Dieci righe, il resto in edicola

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Ciociaria Oggi K2

 

Scoppia l’emergenza profughi
Frosinone Sabato scorso la prima ondata di arrivi nel capoluogo ma altri migranti sono attesi nei prossimi giorni. All ’ex Mtc allestita una tendopoli temporanea. Resta il problema dell’individuazione di aree idonee all’accoglienza

Un’emergenza sena fine, una situazione che paralizza la nazione e coinvolge anche la Ciociaria. Una situazione a cui bisogna farsi trovare pronti, non giorno per giorno, ma ora per ora. Continua l’arrivo dei profughi, gli ultimi giunti ieri sera, ma altri sono destinati alla Ciociaria, in maniera temporanea o definitiva. Una trentina di immigrati sono da sabato all’interno dell’ex Mtc di Frosinone dove è stata allestita una tendopoli. Immigrati che, però, non potranno restare a lungo nella sede comunale. Ieri, anche di domenica, il prefetto Emilia Zarrilli era nel suo ufficio ad affrontare l’emergenza. «Stiamo operando da giorni senza sosta, perché l’emergenza non conosce pause». Ma sullo sfondo rimane il grande problema delle aree idonee ad accogliere i profughi.

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L’ombra delle raccomandazioni
Cassino Sulla bacheca facebook del sindaco compare un messaggio: «Per quei tre posti in Comune vedi cosa puoi fare». L’opposizione va subito all’attacco: «Speriamo sia uno scherzo». D’Alessandro: «Ho la coscienza a posto, sono sereno»

Forse uno scherzo. O forse no. Quel che è certo è che se di scherzo si tratta, è di cattivo gusto. Il messaggio comparso sulla bacheca facebook del sindaco sabato sera infatti è esplicito: «Per quei tre posti al comune devi dare una mano a quella ragazza». Tanto basta all’opposizione per minacciare esposti alla procura e alla polizia postale se non verrà fatta chiarezza. Ma D’Alessandro è sereno: «La persona che mi ha scritto non ha rapporti con me da oltre due anni. Quando il mio staff sarà noto questa polemica si sarà sgonfiata». Per tutta la giornata di ieri maggioranza e opposizione ha duellato su facebook. Fonte: «Mi auguro sia uno scherzo, ma perchè non è stato chiarito e il post è stato rimosso? ». Tra gli elettori di D’Alessandro si grida al fake e allo scherzo. In ogni caso, occorre fare chiarezza su questa vicenda.

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Provincia K2
La politica del nulla
Amazon sceglie Rieti, Vertenza Frusinate: «Ci hanno preso in giro». Il sogno svanisce ed i lavoratori contestano i rappresentanti ciociari. Ceccano, Maliziola rimane

I lavoratori di Vertenza Frusinate mettono nel mirino la politica e chi la rappresenta in Ciociaria. Prendono spunto dalla vicenda che ha portato Amazon ad investire 150 milioni di euro, per 1200 posti di lavoro, a Rieti. «Il territorio ha perso una grande opportunità di rilancio economico, noi non abbiamo politici seri», dicono di fronte al sogno svanito e sentendosi presi in giro dalle dichiarazioni dell’epoca.

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Cassino, spunta un altro mega debito di 754mila euro
Non riconosciuto nel 2014, ora tocca a D’Alessandro

Nel palazzo municipale di Cassino i debiti fuori bilancio spuntano come i funghi nei boschi in autunno dopo una abbondante pioggia. E’ come se il risanamento dell’ente locale, molto caro all’ex assessore al bilancio e ai tributi, Enzo Salera non finisse mai. Il fatto. Al punto tre dell’ordine del giorno della prossima seduta consiliare è stato inserito questo argomento: “Presa d’atto dell’ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri relativamente alla sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo del 14 docembre 2019, numero 18791/03. Grossi ed altri contro Italia. Riconoscimento del debito fuori bilancio. Ora,

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Il Tempo K2

Stipendi per un miliardo l’anno in Rai

Il dossier Le spese pazze del carrozzone di Viale Mazzini con perdite da capogiro. Il Pd prima li nomina poi li critica. La presidente Maggioni: «Prendiamo poco»

Mamma Rai nel 2015 ha speso quasi un miliardo per i costi del personale.Senza contare le prestazioni di lavoro autonome, quelle erogate al personale che non è contrattualizzato con la televisionedi Stato,chepesanoperaltri132milionidieuro. Conilpianotrasparenzatutto sarà onlinemala presidente Maggioni mette lemani avanti: «Prendiamo meno che nel privato».

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