E Silvio continua ad insistere per Tajani premier

Anche oggi, dagli studi di UnoMattina, Silvio Berlusconi continua a spianare la strada per Antonio Tajani premier. I niet di Salvini? Abbiamo firmato un programma. Il presidente Ue: Chiedete a Silvio.

Un altro un indizio che porta ad Antonio Tajani.

Silvio Berlusconi non svela ancora il nome del Presidente del Consiglio dei Ministri che indicherà al capo dello Stato il 5 marzo se Forza Italia sarà il Partito più votato. Finge di non avere sentito l’invito fatto a chiare lettere ieri da Giorgia Meloni mentre era a Napoli (leggi qui Per Giorgia Meloni il premier deve essere Giorgia Meloni). Fornisce, però, altri indizi che vanno a sostegno della tesi secondo cui il nome sarà quello del Presidente del Parlamento Europeo

«Il candidato penso lo si sia abbastanza capito negli ambienti giornalistici – dice il Cavaliere ospite di UnoMattina – ma mi sono impegnato a non fare il nome fino a quando non sarò autorizzato. Garantisco che sarà il candidato ideale e avrà splendidi rapporti con tutti i Paesi europei e con il Partito popolare europeo».

Manca solo il nome ed il cognome. Il resto lo si è già capito.

Ma contro Antonio Tajani è pronto ad aprire il fuoco di sbarramento il leader della Lega Matteo Salvini. Proprio per questo Silvio Berlusconi aspetta che ci siano i numeri a dargli forza. E mette le mani avanti: «Con Salvini abbiamo discusso di tante cose e siamo arrivati a firmare un programma in cui non c’è nulla che possa dispiacere all’Europa».

ANTONIO: “CHIEDETE A SILVIO”

Intanto Antonio Tajani ripassa la palla al Cavaliere. Questa mattina, infatti, a Radio Anch’io al giornalista che gli chiede se sarà lui il candidato premier di Forza Italia risponde «Lo dovete chiedere a Berlusconi.…»

«Io – spiega ancora il Presidente della massima assise europea – sto facendo il presidente del Parlamento europeo, non partecipo alla campagna elettorale, da lunedì sarò a Bruxelles e a Roma faccio incontri legati solo al mio ruolo. E’ chiaro che voterò per il mio Partito».

«Mi auguro – ammonisce – che tutti i rappresentanti di vertice delle istituzioni guardino prima all’interesse della istituzione che presiedono rispettando la carica che ricoprono e non utilizzandola per fare campagna elettorale. Quando si presiede una assemblea legislativa si rappresentano tutti, non solo quelli che votano per te».