Le elezioni di Frosinone come la scalata dello Stelvio

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CORRADO TRENTO per L’INFILTRATO SPECIALE

Facendo un paragone con il Giro d’Italia, il prossimo sindaco di Frosinone dovrà avere nelle gambe lo sprint per la volata finale ma soprattutto la resistenza dei grandi scalatori che hanno fatto la storia lassù, al Passo dello Stelvio, soli al comando dopo una fuga lunghissima e incerta. Già perché la corsa per le comunali, nonostante manchino dieci mesi all’appuntamento con le urne, è già cominciata. Il primo a “scattare” è stato il Partito Socialista Italiano, che ha lanciato il segretario cittadino Vincenzo Iacovissi. Lui è già in campo e proverà a mettere in piedi un’alleanza con formazioni civiche ma anche con Sel, Possibile, Pci e movimenti di sinistra.

Il Partito Democratico, attraverso le primarie,definirà i ruoli di leader e gregari di lusso, ma il dado è tratto.Si faranno il 30 ottobre e parteciperanno sicuramente il segretario cittadino Norberto Vneturi e il consigliere comunale Angelo Pizzutelli. Fra i due i big Democrat hanno chiesto una “sintesi”, ma è complicato. Ci sarà sicuramente anche Fabrizio Cristofari, presidente dell’ordine provinciale dei medici. Lui però cercherà da subito di costituire una coalizione che vada oltre il Pd e che contenga liste civiche, associazioni e movimenti. Intanto ha avuto il via libera da Mauro Vicano, presidente della Saf e suo amico da ben cinquantuno anni.

Ma il fronte sul quale, in gran segreto, si stanno muovendo gli “ambasciatori”, è quello di arrivare ad una ricucitura tra Fabrizio Cristofari e l’ex sindaco Michele Marini. Nel 2012 ci fu lo strappo, con Cristofari che sostenne Domenico Marzi nell’ambito di una coalizione che comprendeva pure i Socialisti di Gianfranco Schietroma. Nel Pd, consapevoli che mantenere il quadro unito al momento è una missione impossibile che neppure Tom Crusie accetterebbe, si stanno ponendo questo quesito: meglio un’alleanza che tenga dentro Michele Marini o un quadro che veda un’intesa con Domenico Marzi ma non con Marini?

Nicola Ottaviani deve sciogliere ufficialmente il nodo della ricandidatura a sindaco. Ma pensa anche lui a organizzare le primarie, con l’obiettivo di tenere unita la coalizione. Le primarie però potrebbero trasformarsi in una tappa decisiva per capire chi, nel 2020, sarà il prossimo candidato sindaco del centrodestra, ammesso che ci siano ancora queste categorie politiche. Ma ciò comporterebbe che alle primarie partecipassero Carlo Gagliardi, Fabio Tagliaferri, Danilo Magliocchetti, Riccardo Mastrangeli e altri. Con il rischio però che, dal terzo posto in poi, più di qualcuno potrebbe sentirsi politicamente disimpegnato.