Tutte le case della “casa di Dio”: il Vaticano ha quattromila immobili

Sono 4072 gli immobili del Vaticano. Ottanta di essi sono tra Frosinone, Rieti e Viterbo e il nuovo mood voluto dal Papa è quello che pesa: stop a privilegi e fitti gratuiti

Più o meno un’ottantina, divise tra le province di Frosinone, Rieti e Viterbo. Il grosso sta a Roma ma alcune decine sono anche a Padova ed Assisi, meno di un centinaio stanno in un totale di 25 province italiane e qualcosa si trova in Francia, Svizzera e Regno Unito. Sono oltre 4mila gli immobili del Vaticano, lo rivela oggi il bilancio l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.

Sono in tutto 4.072 per una superficie commerciale di poco inferiore ad 1,5 milioni di metri quadrati. La maggior parte di loro è nella Capitale. La metà è ad uso residenziale ma ci sono anche locali commerciali, garage, biblioteche, conventi, catacombe, stalle e cabine elettriche.

Nuova politica sul settore, come vuole Francesco

Papa Francesco (Foto: Andrea Giannetti / Imagoeconomica)

L’amministrazione del patrimonio apostolico ha cambiato di recente le sue politiche sul settore, seguendo le indicazioni impartite da Papa Francesco. Archiviati i tempi nei quali la ‘casa in Vaticano‘ era sinonimo di privilegio: stop agli affitti gratuiti, fine degli spazi esagerati, fine anche degli immobili che rimangono sfitti perché senza manutenzione.

L’Amministrazione ha effettuato una ricognizione, verificato quali lavori servissero in quali immobili ed ha proceduto ad una divisione in lotti di ristrutturazione da collocare sul mercato. Una volta ristrutturate, case e negozi verranno date in affitto. Ed in affitto finiranno anche i nuovi locali ricavati dal ridimensionamento dei mega uffici.

Il 19% degli immobili oggi è affittato a libero mercato, il 12% a canone agevolato, il 69% a canone nullo. L’ultimo bilancio rileva un aumento dei ricavi a partire dai canoni di affitto. Durante il periodo Covid l’Apsa è andata incontro alle attività commerciali in affitto in locali della Santa Sede: ha accordato uno sconto tra il 30% ed il 50% e ha concesso dilazioni nel pagamento di una ulteriore parte variabile tra il 20 ed il 30%.

Le tasse pagate… a Cesare

Per l’anno d’imposta 2022 sono stati versati allo Stato italiano 6,05 milioni di euro per Imu e 2,91 milioni di euro per Ires. Di questi, per la sola amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica sono stati versati 4,65 milioni per Imu e 2,01 milioni per Ires. A Cesare ciò che è di Cesare.