, possano non farcela a chiudere il documento contabile per via del taglio dei trasferimenti statali. Anche Cassino è stato ammesso al Piano di rientro. Mentre i Comuni di Alatri, Anagni, Arnara, Boville, Ceccano, Ceprano, Ferentino, Fumone, Gallinaro, Isola del Liri, Monte San Giovanni Campano, Paliano, Patrica, Pofi, Ripi, Serrone, Sgurgola, Sora, Vico nel Lazio e Fiuggi si sono dichiarati tutti d’accordo nel sostenere le richieste raccolte. Approvare il bilancio ora per molti Consigli comunali significherebbe andare a ridurre i servizi rivolti alle categorie sociali più deboli. «Speso si pensa che siano le Amministrazioni a voler togliere tali servizi – ha spiegato Ottaviani – Non è affatto così, perché i vincoli che giungono dal Governo sono talmente restringenti che agire in maniera diversa significherebbe automaticamente dichiarare default».
Ernesto Raio, facente veci del prefetto che non ha potuto prendere parte alla riunione, ha spiegato che sarà posto all’attenzione di Emilia Zarrilli il contenuto del dibattito e sarà lei a indicare la modalità migliore per far presente tale situazione di emergenza. «Ci stiamo assumendo una responsabilità importante con questo documento ha sottolineato il sindaco Nicola Ottaviani. Il Governo chiede a 8200 amministrazioni di approvare il bilancio entro 10 giorni, mentre ce ne sono altre 100 per le quali la scadenza è fissata tra due mesi e non sappiamo se nel mentre potrebbero essere trovati ulteriori fondi da cui saremmo esclusi una volta approvato il testo economico».
«Come sindaci siamo l’ultimo anello di una filiera e questi tagli non sono dovuti alle nostre scelte o all’indirizzo politico delle nostre Amministrazioni – ha proseguito – Non sappiamo dove recuperare ulteriori fondi, per questo abbiamo chiesto aiuto alla prefettura che spero collaborerà con noi a tal fine».
«Dobbiamo fare fronte comune per risolvere questo problema ha dichiarato il sindaco di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone Da soli contiamo poco, ma insieme possiamo farci sentire e ottenere qualche risultato».
«Le forti preoccupazioni espresse dai sindaci della nostra provincia, condivise della stragrande maggioranza dei primi cittadini dell’intera nazione, non poteva essere ignorata dall’ente che rappresento – ha confermato il presidente Antonio Pompeo – Faccio presente la constatazione del malessere dei sindaci e la loro esigenza di manifestarlo e di confrontarsi tra colleghi per costituire un fronte comune utile a trovare delle soluzioni per evitare una situazione di totale disastro».
Alle proposte pervenute si è aggiunta quella di Claudio Guerriero, sindaco di Vico nel Lazio, riguardo l’uscita collettiva tutti i 91 Comuni ciociari dall’Anci. La reale fattibilità dell’azione dovrà trovare riscontro nell’Assemblea dei sindaci o altri luoghi di riunione formali.