Renziano in una notte: il colpo da maestro nella mossa di Peppino

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Renziano in una notte. La mossa di Giuseppe Golini Petrarcone è un colpo che centra due bersagli nello stesso momento: quello politico e quello mediatico.

Il colpo mediatico. Con una semplice dichiarazione Peppino ha agganciato il treno della popolarità di Matteo Renzi, passando una mano di lucido alla sua immagine. Si illumina dei punti di contatto con il premier: entrambi relativamente giovani, sindaci, cresciuti fuori dalle segreterie di Partito, insofferenti ai riti della vecchia politica.

Il colpo da maestro è quello politico. Peppino ha spiazzato tutti. E li costringerà a rivedere le loro strategie. Dichiarandosi renziano Giuseppe Golini Petrarcone mette in forte imbarazzo politico il Partito Democratico: è un sindaco uscente, alla guida di una città conosciuta a livello nazionale per la sua abazia ed il suo martirio, il suo quinquennio non ha registrato alcuno scandalo né schizzo di fango. Come farà ora il Partito a non ricandidarlo? Prima le gerarchie potevano dire ‘Non è dei nostri, non ha nemmeno la tessera Pd‘. Ma ora? Con la sua dichiarazione pubblica non potrà più essere considerato un estraneo.

In questo modo spiazza la sezione cittadina del Pd che proprio per l’assenza del nome, seppure autorevole, del sindaco dagli elenchi degli iscritti, ha puntato su altri nomi per la candidatura a sindaco. E Petrarcone manda all’aria anche i piani di tutti i generali provinciali con la divisa del Pd. Ad esempio: Francesco Scalia è un renziano da ben prima di De Angelis, ha saltato solo la prima Leopolda (Renzi – Civati) e la seconda (Renzi solo) ma poi è sempre stato presente. Potrà dire no alla ricandidatura di un sindaco renziano? E la strategia che avrebbe dovuto vederlo accanto a Marino Fardelli appoggiandolo nella corsa a sindaco della città? Allo stesso modo apre un problema nelle fila della componente di Francesco De Angelis: Petrarcone è stato fino all’ultimo momento contro la sua cordata al Cosilam e solo alla fine ha evitato lo scontro, senza acquisire quindi alcun credito. Potrà il renziano della seconda ora Francesco De Angelis dire no alla ricandidatura?

A rendere ancora più geniale la mossa di Peppino è il fatto di dichiararsi ‘renziano allo stato puro‘. Cosa significa? Che dichiara di non appartenere né alla componente renziana cattolica di Scalia né alla componente renziana socialista di De Angelis. A chi glielo chiede risponde: Sto con Renzi e la sua linea dei sindaci che vogliono fare‘. Spiazzando tutti ancora una volta.

La mossa di Peppino costringe tutti a rivedere i conti.