Pd, duello sulle primarie. E Forza Italia non decide

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CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI
Angelo Pizzutelli va dritto al punto e dice: «La posizione di Michele Marini è la più vicina alla realtà». Nel centrosinistra è già aperta la discussione sulla candidatura a sindaco. Per Domenico Marzi le primarie non servono, mentre Michele Marini ha argomentato che è fondamentale chiarire «una volta per tutte» quello che è successo nel 2012, con una frattura forte della coalizione. (Leggi qui il precedente)

La posizione di Pizzutelli
Angelo Pizzutelli, consigliere comunale del Partito Democratico, è tra i “papabili” per la candidatura a sindaco del capoluogo. Rileva: «Ognuno esprime il proprio pensiero e le proprie simpatie, ma credo che quando poi bisogna assumere decisioni è fondamentale mettere da parte i personalismi. L’umiltà e il consenso della gente sono parametri decisivi. Lo dico in maniera chiara: il sottoscritto è disposto ad un passo indietro per il bene comune. Però, con altrettanta franchezza, aggiungo che mi sento forte sul piano politico ed elettorale. E siccome vedo che vogliono dire la loro persone che non hanno una forza elettorale riconoscibile, allora vado avanti».

Aggiunge Pizzutelli: «A Domenico Marzi dico che il consenso è un fattore decisivo e lui lo sa meglio di chiunque altro, essendo stato un catalizzatore formidabile di voti. Nel 2012 sono stato il più votato tra i consiglieri comunali e nel 2013, alle regionali, a Frosinone, ho avuto più preferenze di tutti. Sul piano politico mi sento vicino alle posizioni espresse da Michele Marini. Le primarie vanno bene ovunque, non soltanto nelle grandi città. Quando leggo i riferimenti alle “truppe cammellate”, mi chiedo di cosa parliamo. Le “truppe cammellate” potrebbero esserci anche quando si va a votare per il sindaco».

La frattura mai ricomposta
«Penso comunque che Michele Marini abbia completamente ragione sul fatto che è necessario fare chiarezza su quanto accaduto nel 2012. Il confronto è necessario. Perché bisogna essere chiari fino in fondo ed intellettualmente onesti: in questo momento a Frosinone non esiste la coalizione di centrosinistra. Va costruita, riannodando il filo dei rapporti spezzati. La verità è che dopo lo strappo del 2012 si è tirato a campare. Francamente è assurdo che i due ultimi sindaci del centrosinistra, Domenico Marzi e Michele Marini, siano su posizioni antitetiche. Non è possibile. Affrontiamo un sindaco uscente come Nicola Ottaviani e non possiamo permetterci il lusso di divisioni che andrebbero a minare la coalizione».

Dibattito già incandescente dunque nel centrosinistra. Domenico Marzi non si è sbilanciato, ma è abbastanza evidente che a suo giudizio il candidato sindaco sul quale puntare è Fabrizio Cristofari. Sul quale però c’è la contrarietà di Michele Marini.

Per quanto riguarda gli altri possibili designati alle primarie, oltre ad Angelo Pizzutelli, ci sono il segretario cittadino dei Democrat Norberto Venturi e il consigliere Andrea Turriziani. Ma altri nomi usciranno. Poi bisognerà vedere la posizione dei Socialisti di Gianfranco Schietroma. L’alleanza non è scontata e naturalmente la scelta del candidato sindaco avrà un peso non indifferente. Insomma, i nodi da sciogliere sono numerosi.

L’intervento di Venturi
Norberto Venturi, segretario cittadino del circolo frusinate del Partito Democratico, afferma: «Non vorrei che ci fosse una regia occulta tendente a far apparire il circolo di Frosinone lacerato, per poi preparare il terreno ad un “deus ex machina”. Parlo naturalmente della candidatura a sindaco del centrosinistra. Anche alcuni dualismi secondo me vanno superati e sono convinto che ci riusciremo. Credo che se chiedessimo a Domenico Marzi e Michele Marini di mettersi attorno ad un tavolo per dare il loro contributo ad una candidatura unitaria, nessuno dei due si tirerebbe indietro. Anche sul versante delle primarie, Marzi ha ragione a ricordare i precedenti di altri Comuni, nei quali lo strumento non ha funzionato. Ma non sarà il caso di Frosinone. Naturalmente anche io auspico che si possa arrivare ad una designazione unitaria, ma la domanda è: se ci sono più candidati a sindaco, quale strumento diverso dalle primarie può servire a trovare una sintesi? Il circolo di Frosinone dimostrerà unità e compattezza. Alle elezioni comunali il Pd si presenterà con il simbolo, qui non succederà quello che è avvenuto a Cassino e Sora».

Aggiunge Norberto Venturi: «Il Partito Democratico ha tante risorse al proprio interno e ritengo che questo sia un valore aggiunto. Intendiamo avvalerci del contributo di Domenico Marzi e Michele Marini, entrambi sindaci del capoluogo, entrambi capaci di vincere in modo convincente. Non riusciranno a dividerci e resto convinto che tra un anno saremo noi a vincere le elezioni comunali. Non commetteremo gli stessi errori del 2012».

Forza Italia non decide. Rinviato il summit
Cor. Tre. per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

Rinviata la riunione di Forza Italia che doveva tenersi ieri sera. Il punto è che non poteva essere presente il capogruppo Adriano Piacentini, per improrogabili impegni. E allora il coordinatore cittadino Giuseppe Scaccia ha preferito posticipare il summit. Al quale però non avrebbe preso parte neppure Luigi Benedetti, iscritto a Forza Italia, anche se in consiglio comunale è capogruppo della Lista Ottaviani.

La sensazione è che il rinvio sia andato bene a tutti, perché consente ancora una volta di non decidere. Su punti essenziali. A cominciare dalla scelta del vicesindaco. In corsa ci sono tre assessori: Fabio Tagliaferri, Riccardo Mastrangeli e Carlo Gagliardi. I consiglieri vorrebbero che fosse Ottaviani ad indicare il prescelto, mentre il primo cittadino è interessato a conoscere l’orientamento del gruppo. Dove le posizioni sono differenti.

Si sarebbe dovuto affrontare anche la questione di Luca Sellari, membro del consiglio di amministrazione del Consorzio Asi. Proprio Piacentini aveva sollevato il problema, sia perché Sellari non ha più un gruppo consiliare di riferimento, sia perché appare più vicino al centrosinistra che non al centrodestra. Ma soprattutto la riunione di Forza Italia a livello cittadino doveva servire a fare il punto della situazione sul bilancio che presto arriverà all’attenzione del consiglio comunale. Insomma, si doveva effettuare una prima “conta” in vista di un appuntamento cruciale.

Nei prossimi giorni si deciderà a quando aggiornare il summit. Anche se va tenuto presente che il 5 maggio è già fissata la riunione del coordinamento provinciale degli “azzurri”. In quella sede si parlerà inevitabilmente anche della situazione politica del Comune di Frosinone

 

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