Fuoco incrociato sul bilancio comunale di Cassino

ALBERTO SIMONE per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

Fuoco incrociato sul bilancio di previsione che questa sera approda in Consiglio comunale per l’approvazione. Rientrati i malumori di Danilo Picano e Anna D’Onofrio, che assicurano il loro assenso al previsionale, resta la sola incognita di Fausto Salera, ma in ogni caso il suo voto non sarà decisivo per le sorti dell’amministrazione. Alla fine, assicurano i ben informati, anche il consigliere di Sel voterà sì e per Petrarcone ci sarà dunque un’ampia maggioranza.

Chi invece ha già annunciato il voto contrario è l’opposizione di centrodestra con i consiglieri di Forza Italia. Dure critiche piovono anche dal consigliere di Area Popolare Massimiliano Mignanelli: «Il documento contabile presentato non può essere votato in maniera favorevole per il mancato rispetto dei principi di attendibilità delle entrate, di congruità e compatibilità della spesa e soprattutto per alcune scelte non condivisibili che ricadranno sui cittadini di Cassino in maniera fortemente negativa. È prevista un’entrata per violazioni al codice della strada di 1.125.000 euro: su quali basi è stata prevista un’entrata così elevata rispetto al trend storico dell’ente? Non si rischia di creare l’ennesimo buco di bilancio e soprattutto non si rischia di pesare in maniera vessatoria e persecutoria sui cittadini di Cassino? E ancora: recupero evasione Imu 500.000 euro; recupero evasione Ici 300.000 euro; recupero evasione Tasi 250.000 euro; recupero evasione tassa rifiuti e tosap 760.000 euro: gli importi appena indicati appaiono poco attendibili visto che con l’accertamento Imu e Ici 2014 l’importo è stato pari a zero. Lo stesso – conclude Mignanelli – dicasi per il recupero dell’evasione tassa rifiuti e tosap il cui accertamento nel 20 è stato pari a zero». Bordate si attendono anche da sinistra con Durante e intanto l’opposizione extraconsiliare, con i Cinque Stelle, contribuisce al fuoco incrociato e mette sotto accusa sindaco e giunta. Spiegano i grillini: «Il bilancio partecipativo era uno dei punti qualificanti del programma di Bene Comune ma, Petrarcone lo ha disatteso totalmente. Prima di presentare il bilancio di previsione c’era l’impegno di incontrare i cittadini nelle contrade e nei punti strategici del centro città per ascoltare le loro esigenze e valutare le situazioni concrete su cui intervenire, ma invece nulla è stato fatto».