Il Circolo Pd di Frosinone? Scalia: «Mai interferito»

ALESSANDRO REDIROSSI per L’INCHIESTA QUOTIDIANO

«Leggo sull’edizione odierna de L’Inchiesta di un’ipotetica guerra tra me e De Angelis su Frosinone, di sempre ipotetiche nostre interferenze sul circolo e del formarsi di un gruppo indipendente. Ebbene, per quel che mi riguarda, non sono mai intervenuto sulle vicende di Frosinone e non ho mai interferito su alcunché. Mi si dimostri il contrario. Sono stufo di fare da parafulmine per personali rivendicazioni». A dirlo, in una nota inviata ieri in redazione, il senatore del Pd Francesco Scalia.

Il riferimento è alle vicende riguardanti il circolo del Pd di Frosinone, in cui le dinamiche interne, lo scontro fra mozioni e un certo grado di malcontento stanno convincendo alcuni esponenti degli organi direttivi e diversi iscritti a formare un movimento di “indipendenti” pronti a riconoscersi attorno a un documento.

Nell’articolo di ieri, ad esempio, (leggi qui il precedente) l’ex consigliere comunale Marcello Colasanti, pronto ad aderire al progetto degli “indipendenti” dopo essersi dimesso dal ruolo nella segreteria tecnica del circolo, sottolineava: «Basta alle etichettature, all’eterna guerra fra le due mozioni, stiamo cercando di lanciare una proposta, che è un tentativo per unire e non per dividere; un modo per mettere il partito in mano alla gente e ai suoi iscritti senza che le decisioni passino sopra le loro teste», sottolineando anche che «il circolo Pd di Frosinone , essendo nel capoluogo di Provincia, assorbe tutto il peso delle varie mozioni e dei capibastone , le varie forzature per eleggere Tizio o Caio a presidenti di commissioni o a responsabili di segreterie tecniche che dovevano servire a fare un Partito più snello , più entusiasmante».

Al gruppo di indipendenti non sembra voler invece aderire Francesco Brighindi, presidente del circolo, che non ha risparmiato però considerazioni circa l’autonomia del circolo di Frosinone. «Il mio impegno è semplicemente quello di rendere autonomo il più possibile il partito di Frosinone, per quanto riguarda le scelte che riguardano la città aveva detto Brighindi Nel senso che rispetto ai diktat che in maniera velata o meno possono venire da fuori, gli organi direttivi e i consiglieri devono avere un ruolo importante nelle scelte». Brighindi ha inoltre sostenuto: «al gioco delle due mozioni non ci sto, no ai generali che fanno fare la guerra a chi si trova sotto. Poi magari arrivano alla pace, rifanno la guerra…. ma quelli che stanno sotto si fanno sempre male. Tutto il gruppo di Frosinone ribadisce deve essere capace di avere un ruolo sulle scelte che riguardano Frosinone».

Ma alcuni passaggi delle dichiarazioni che arrivano dal circolo di Frosinone devono aver infastidito Scalia, che non risparmia infatti una vera e propria stoccata. «Non vorrei che dice Scalia come sempre più spesso accade, si prendano a pretesto presunte contrapposizioni tra me e De Angelis per cercare di dare legittimazione a personali rivendicazioni».

Intanto il dibattito all’interno del circolo di Frosinone sembra non fermarsi. L’iniziativa degli “indipendenti” potrebbe fare proseliti e strutturarsi. Anche se secondo alcuni potrebbe finire in una bolla di sapone. Questo sarà il tempo a dirlo. Ma un certo grado di insofferenza fra gli iscritti verso le dinamiche interne del Pd è innegabile. La questione delle primarie per il candidato sindaco potrebbe, in questo senso, fare da detonatore.