Urbanistica, ci siamo: chi perde è fuori

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

L’ora della verità scoccherà alle 18.30 di oggi, quando il consiglio comunale di Frosinone si riunirà in seconda convocazione. All’ordine del giorno il cosiddetto “pacchetto urbanistico”, che comprende pure la delibera dell’intervento edilizio nei pressi della Villa Comunale, vicino alla zona dove sono stati ritrovati dei reperti archeologici di Terme romane.

Ieri all’appello della prima convocazione hanno risposto in cinque: il presidente dell’aula Franco Lunghi e i consiglieri Igino Guglielmi, Michele Marini, Francesco Raffa e Angelo Pizzutelli. Oggi i numeri dovrebbero esserci: il sindaco conta su almeno 16 sì, ma confida di andare oltre. Fuori dall’aula ci saranno i comitati e le associazioni che dicono no all’intervento edilizio.

Il progetto prevede la costruzione di un edificio a tre corpi e cinque piani: 34.854 metri cubi complessivi, l’80% dei quali a destinazione residenziale e il 20% commerciale. Sarà costruita una strada che costeggia la Villa comunale. Previsto pure un camminamento pedonale che unirà via Aldo Moro con la Villa.

Nel corso del vertice di maggioranza dell’altra sera sono emerse due cose. La prima: i numeri dovrebbero esserci e Ottaviani ha ribadito che il privato, nel caso di un no da parte del consiglio, potrebbe rivolgersi al Tar, ottenere la nomina di un commissario, avere comunque il via libera e poi chiedere anche i danni. Fra l’altro l’architetto Elio Noce (responsabile dell’urbanistica) ha sottolineato come il consiglio comunale dovrà votare per autorizzare la sottoscrizione della convenzione con il privato. Mentre gli aspetti tecnici, a cominciare dalla tutela dei reperti, verranno affrontati dai dirigenti.

La seconda: lo scontro tra Adriano Piacentini (capogruppo di Forza Italia) e il gruppo di Frosinone nel Cuore (l’assessore Francesco Trina e i consiglieri Daniele Zaccheddu e Marco Ferrara) ha lasciato il segno, evidenziando forti fratture nella maggioranza. Nei 16, però, vengono conteggiati anche consiglieri che spesso hanno votato con la maggioranza. Come Sergio Crescenzi (Impegno Civico) e Carmine Tucci (eletto nella Lista Marzi, dalla quale però ha preso le distanze da tempo). Impegno Civico, che conta cinque consiglieri, potrebbe votare la delibera, anche se sull’ingresso in maggioranza si è registrata una brusca frenata. Le opposizioni sono orientate a votare no, ma potrebbero esserci dei “distinguo”.

Una cosa è certa: il futuro politico ed amministrativo della giunta Ottaviani e della maggioranza si deciderà sul voto di una delibera urbanistica sulla quale si discute da anni. Perché l’iter è iniziato nel 2004. I gruppi consiliari hanno lavorato per tutta la notte a possibili emendamenti. Nel summit di maggioranza dell’altra sera Frosinone nel Cuore ha lanciato la proposta di effettuare altri sondaggi su terreni vicini a quelli dell’intervento vero e proprio. Con l’obiettivo di verificare la presenza di ulteriori resti delle Terme. Anche se in passato sondaggi sono stati effettuati e sull’argomento ci sono pareri dei competenti organi tecnici. E va pure aggiunto che la Soprintendenza per i beni e le attività culturali ha imposto diverse prescrizioni, tra le quali la necessità di dare formale comunicazione, con almeno trenta giorni di anticipo, della data prevista per l’inizio dei lavori. I successivi scavi avverrebbero sotto la costante assistenza dell’archeologo.

Ma oggi il profilo amministrativo e quello politico tenderanno a sovrapporsi. Per la maggioranza è una prova del nove. Per l’opposizione pure. Nessuno può permettersi di perdere.