Via alla fusione: è nata la Camera di Commercio del basso Lazio

Nicola Zingaretti firma il decreto: è operativa la fusione delle Camere di Commercio di Latina e Frosinone. Le associazioni hanno un mese per indicare i loro 33 rappresentanti. In primavera eleggeranno il presidente

L’ultimo passo è stato compiuto: il governatore Nicola Zingaretti ha firmato il decreto con cui vengono accorpate le Camere di Commercio di Frosinone e Latina. La sede legale sarà a Latina mentre Frosinone manterrà la sede operativa. Il nuovo consiglio si costituirà in primavera e prima dell’estate eleggerà il presidente.

Con la firma del decreto T00310 del 13 dicembre scorso parte l’iter per la costituzione del Consiglio Camerale. Ora dovranno riunirsi le associazioni e scegliere i loro 33 rappresentanti da mandare a Latina. Hanno un mese di tempo per farlo.

Camera di Commercio

L’individuazione del Presidente avviene con gli stessi criteri che disciplinavano l’elezione dei sindaci prima della riforma che ha introdotto l’elezione diretta. In pratica: i 33 consiglieri camerali, in rappresentanza delle categorie produttive di tutto il sud Lazio, sceglieranno uno di loro per la carica di presidente.

Il decreto firmato da Nicola Zingaretti, nelle sue 44 pagine prevede anche la suddivisione dei seggi, fatta sulla base degli iscritti dichiarati e poi certificati da ogni associazione. Al Commercio vanno 7 Consiglieri, all’Industria vanno 6 Consiglieri, ai Servizi alle Imprese vanno 4 Consiglieri, all’Agricoltura 3 consiglieri e altrettanti all’Artigianato, al Turismo 2 consiglieri e altrettanti ai Trasporti e Spedizioni. Un consigliere ciascuno va ai Sindacati, alla Cooperazione, al Credito e Assicurazioni, alle associazioni dei consumatori, ai Liberi Professionisti, agli ‘Altri Settori‘.

La nuova Camera

La nuova Camera di Commercio del Basso Lazio sarà l’ottava in Italia per dimensioni e scavalcherà quelle di grandi città che non si sono unificate approfittando della norma che favoriva la riduzione degli Enti Camerali. Infatti, Frosinone e Latina insieme rappresentano un patrimonio aggregato superiore ai 20 milioni di euro, sviluppato dalle oltre 125mila imprese iscritte.

La riforma riguarderà anche le aziende speciali: ne resterà una sola tra Frosinone e Latina, si occuperà di internazionalizzazione e alta formazione.

La spada di Damocle 

Il presidente uscente della Camera di Commercio di Frosinone, Marcello Pigliacelli © Imagoeconomica, Giacomo Quilici

L’otto aprile la Corte Costituzionale si dovrà pronunciare in maniera definitiva sulla Legge che ha previsto l’accorpamento delle Camere di Commercio.

È stata bloccata nel passato perché mancava un parere fondamentale della conferenza Stato – Regioni. Parere poi acquisito, sanando la procedura e rimettendo in marcia l’iter.

Ma alcune delle Camere che non intendono essere soppresse e fuse hanno sollevato nuovamente la questione. Se non interverranno novità in quella data a bloccare la procedura, entro la fine della primavera la nuova Camera di Commercio del basso Lazio sarà una realtà già operativa.