Tajani contro la mafia: «È una una minoranza e per questo perderà»

Il premio intitolato a Rocco Chinnici è stato assegnato al presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani. «La mafia è una minoranza. E perderà».

«La mafia è composta da una minoranza di persone ed è destinata a perdere perché il bene alla fine vince sempre»: il presidente del parlamento Europeo Antonio Tajani lo ha detto ritirando il premio intitolato a Rocco Chinnici, fondatore del pool antimafia ed assassinato per questo nel 1983 in un attentato a Palermo..

 

La 15ma edizione del premio è andata ad Antonio TajaniPer l’impulso dato alla trattazione delle questioni incentrate sulla tutela dei diritti“.

 

Il presidente delle aule di Bruxelles e Strasburgo è salito sul palco del teatro Garibaldi di Piazza Armerina a Palermo. Ed ha ricordato che «La mafia è composta da una minoranza di persone. Ed è destinata a perdere perchè il bene alla fine vince sempre. Noi non siamo il Paese della mafia e non dobbiamo dare l’idea di esserlo. L’Italia è il paese delle persone perbene, di chi lavora. È il paese di Rocco Chinnici, di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino e di tutte le persone che mettono in gioco la propria vita per garantire la nostra sicurezza. Questa è l’Italia che con amore dobbiamo valorizzare, la nostra patria parte della più ampia patria europea».

 

 

A consegnargli il riconoscimento è stata Caterina Chinnici figlia del magistrato assassinato.

«Il modo migliore per onorare la memoria dei servitori dello Stato che si sono battuti per la legalità e la giustizia è contribuire tutti insieme ad affermare quotidianamente questi fondamentale valori, anche con i piccoli gesti» ha detto Caterina Chinnici nel corso della 15ma edizione del premio intitolato al padre Rocco. «Un premio genuino che tutti gli anni cerca di rendere merito a persone che si sono distinte per il loro impegno concreto» ha sottolineato l’eurodeputata siciliana a margine dell’evento.

 

Il premio “Rocco Chinnici” quest’anno e’ stato conferito anche al procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero De Raho, a Vittorio Rizzi (prefetto capo della Direzione Centrale Anticrimine del Ministero degli Interni). Ad Amedeo Bertone (procuratore della Repubblica di Caltanissetta). A Roberto Di Bella (presidente del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria), Bernardo Petralia (procuratore generale di Reggio Calabria), Francesco Rattà (dirigente della Squadra mobile di Reggio Calabria). All’ex prefetto di Palermo Giosue’ Marino, a Girolamo Di Fazio (dirigente generale della Polizia di Stato), a don Vincenzo Sorce (presidente “Casa famiglia Rosetta”). E poi al produttore cinematografico Luca Barbareschi, all’attore Sergio Castellitto ed ai giornalisti Federica Angeli, Paolo Borrometi e Piero Melati.

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