I sindaci: «Siamo stati beffati dalla Asl»

ANTONIO MARIOZZI per IL MESSAGGERO ED FROSINONE

Tutto fermo, niente riapertura: all’ospedale di Alatri Pediatria resta chiusa e i sindaci tornano all’attacco, accusando la manager Isabella Mastrobuono di aver disatteso impegni e le promesse. Non si fermano le polemiche sul presidio sanitario San Benedetto, dove da alcune settimane si registra un clima infuocato, dopo la chiusura dei reparti di Pediatria e Ginecologia.

I sindaci, che già avevano contestato la decisione con una protesta eclatante incatenandosi davanti alla sede dell’Asl e andando anche a manifestare il forte disappunto alla Regione Lazio, ieri sono tornati a farsi sentire contro il deprimente scenario della sanità locale. Lo hanno fatto i primi cittadini di Alatri, Vico nel Lazio, Guarcino e Fumone, che nella mattinata sono andati nel presidio sanitario per verificare soprattutto la situazione di pediatria.

Il reparto, secondo quanto promesso dalla manager dell’azienda sanitaria, doveva riaprire martedì, ma ieri i quattro sindaci hanno trovato ancora le porte sbarrate. Dentro, luci spente, niente pazienti, nessun medico. Apriti cielo. «La nostra visita – hanno commentato i sindaci all’unisono – è avvenuta solo per verificare se la manager Isabella Mastrobuono, almeno per una volta fosse stata in grado di rispettare le sue promesse sulla riapertura del Reparto di Pediatria, da lei indicata per giorno 18 di agosto. Ebbene, le porte sono serrate, non ci sono né pazienti, tantomeno dottori. Ricordiamo che la Pediatria di Alatri, come previsto anche nell’Atto Aziendale, dovrebbe essere strutturata come Uoc in associazione con la Neonatologia di Frosinone».
Le rimostranze dei sindaci,però, non si fermano qui. Vanno oltre e si allargano anche al reparto di Ginecologia. La Regione ha annunciato per settembre l’apertura della Casa della Maternità, ma i primi cittadini si mostrano piuttosto pessimisti, dopo aver riscontrato ieri che i lavori non sono ancora partiti. «Durante la nostra visita al San Benedetto – aggiunge il sindaco di Alatri, Giuseppe Morini – abbiamo potuto anche verificare come i lavori presso il reparto di Ginecologia e Ostetricia siano ancora fermi. A tal proposito, ricordiamo che il Direttore Generale ha promesso, solennemente e formalmente, che il reparto Casa della Maternità, sarebbe stato riaperto entro il 15 di settembre. Come potranno completarsi i lavori alla data indicata se non sono mai cominciati? L’urgenza dei lavori – conclude Morini – serviva solo per chiudere il reparto? ».

Poi la stoccata finale: «Ci consenta il Direttore Generale – incalzano i quattro sindaci – di essere scettici su quanto scrive e promette, visto, che almeno relativamente all’ospedale San Benedetto, le sue promesse, ma ancor più grave i suoi atti amministrativi, sono ad oggi completamente disattesi e/o modificati da ulteriori atti, su cui abbiamo seri dubbi di legittimità». Intanto, dopo proteste e presidi, i sindaci domani si incontreranno di nuovo al Comune di Alatri per esaminare e assumere iniziative finalizzate a evitare la chiusura dei reparti al presidio sanitario della città dei Ciclopi. Non è escluso che si arrivi a un esposto alla magistratura. «Non si può più andare avanti così – tuona il sindaco di Guarcino, Urbano Restante – perché le nostre popolazioni sono penalizzate e hanno sempre più difficoltà per garantirsi un’adeguata assistenza sanitaria. Per questo chiediamo un incontro urgente con il presidente della Regione».