I sindaci anti Acea alla prova dei fatti

Se stanno giocando o stanno facendo sul serio lo si vedrà adesso. Se i sindaci l’altro giorno hanno votato no ad Acea solo per raccattare qualche voto in vista delle elezioni comunali di primavera o perché sono davvero convinti che il servizio idrico non sia migliorato, sarà chiaro tra poco. La votazione dell’altro giorno ha detto no alle controdeduzioni del gestore. Ora però bisognerà avviare nel concreto l’iter per la risoluzione del contratto, i sindaci devono mettere a punto la delibera e votarla. Assumendosi rischi e responsabilità. Cosa che finora non sempre hanno fatto.

 

da IL MESSAGGERO ED FROSINONE

La rotta è stata tracciata, ma nessuno sa dove porterà. Se con la seduta dell’altro ieri la maggioranza della Conferenza dei sindaci ha messo un punto fermo – la procedura di risoluzione contrattuale con Acea va avanti -, d’altra parte restano numerose incognite. A cominciare dai prossimi passi che gli amministratori dovranno compiere.

Ora è stato dato mandato ai tecnici della Sto (la struttura tecnico operativa al servizio dei Comuni in materia di servizio idrico) di predisporre una delibera che sancisca la fine del rapporto con l’attuale gestore. I motivi per farlo, secondo la maggioranza dei sindaci, ci sono. Il problema è che i tecnici della Sto, anche sulla scorta di un parere legale, sono giunti a conclusioni opposte.

Quindi ora, su indicazioni dei sindaci, dovrebbero preparare un documento li contraddice.

«Se la Sto non lo farà – ha detto il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – ci penseremo noi: raccoglieremo le firme, ci autoconvocheremo e quindi adotteremo il documento ». Secondo il sindaco del capoluogo si può fare e si farà, anche senza il supporto tecnico della Sto. E con tutta probabilità sarà quest’ultimo passaggio il prossimo terreno di scontro. Scenario che emerge tra le righe di una nota stampa del presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo, che è anche presidente dell’Ato5: «Nella seduta di Assemblea dei sindaci tenuta in data di ieri non è stata approvata la proposta di delibera con la quale si chiudeva la procedura di risoluzione contrattuale con Acea e non è stata formalmente avanzata nessun’altra proposta alternativa. Il risultato sostanziale è di non aver preso nessuna decisione e, di fatto, al momento non esiste alcuna proposta di risoluzione e quindi il rapporto con il gestore è ancora in essere».

Quindi ora che succederà? «Sarà convocata a stretto giro la Consulta d’Ambito per analizzare la situazione che si è venuta a creare. In quella sede sarà discussa la richiesta avanzata negli interventi da alcuni Sindaci, i quali hanno esplicitato la volontà di presentare una delibera di risoluzione contrattuale. Volontà che deve essere suffragata da precisi contenuti da sottoporre alla Segreteria Tecnica affinché possa predisporre la proposta di delibera, come richiesto nel corso dell’assemblea».

Come a dire: per bocciare la delibera proposta della Sto è bastato votare no, per prepararne una che faccia propri gli intendimenti della maggioranza dei sindaci, servono i fatti.

 

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