Troppi gol subiti in pochi minuti: i black-out costano sconfitte e punti

Anche a Firenze si è verificato un corto circuito con il Frosinone che ha incassato 2 reti a stretto giro di posta. Non è la prima volta che succede: alla nona a Bologna le prime avvisaglie. Clamoroso il ko di Cagliari, la rimonta subita dalla Lazio, la disfatta di Bergamo. Inesperienza, gioventù, infortuni, limiti tecnico-strutturali tra le cause dei cali di tensione. Ma bisogna provare ad invertire la rotta alzando l’asticella della concentrazione e dell’atteggiamento

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Otto black-out fatali. Otto sconfitte sulle 13 totali arrivate grazie anche ai gol subiti nel giro di pochi minuti. L’ultima domenica scorsa nel lunch match del “Franchi” contro la Fiorentina. Il Frosinone sempre più vittima di improvvisi cali di tensione e concentrazione. Corto circuito, si spegne la luce e le squadre  rivali banchettano. Un problema che si ripete puntualmente condizionando non poco il cammino del Frosinone in termini di punti. E ovviamente di reti incassate: 49, record negativo in Serie A.  

Difficile trovare le cause precise ma è scontato dire che la squadra non riesce a tenere alta l’attenzione per l’intero arco della gara ed una volta colpita esce dalla partita subendo il raddoppio. Sotto di 2 reti diventa tutto più difficile anche se ad onor del vero i giallazzurri hanno sempre provato a reagire. Contro la Fiorentina, malgrado la mazzata iniziale ed il passivo pesante, il Frosinone ha creato diverse occasioni peccando di precisione.

Cause e rimedi

Eusebio Di Francesco

Gioventù, inesperienza, infortuni, limiti tecnici strutturali ed individuali potrebbero essere i principali motivi di una lacuna che rischia di diventare cronica. I cali di tensione sono il prezzo da pagare quando una squadra è giovane e con poche partite nelle gambe. Di conseguenza alcuni giocatori non sono abituati a reggere certe pressioni e possono viaggiare sulle montagne russe. Le assenze hanno fatto la loro parte importante soprattutto in difesa. Tutto ciò in un contesto che ha i limiti tecnici strutturali ed individuali di una formazione neopromossa molto attenta al bilancio.      

Il Frosinone comunque deve provare a crescere e migliorare anche se non sarà facile. Fondamentale aumentare la cifra della concentrazione a partire dalla partita di domenica contro la Roma in uno “Stirpe” già esaurito. È proprio contro le grandi non bisogna assolutamente abbassare la tensione altrimenti si rischia il cappotto. Determinante sarà il lavoro di Di Francesco sulla testa dei giocatori. Il tecnico in altre occasioni ha dimostrato di saper fare lo psicologo. 

Le prime avvisaglie col Bologna

Una fase della gara di Bologna

I black-out si sono evidenziati già nelle prime giornate e precisamente alla nona ed alla decima giornata. Prima a Bologna e poi in maniera clamorosa a Cagliari. Al “Dall’Ara” il Frosinone va sotto di 2 gol nel giro di 3’ con Ferguson e De Silvestri. Un uno-due che costa la sconfitta malgrado la rete di Soulé ed una buona prestazione (pari sfiorato nel finale in più occasioni).

A Cagliari invece succede qualcosa d’inimmaginabile. Il Frosinone domina per oltre 70’, vola sul 3-0. Poi ha 2 incredibili black-out. Il primo tra il 72’ e 76’ con il Cagliari che si porta sul 2-3 rimettendo tutto in discussione. Il secondo nel recupero quando subisce la rimonta ed il clamoroso 4-3 nel giro di 2’ grazie alla doppietta di Pavoletti. Due situazioni analoghe in una settimana che sono costate punti pesanti almeno 4.

La storia si ripete a San Siro ed all’Olimpico

La gioia di Castellanos della Lazio dopo il gol al Frosinone (Foto: Claudio Peri © Ansa)

Anche nelle trasferte contro Inter e Milan il Frosinone subisce 2 reti in pochi minuti anche se rispetto ad altre partite c’è una differenza. Il primo gol arriva nel finale di primo tempo, il secondo ad inizio ripresa. Ma non cambia la sostanza: evidentemente l’intervallo non è servito per ricollegare i fili dell’alta tensione.

All’Olimpico contro la Lazio altro black-out clamoroso. Il Frosinone gioca bene, sblocca il risultato con Soulé. Tuttavia il solito corto circuito arriva puntuale. E così in 2’ la Lazio ribalta il risultato, segnando 2 reti con Castellanos e Isaksen. Gol che diventano 3 in 14’ grazie a Patric. Un film già visto: altri punti persi.

Nel girone di ritorno stessa musica stonata

La rete di Ederson a Bergamo

La seconda parte del campionato si apre proprio con un altro corto circuito. A Bergamo contro l’Atalanta il Frosinone va subito in tilt. In 6‘ incassa 3 reti con Koopmeiners, Ederson e De Ketelaere. Finirà 5-0. Netto il commento di Di Francesco: “Prendere 3 gol in 7 minuti non ti permette neanche di modificare l’assetto della partita. Non è la prima volta che prendiamo un gol e ne subiamo subito un altro uscendo con troppa facilità dalla partita. Non ci abbiamo capito niente…”.

Neppure la disfatta di Bergamo è servita da lezione. Il Frosinone ci ricasca nelle ultime 2 partite. Col Milan la squadra giallazzurra incassa lo 0-1 da parte di Giroud ma poi rimonta con Soulé e Mazzitelli. Ma tra il 72’ e l’81’ viene tradita dall’ennesimo calo di concentrazione e così il Milan effettua il controsorpasso (Gabbia e Jovic). Storia recente a Firenze: il Frosinone in 3’ va in bambola incassa le reti di Belotti e Ikoné. La gara si chiuderà 5-1.

Otto black-out fatali.