Vinili di Vini: calici ed emozioni

L'edizione 2022 di Vinili di Vini: musica e buon vino. Per scoprire ma soprattutto per discutere. Di quello che può essere lo sviluppo dei territori. Passando per le eccellenze

Marco Stanzione

Non invitatemi mai a bere...

Cala il sipario sulla quarta edizione di Vinili Di Vini e la sensazione è che anche stavolta l’organizzazione abbia fatto centro. Dentro alle notti che dal vino son bagnate, così cantava Augusto Daolio, storico ed indimenticato frontman dei Nomadi; la stessa didascalia accompagna Vinili di Vini, manifestazione di promozione territoriale giunta ormai alla quarta edizione.

Ci troviamo a Castel Campagnano in provincia di Caserta, territorio di eccellenze vitivinicole che in questa manifestazione hanno trovato una vetrina di grande spessore.

Ci si ritrova qui dopo un anno con il bagaglio di esperienze di tre edizioni e la voglia di fare ancora meglio. Come? Semplice, innanzitutto confermarsi: le aziende vitivinicole che espongono sono circa trenta, ognuna col suo spazio ed ognuna in grado di offrire agli ospiti il meglio della propria produzione. (Leggi qui l’edizione 2021: Vinili Di Vini: calice, note e trance al tramonto).

Poi raccontare e raccontarsi. Oltre ai vini, eccellenti, si è parlato del comparto, con esperti e addetti ai lavori, ogni serata ha avuto un convegno a tema per parlare del territorio e di nuove tecnologie per una viticoltura più equa e sostenibile. Personalmente condivido questo tipo di impostazione, il vino è si una festa ma è il frutto in primis del duro lavoro degli agricoltori. Parlare con loro e metterli al centro di iniziative e progetti di rilancio è un segno tangibile della volontà di fare crescere un territorio. 

Lo staff del Caffè Bukowski 

Lo staff

Volontà che da tempo ormai accompagna gli sforzi degli organizzatori, in primis l’enologa Anna Della Porta, coadiuvata da Daniela D’Amico, Mina Raafat e Carlo Bimello di Caffè Bukowsky. È una squadra che riesce ogni anno a coinvolgere tante realtà vitivinicole ma anche tante eccellenze del settore food campano.

Ho potuto infatti degustare piatti davvero particolari, tutti ovviamente in versione “street food”  per poterli mangiare tra un assaggio di vino e l’altro. Vini del posto ovviamente ma anche del vicino Sannio, quindi Pallagrello e Casavecchia come se piovesse ma anche Falanghina, Fiano, Camaiola. Coerente la selezione della cantine, tutte medio piccole con particolare attenzione ai vini biologici e artigianali.

Una vetrina d’eccellenza a cui ha preso parte anche l’AIS Campania, sezione di Caserta, che ha guidato degustazioni e masterclass insieme ai produttori, che hanno potuto raccontare la loro storia e le l metodologie che applicano in vigna  ed in cantina.

Vinili e dj set, perdersi nella musica

E poi, ovviamente, la musica. Tanta e buona. Anche quest’anno dal vivo, con dj set rigorosamente in vinile che hanno tenuto compagnia dal tramonto fino a tarda sera. Musica e vino, un binomio che in queste pagine ha sempre trovato ampio spazio sin dal primo articolo. Mi sono sempre sforzato nel cercare di regalarvi il giusto abbinamento canzone-calice perché ritengo il vino un’arte al pari della musica. Insieme possono creare meraviglie e ricordi indelebili. 

Vinili Di Vini si conferma un appuntamento imperdibile per chi ama bere il vino ma soprattutto per chi vuole scoprirlo, un’iniziativa necessaria perché ogni anno si mettono sul tavolo dei temi importanti: la gestione ed il ruolo della viticoltura nel territorio, come dare nuovo impulso ai prodotti tipici e lo sviluppo di progetti imprenditoriali che hanno come collante il mondo del vino e l’enogastronomia. 

Perché Vinili Di Vini è qui per ricordarci che il territorio della provincia di Caserta e del vicino Sannio è pieno di straordinarie realtà che devono essere supportate. Vinili Di Vini ha capito come farlo, incanalando esperienze e idee, confrontando produttori, distributori, esperti del settore e semplici appassionati. In musica.

Anche quest’anno vado via soddisfatto, ma già so che l’anno prossimo sarà ancora più bello …E saranno sempre notti che dal vino son bagnate.