Un(a) Musa per Antonio Pompeo: candida l’ex capogruppo Ppi

Il sindaco uscente Antonio Pompeo compie la sua mossa. E candida l'avvocato Alfonso Musa. Fu capogruppo del Ppi nel 1996

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Antonio Pompeo non rompe il silenzio ma fa la sua mossa. Il sindaco uscente di Ferentino indica il candidato della sua area politica per le elezioni Comunali del 14-15 maggio che determineranno il nuovo inquilino del palazzo Municipale. È l’avvocato Alfonso Musa.

Verrà presentato nei prossimi giorni insieme al progetto politico, in continuità con quello dei due mandati completati dal sindaco Pompeo.

Il candidato sindaco c’è ma bisogna costruirgli intorno la squadra. Lo ha ammesso lui stesso nelle prime dichiarazioni. “Non posso che essere onorato della candidatura che mi è stata proposta” ha spiegato l’avvocato Alfonso Musa. “Siamo già al lavoro per costruire la squadra che ci vedrà protagonisti in queste elezioni. Ora partiamo e anche veloci per continuare un lavoro che merita di essere proseguito“.

Chi è Musa

Alfonso Musa con la famiglia

Chi è Alfonso Musa? Avvocato Cassazionista, 62 anni, sposato con la sua collega Silvana Marella e padre di Federica,. È conosciuto nel mondo dell’associazionismo e non è un nome nuovo per la politica di Ferentino. È stato infatti capogruppo di maggioranza nel Partito Popolare nel 1996 con amministrazione  guidata da Francesco Scalia. Finita quell’esperienza si è dedicato esclusivamente al lavoro ed alle sue più grandi passioni, su tutte lo sport. È tifosissimo dell’Inter.

Alfonso Musa è un nome un po’ a sorpresa per il polo civico vicino e per l’area minoritaria Pd di Base Riformista che sono vicini all’ex sindaco Antonio Pompeo. Quasi un anno fa aveva sondato la disponibilità del Presidente dell’Ordine degli avvocati Vincenzo Galassi. Che aveva dato una sua disponibilità di massima ma a condizione di essere un nome di convergenza tra le varie anime del campo Pompeo e possibilmente anche tra alcune delle attuali opposizioni.

Ma subito c’è stata la levata di scudi. Non sul merito ma sul metodo. Nessuno ha criticato l’avvocato ma il fatto che sia stato scelto senza alcuna condivisione con la maggioranza. Così il mese scorso l’avvocato Galassi ha rotto gli indugi e comunicato la sua indisponibilità. Dando però un’indicazione: “È tempo – aveva detto – che si assuma queste responsabilità la politica e possibilmente un giovane”. Il che è stato letto come un endorsement verso il consigliere di opposizione leghista Luca Zaccari, presidente d’Aula in Provincia quando l’ente era guidato da Antonio Pompeo.

Zaccari in alto mare

Le truppe di Pompeo erano pronte a spostarsi da Galassi a Zaccari. Che però è stato impallinato dagli altri Partiti del Centrodestra: sempre per una questione di metodo. E la questione è finita sul tavolo provinciale.

L’alternativa sarebbe stata la candidatura di Zaccari sostenuto dalla coalizione di Antonio Pompeo. Dalla quale però nel frattempo si sono spostati i civici dell’assessore Giuseppe Virgili e quelli del presidente d’Aula Claudio Pizzotti: sono andati a costituire la coalizione Ferentino 2030 insieme all’ex sindaco Piergianni Fiorletta. Con il quale daranno vita alle Primarie per scegliere il candidato sindaco espresso da 7 liste il prossimo 19 marzo. (Leggi qui: “Piacere, Ferentino 2030: siamo 7 liste e facciamo le primarie”).

A questo punto è ancora in alto mare il centrodestra. Nelle prossime ore è atteso un nuovo tavolo provinciale per sbrogliare situazione. Sul tavolo c’è il nome del leghista Luca Zaccari, quello del capogruppo leghista Maurizio Berretta e del consigliere Franco Collalti, vicino alle posizioni di FdI. (Leggi qui: Fumata nera per il sindaco, si va al tavolo provinciale).

Berretta e Collalti sono già stati candidati sindaco su sponde diverse nel 2018. Per Luca Zaccari sarebbe invece la prima esperienza.