Rassegnati Stampa: i tre modi di vedere l’Urbanistica

da L’INCHIESTA QUOTIDIANO

Il Consiglio dà il via libera alla convenzione fra Comune e privato per l’edificazione di 35mila metri cubi di cemento fra residenziale (80%) e commerciale (20%) nall’area di De Matthaeis in cui le associazioni chiedono da anni (delibera popolare del 2011 alla mano) la realizzazione di un parco archeologico. L’esito finale della pratica più calda del Consiglio comunale di ieri. La votazione, nonostante la massiccia presenza e attenzione civica in Aula, è arrivata solo all’una di notte. Ma cittadini di tutte le età sono rimasti in rispettoso ascolto del dibattito in Aula fino all’ultimo, contestando la scelta finale. Tutto in un clima da caserma, in cui alla prima minima contestazione veniva minacciato l’allontanamento dei contestatori dal Consiglio, cui la Polizia locale ha strappato dalle mani cartelli pro Terme Romane.

Alla fine con emendamenti e ordini del giorno approvati, il Consiglio ha dato il via libera con 15 voti favorevoli contro 6 alla convenzione  per l’edificazione della Nuova Immobiliare, con le pratiche che ora passano agli uffici tecnici.

Ecco come hanno votato i consiglieri comunali: per il sì allo schema di convenzione per l’edificazione di De Matthaeis si sono schierati dal centrodestra Nicola Ottaviani, Franco Lunghi, Danilo Magliocchetti, Daniele Zaccheddu, Adriano Piacentini, Igino Guglielmi, Giuseppe Scaccia, Marco Ferrara, Luigi Benedetti, Valeria Morgia, Gerardo Zirizzotti, Fulvio Benedetti, Gerardino Grimaldi, Sergio Verrelli. Ha votato sì anche il consigliere di (ex) opposizione Carmine Tucci. Dall’opposizione hanno votato “no” Stefania Martini, Angelo Pizzutelli, Antonio Galassi, Michele Marini, Francesco Raffa, Massimo Calicchia. Assente nel centrodestra tutto il gruppo di Impegno civico (Sergio Crescenzi, Riccardo Masecchia, Pasquale Cirillo, Giovanbattista Mansueto, Vincenzo Savo) oltre a Vincenzo Gentile di Ncd. Nell’opposizione assenti Andrea Turriziani e Luigi Arduini (entrambi del Pd), Antonio Facci e Vittorio Vitali (entrambi Lista Marzi) oltre allo stesso Domenico Marzi, che dopo aver preannunciato la contrarietà alla pratica e chiesto nuovi accertamenti ha lasciato il Consiglio.

Tutto al termine di una discussione accesa, condita dalla relazione del dirigente dell’Urbanistica Elio Noce. Alle associazioni non è stata data parola in Aula e dall’opposizione sono state ritenute del tutto insufficienti le spiegazioni fornite su prozioni di terreno ma indagate ,relative alla particella 159, al confine fra le due proprietà: quella in cui sono state ritrovate le Terme romane e quella dove si vuole realizzare l’intervento edificatorio.

Dai banchi dell’opposizione si è sostenuto, come le associazioni dicono da anni, che in caso di continuazione dell’impianto termale in quella zona il vincolo indiretto si potrebbe estendere: dunque la richiesta è stata quella di ritirare la pratica per procedere con gli accertamenti. Ma la maggioranza di Ottaviani non ha accolto questa proposta, facendo riferimento a note della Soprintendenza del 2013 e a una risposta del Sottosegretario del Ministero alla Cultura all’interrogazione parlamentare dei senatori Spilabotte e Scalia (nella quale peraltro non si parlava di quella particella di terreno).

Poi il problema politico più ampio: è stato chiesto a Ottaviani di non procedere più con questo tipo di edificazioni e di mettere mano alla pianificazione urbanistica, viste anche le mutate esigenze e prospettive della città, specie in un’area di interesso storico al confine con uno spazio pubblico come la Villa comunale. Appelli caduti nel vuoto, con il centrodestra che ha ricordato come l’intenzione di edificare in quell’area abbia origini legate anche alle precedenti amministrazioni. Ottaviani non ha potuto contare sui voti di Impegno civico (che ha abbandonato l’Aula) ma ha riportato dalla sua il vicesindaco Trina (che avrebbe rischiato il posto in caso di voto contrario di Frosinone nel cuore), il capogruppo di Frosinone Marco Ferrara (che nelle scorse settimane si era opposto alla pratica) e i consiglieri dello stesso Zaccheddu e Morgia.

A siglare l’accordo, un emendamento e un ordine del giorno studiati a tavolino prima del Consiglio, che modificano la pratica che Ottaviani avrebbe voluto approvare nella scorsa seduta di Consiglio. “Con queste modifiche – ha spiegato Ottaviani – chiediamo al privato di fare una contribuzione di 500mila euro al Comune e riaprire le aree in cui insiste con certezza l’impianto termale. Questo la dice lunga sulla volontà dell’amministrazione comunale. Noi – ha aggiunto Ottaviani – ci prendiamo la responsabilità di perimetrare quello che è l’interesse pubblico di questo intervento. Il privato in astratto potrebbe anche dire che non gli interessa e che è una nostra manifestazione unilaterale. Per noi l’interesse pubblico non è solo l’acquisizione di alcune aree ma la riapertura di un percorso storico identitario oggi invisibile. Se il privato non dovesse essere d’accordo con questa impostazione è chiaro che ha la possibilità di portare avanti altre idee e altre strade che ritiene compatibili con quelli che sono i propri interessi”. Insomma 35mila metri cubi di cemento poco distanti dalle Terme Romane che dovrebbero essere riscoperte secondo l’amministrazione Ottaviani dal privato (sempre se sarà d’accordo, come ha sottolineato Ottaviani), con le associazioni che chiedono accertamenti su una fascia non scavata che sono rimaste senza risposta. Le associazioni e tantissimi cittadini sognavano tutt’altro, ma beffardamente dalla maggioranza chi ha votato la pratica ha alzato un cartello (alle associazioni in Aula era stato vietato) che sembra una risposta allo slogan dei cittadini: se i frusinati hanno fatto in tantissimi foto col cartello “Io salvo le Terme romane”, fra una risata e l’altra ieri la maggioranza ha alzato lo stesso cartello bianco con scritto però: “Terme romane: gli altri le abbelano noi le riapriamo”.

Delusione e rabbia fra cittadini e associazioni rimasti in aula fino all’una: volevano un parco archeologico a De Matthaeis e non “colate di cemento” come hanno affermato a più riprese. La pressione ha portato l’amministrazione a emendare la delibera sulle Terme romane. Ma il palazzo vista Terme (con un punto interrogativo sulla disponibilità del privato rispetto a questo percorso, che ora passa in mano agli uffici) non piace affatto ai comitati e a moltissimi cittadini.

 

LA MAGGIORANZA TIENE: “I PORTICI” PASSANO

Cristina Delle Fratte per Ciociaria Editoriale Oggi

 

Passa la delibera de “I Portici” (con 15 voti a favore e 6 contrari), che dà il via libera all’intervento edilizio di iniziativa privata in via De Matthaeis, nei pressi della villa comunale, vicino alla zona dove sono stati ritrovati dei resti di Terme romane. Il via libera è arrivato a mezzanotte inoltrata (alle 00.58 per la precisione), al termine di una seduta di Consiglio comunale a dir poco infuocata, che ha registrato scontri senza esclusione di colpi tra maggioranza e opposizione. Il centrodestra, come non accadeva da tempo, si è presentato compatto, sebbene Impegno civico non abbia preso parte alla votazione delle più importanti delibere all’ordine del giorno. Nel centrosinistra, invece, da registrare l’assenza del consigliere dem Andrea Turriziani. Il dibattito, quello sulle pratiche del pacchetto urbanistico, è arrivato però solo in tarda serata dopo un question time altrettanto turbolento. Ascensore inclinato e servizio di raccolta dei rifiuti gli argomenti che hanno tenuto banco. Dall’opposizione Antonio Galassi (Pd) e Massimo Calicchia (Psi) hanno incalzato l’assessore ai Lavori pubblici e Manutenzioni Fabio Tagliaferri sull’impianto di risalita, chiedendo quando sarà nuovamente fruibile dalla cittadinanza e denunciando il degrado in cui versa l’area circostante. «Stiamo per procedere con un intervento che dovrebbe essere risolutivo – ha risposto Tagliaferri – Il problema relativo all’assenza della continuità dell’alimentazione della cabina, che ne ha causato lo stop, sarà risolto grazie a delle spazzole che arriveranno il 31 luglio. Entro agosto, quindi, dovremmo chiudere positivamente questa vicenda e per allora la zona verrà resa decorosa ». Il consigliere della Lista Marini Francesco Raffa ha invece sollecitato il vicesindaco nonché assessore all’Am – biente Francesco Trina sul bando di gara per il servizio di raccolta rifiuti. «Il bando è chiuso – ha assicurato Trina – In questi giorni si stanno valutando le offerte, ma garantisco che entro la fine dell’anno partiranno nuovi servizi e il porta a porta verrà esteso a tutta la città ». L’approvazione, all’unanimità, della modifica del Regolamento comunale ha aperto ufficialmente la discussione sui punti all’ordine del giorno. Il gruppo del Partito democratico ha quindi proposto di anticipare il dibattito sulla famosa convenzione per l’ok all’intervento edilizio in via De Matthaeis. L’assise tutta ha accolto la richiesta di accelerare, decidendo però di incassare prima il parere favorevole su un’altra pratica ritenuta fondamentale perché propedeutica, in quanto contenente le regole che disciplinano il settore. Sull’argomento molti gli interventi, sia di maggioranza che di minoranza, conclusisi con esito positivo per l’amministrazione, con 16 voti favorevoli. Via libera anche alla revisione complessiva della zona “C2” dell’attuale piano distributivo cimiteriale, attraverso il recupero e la bonifica delle aree interessate dagli eventi del 2008. Alle 22, finalmente, il dirigente del Settore urbanistica Elio Noce ha iniziato ad illustrare la delibera “incrimi – nata”. L’architetto, aiutandosi con delle diapositive, ha ribadito che il privato non andrà a costruire sulle terme romane, tanto che sull’area non ci sono né vincoli diretti né indiretti, e che la Soprindentenza per i beni archeologici del Lazio ha dato parere positivo. Lunga e dettagliata la relazione tecnica, che ha poi lasciato spazio ad un duro confronto, fino alla sudata approvazione. Una boccata di ossigeno per l’Amministrazione Ottaviani, che ora dovrà fare i conti con il Bilancio. Altra prova del nove.

 

CONSIGLIO: DISCUSSIONE SERRATA

Alessandra Celani per La Provincia Quotidiano

Approvata con 16 voti favorevoli e quattro no e un astenuto (Domenico Marzi) la delibera sul permesso convenzionato a costruire, le linee guida. Passa dopo ampia discussione ed un emendamento presentato (di modifica del punto numero 5) dal capogruppo di Frosinone nel Cuore, Marco Ferrara. Il via libera è arrivato dopo oltre quattro ore di consiglio comunale e soprattutto con un dato che il sindaco Ottaviani non può certamente sottovalutare: l’uscita dall’aula del gruppo di Impegno Civico (composto da cinque consiglieri). Assente anche Alessandro Petricca (ex Frosinone nel Cuore). Pochi minuti per lui, il tanto quanto basta per dichiararsi indipendente e sottolineare ancora una volta la sua vicinanza a Luca Sellari, persona «con la quale in questi anni ho lavorato nel pieno interesse della città indipendente». A questo punto la maggioranza può contare su quindici voti più quello del consigliere Tucci. Possono bastare per poter andare avanti con i lavori (essendo in seconda convocazione), anche nell’eventualità di un’abbandono dell’aula dell’opposizione. La discussione è comunque serrata, fin dall’inizio dei lavori, aperto con un minuto di silenzio in ricordo dello scomparso assessore Gennarino Scaccia. Si parte come di consueto con il question time, a prendere la parola subito Galassi (sulla questione dell’ascensore inclinato tempi di apertura e degrado del centro storico e zona bassa della città), quindi Pizzutelli che sposta l’attenzione anche sul Campo Zauli e lavori di manutenzione. La parola passa al consigliere Martini che chiede la convocazione della commissione speciale sulla ex Multiservizi (lavoratori in aula anche ieri sera), segue Calicchia sul degrado di via Saragat, quindi Marzi che riporta il discorso sui Socialmente utili e sulla preoccupante ipotesi che il Comune possa correre il rischio di dover far fronte alla decisione della Società Solco di assumere i lavoratori e pagare così tutti gli arretrati. Si va avanti con l’intervento di Raffa che chiede lumi sulla manifestazione cancellata dal calendario delle iniziative estive. La replica degli assessori preposti, quindi del Sindaco, si passa al punto numero uno, sulla modifica del regolamento comunale, approvato con alzata di mano dai presenti. Si passa alla delibera sullo studio degli abusi edilizia, Impegno Civico, fuori dall’aula, il via libera arriva dai presenti in aula. Solo quattro gli astenuti. Si passa alla pratica relativa il recupero e bonifica delle aree del cimitero colpite nel 2008 dagli eventi atmosferici (Impegno Civico rientra in aula per uscire subito dopo il via libera), ampia discussione si va al voto e il via libera arriva con il sì della maggioranza e di Calicchia, Raffa, Tucci e Marzi. Astenuti Marini, Galassi, Martini e Pizzutelli. Si apre, quindi la discussione sulla delibera delle Terme Romane: l’approvazione dello schema di convenzione tra il Comune di Frosinone e la società Nuova Immobiliare srl Società Unipersonale per l’attuazone di un intervento edilizio di iniziativa privata, edificiazione diretta nell’ambito zonaB Prg località De Matthaeis. Disuccsione serrata. Sull’esito del voto relazioneremo nell’edizione di domani.