Testa e… gol, la favola dell’eterno bomber

A 47 anni l’attaccante frusinate continua a segnare nell’Atletico Veroli. Ha iniziato nella Madonna della Neve, è cresciuto nelle giovanili dell’Inter ed ha giocato per una decina d’anni in diversi club professionistici compreso quello giallazzurro di cui è sempre stato tifoso. “Spero che venga promosso, la programmazione è l’arma vincente”. Il futuro è ancora in campo ed in panchina

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Il lupo perde il pelo ma non il vizio. In questo caso del gol. Gianni Testa, bomber frusinate con tante stagioni nei club professionistici di mezza Italia, non smette di stupire. A 47 anni è andato in gol nella gara vinta dalla Polisportiva Atletico Veroli contro la capolista Audace Genazzano Sanvitese valida per il torneo di Seconda Categoria. Era la sua prima partita di campionato. Infatti essendo allenatore dei Giovanissimi del Veroli, attualmente primi in classifica, gli capita spesso di seguire i suoi ragazzi e quindi può dedicarsi poco al ruolo di calciatore. Aveva comnunque segnato già mercoledì scorso in Coppa Lazio.

Una bella storia di sport iniziata quando era poco più di un bambino e che continua a distanza di 40 anni. D’altronde la passione e il talento non hanno età. Gianni avrebbe meritato una carriera molto più importante: la classe e la professionalità non gli sono mai mancate ma probabilmente la fortuna non gli ha girato al momento giusto. E’ stato profeta in patria vestendo con orgoglio la maglia del Frosinone di cui è sempre tifoso. E non vede l’ora di festeggiare la promozione in Serie A.  

Dalla Madonna alla Neve all’Inter

Con la maglia dell’Inter

Gianni Testa ha iniziato nella Madonna della Neve, una società del capoluogo che aveva un ottimo vivaio. Poi il passaggio al Borussia Torre Angela di Roma. Un club che vantava ai quei tempi un fiorente settore giovanile. A 13 anni la svolta: un osservatore dell’Inter intuisce le sue qualità tecniche e lo invita ad un torneo giovanile a Barcellona. Gianni Testa non tradisce le aspettative. Tanti gol che convincono l’Inter a prenderlo per le giovanili.

Fa tutta la trafila delle minori nerazzurre fino alla Primavera segnando ad esempio un gol bellissimo contro la Cremonese. Arriva in prima squadra ma riesce solo a totalizzare una panchina senza esordire.

Girandola di prestiti e finalmente il Frosinone

Gianni Testa con la maglia del Frosinone (Foto © Archivio Edoardo Palmesi)

A partire dalla stagione 1993-1994 Gianni inizia a giocare in Serie C sempre in prestito. La prima esperienza è il Fasano. Poi  Legnano e nell’estate del 1996 riesce a coronare il sogno di vestire la maglia del Frosinone in Serie C2. Un campionato in giallazzurro prima di passare alla Lodigiani ed al Giulianova.

Dopodiché il ritorno in Ciociaria dal 2000 al 2003. Prima in Serie D e poi in C2. Memorabile un bellissimo gol al 90′ nel derby Latina-Frosinone con tantissimi tifosi canarini presenti al “Francioni”. Conclusa la seconda parentesi al Frosinone (in totale 84 presenze e 20 gol), ha militato nella Nocerina, nel Sansovino, nel Ferentino e nel Boville Ernica.

Nel 1996-1997 mentre era alla Lodigiani si parlava del suo passaggio in Serie B al Foggia. Sembrava tutto fatto, ma poi il trasferimento saltò ed ancora oggi Testa non ne conosce bene il motivo. Come ha rivelato è stata una delle delusioni più grandi oltre a quella di non essere riuscito ad esordire in prima squadra all’Inter. Malgrado il salto di qualità non ci sia stato, l’attaccante frusinate si è tolto le sue soddisfazioni collezionando 266 partite tra i professionisti con una cinquantina di reti. E non è poco per un ragazzo partito da una piccola squadra di una cittadina come Frosinone.

Giocatore-allenatore

Gianni testa in campo a 41 anni

A 41 anni ha toccato il traguardo delle 250 reti ed oggi, a distanza di 6 anni e dopo 5 campionati vinti e una Coppa Lazio di Promozione vinta ad Alatri (unica squadra ciociara ad esserci riuscita), continua a segnare ed incantare. Seguendo sempre il suo modello Roberto Baggio. Con gli anni Gianni Testa è sceso nelle categorie inferiori giocando in Serie D, Eccellenza, Promozione, Prima e Seconda categoria.

Nel frattempo da 10 anni allena le giovanili. Non ha nessuna voglia di smettere. Giocherà ancora almeno per un anno a Veroli continuando ad allenare. Nel suo futuro c’è la panchina.  

Dulcis in fundo il Frosinone

Gianni Testa segue con trepidazioni le gesta della squadra di Grosso che di settimana in settimana si sta avvicinando al traguardo della Serie A. “Stiamo dimostrando che quando siamo stati in Serie A non è stato un caso – ha commentato – Seguo la squadra di cui sono gran tifoso. La programmazione è l’arma vincente. Faccio i complimenti alla società, staff tecnico e squadra per un campionato finora straordinario e gli auguro di cuore il salto di categoria”.

E chissà se un giorno non possa tornare al Frosinone come tecnico. “Se si dovesse trattare di allenare i ragazzi perché no, ma per la prima squadra lo escludo – ha spiegato Testa – Attualmente ho il patentino per allenare fino in Serie D. Potrei prendere tranquillamente l’abilitazione per i professionisti, ma non è assolutamente mia intenzione farlo. Nel futuro mi vedo solo come allenatore dei ragazzi”.

E bomber perché il lupo perde il pelo ma non il vizio. In questo caso del gol.