Rassegnati stampa – Il bilancio in Consiglio nei diversi giornali

Il ‘corvo’ non ferma Ottaviani
CESIDIO VANO per LA PROVINCIA QUOTIDIANO

Botta e risposta tra maggioranza ed opposizione fino al voto finale sul bilancio di previsione del comune di Frosinone giunto ieri sera all’esame del Consiglio. Dopo quasi due ore di discussione il documento contabile è stato messo ai voti dal presidente Franco Lunghi: 16 i sì, 5 i no e 12 i consiglieri risultati assenti. La seduta, come noto e come accade ormai da qualche tempo, si è tenuta in seconda convocazione, quando è più basso il numero di consiglieri necessario a convalidare la riunione. Durante il confronto, toni particolarmente accesi si sono registrati quando sull’aula ha svolazzato un “corvo”, rappresentato da un lungo esposto denuncia anonimo recapitato nei giorni scorsi in municipio ed a diversi consiglieri. Nel documento di 28 pagine – asseritamente redatto da un dirigente dell’ente che però non si firma – si prende di mira la procedura seguita dalla giunta comunale per effettuare il riaccertamento dei residui attivi e passivi richiesto dalla nuove norme di contabilità finanziaria cosiddetta ‘potenziata’ in vigore dal 1° gennaio scorso. L’esposto, inviato a magistratura e enti vari, sarebbe stato anche ‘notificato’ dal municipio ai consiglieri a cui era indirizzato. La procedura di riaccertamento dei residui – la cui mancata attuazione avrebbe comportato lo scioglimento del Consiglio – ha generato, come noto, per il comune di Frosinone l’emersione di un extra-deficit da 27 milioni di euro che la massima assise ha già stabilito sarà sanato in 30 anni (il periodo massimo consentito dalla normativa). Ad ogni modo va evidenziato che il documento contabile su cui si sono confrontati maggioranza e minoranza è un bilancio ‘preventivo’ che arriva a settembre dell’anno di riferimento. Di preventivo, insomma, c’è ben poco quando ormai le spese, pur nei limiti consentiti dalla gestione provvisoria, sono state bene o male già effettuate. Il bilancio all’esame dell’aula, inoltre, era un documento fortemente tecnico che di politico aveva poco o niente proprio per il particolare contesto economico, contabile e finanziario in cui si è nato. Il documento contabile infatti è risultato vincolato da numerosi paletti: anzitutto dal piano di rientro decennale che è stato varato dopo l’approvazione della procedura di predissesto avviata per sanare il gigantesco monte debiti accumulato negli anni (circa 50 milioni di euro); da una parte, poi, ha pesato la necessità di ottenere i risparmi dettati dai tagli operati ai trasferimenti dallo Stato e dalla Regione. Infine, l’ulteriore pesante fardello dei 27 milioni di disavanzo tecnico (di cui si è detto prima) che sarà coperto con rate annue da circa un milione di euro fino al 2045.

Consiglio, scontro sul ‘corvo’. Bilancio approvato nel caos
CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

Via libera al bilancio con i voti della maggioranza, ma scontro politico durissimo in aula. Cominciamo dai numeri: il documento contabile è stato approvatocon16 sìe5no. Gli assenti al momento della votazione erano 12. La maggioranza ha retto in seconda convocazione, con i voti di Nicola Ottaviani, Franco Lunghi, Danilo Magliocchetti, Daniele Zaccheddu, Adriano Piacentini, Alessandro Petricca, Giuseppe Scaccia, Vincenzo Gentile, Marco Ferrara, Luigi Benedetti, Valeria Morgia, Gerardo Zirizzotti, Fulvio Benedetti, Gerardino Grimaldi, Sergio Verrelli e Carmine Tucci. Contro hanno votato Antonio Galassi, Luigi Arduini, Andrea Turriziani, Francesco Raffa e Massimo Calicchia. Nelle file della maggioranza stavolta non ha votato Sergio Crescenzi (Impegno Civico), mentre era assente, giustificato, Igino Guglielmi (Ncd). Assenze giustificate, nelle file delle opposizioni, anche degli ex sindaci Domenico Marzi e Michele Marini. Il clima, già nervoso dall’inizio, è diventato incandescente nel corso della discussione. Fino ad “esplodere”quando Stefania Martini (Pd) ha fatto riferimento ad un documento anonimo inviato ai consiglieri comunali, ma pure alla Procura della Repubblica, alla Prefettura e alla Corte dei Conti. Il documento del“corvo”. Stefania Martini ha chiesto se l’Amministrazione in qualche modo intendeva rispondere ai rilievi mossi dall’anonimo “corvo”. Il sindaco Nicola Ottaviani ha detto:«Lo fai proprio quel documento? Noi sappiamo chi è,ma se tu trovi il coraggio di leggerlo ci agevoli le prossime mosse giudiziarie che andremo a fare. Si tratta di un esposto anonimo vergognoso. Coraggio, leggilo, così lo mettiamo a verbale». Stefania Martini ha affermato: «Ma un consigliere comunale ha il diritto di chiedere delucidazioni su atti che comunque vengono recapitati?». Ma da quel momento in poi la discussione sul “corvo”ha aleggiato nell’aula. I consiglieri dell’opposizione hanno anche criticato il bilancio nel merito. Stefania Martini, Antonello Galassi e Angelo Pizzutelli hanno sostanzialmente detto che il Pd non ha presentato emendamenti perché «non c’è nulla che può essere ormai condiviso». Rilevando che, dal momento che «si parla di un bilancio da lacrime e sangue, forse era preferibile evitare qualche manifestazione culturale e magari mettere più risorse sui servizi sociali». Nell’intervento finale Nicola Ottaviani ha argomentato: «Abbiamo scelto il Pia no di rientro perché con il dissesto ci avrebbero rimesso tutti. A cominciare dalle 400 aziende che dovevano essere pagate. Sette giorni dopo il nostro insediamento la Corte dei Conti ha presentato una serie di rilievi sulla situazione contabile del Comune. Che non avevamo certo prodotto noi. Rilievi gravi, che sono agli atti. E oggi vengono a dirci che finanziamo noi le sagre?». Durissimo a quel punto il botta e risposta con i consiglieri del Pd Angelo Pizzutelli e Stefania Martini, che poi hanno abbandonato l’aula in plateale polemica aperta con il Sindaco. Ma nel suo intervento Ottaviani ha aggiunto: «Poi ci sono stati atti calunniosi e diffamatori. La vicenda del “cor – vo” mi ha richiamato alla memoria la grandissima opera letteraria di Pasolini: Uccellacci e Uccellini. Ma in quel caso parlavamo di cultura, mentre l’esposto anonimo è solo un episodio squallido. Sul quale però intendiamo fare chiarezza». Ottaviani ha concluso: «In ogni caso non accettiamo lezioni da chi ha lasciato le casse comunali nello stato che abbiamo ereditato». Quindi il bilancio è stato messo in votazione e approvato tra urla e proteste. In precedenza Danilo Magliocchetti (FI) aveva sviluppato un intervento per sottolineare che «i tagli derivano ormai dai mancati trasferimenti dello Stato e della Regione». E Adriano Piacentini, capogruppo degli “azzurri”, aveva aggiunto: «Questo bilancio non ha nulla di politico, ha solo una valenza contabile». Rilevando successivamente: «Non possiamo sorvolare però sulle critiche sullo stadio. Quella del Casaleno è una pagina buia del recente passato amministrativo. Vogliamo parlare di un project financing che ha bloccato il dibattito amministrativo di questa città per anni? Senza arrivare a nulla? Senza mai una sola lettera di asseverazione?». La maggioranza aveva anche bocciato alcuni emendamenti di Massimo Calicchia (Psi). Pure in quel caso durissimo botta e risposta tra l’assessore Riccardo Mastrangeli e Stefania Martini. Il punto era quello del ticket sull’assistenza domiciliare. Per Calicchia si poteva abolire tagliando ulteriormente indennità e gettoni di sindaco, assessori e consiglieri. Mastrangeli ha detto: «Va bene, facciamolo con effetto retroattivo, per gli ultimi dieci anni». La bagarre si è scatenata. E il Consiglio è finito come era cominciato. Nel caos.

Approvato dal Consiglio il bilancio ‘lacrime e sangue’
ALESSANDRO REDIROSSI per L’INCHIESTA QUOTIDIANO

Passa il bilancio lacrime e sangue in una seduta ad alta tensione fra il nervosismo causato dal dossier del Corvo e lo scontro aperto fra Ottaviani e i consiglieri di opposizione. La seduta si è aperta con la discussione sugli emendamenti. E’ stato fatto proprio dall’assessore al Bilancio Riccardo Mastrangeli l’emendamento per garantire, dopo le proteste, il servizio di assistenza domiciliare fino a fine anno.E’ presentato dal consigliere indipendente Dino Grimaldi e da quello di ex opposizione Carmine Tucci (oggi sostiene Ottaviani) che di fatto sono vicini all’assessore ai servizi sociali Carlo Gagliardi. Fatto proprio dall’assessore Mastrangeli anche l’emendamento presentato da Fulvio Benedetti dell’Ncd per destinare 20mila euro agli assessorati per il centro storico e le attività produttive: proprio quelli in mano al Nuovo Centro Destra. Il clima si è leggermente scaldato sugli emendamenti presentati dal capogruppo Psi Massimo Calicchia, che ha proposto di dimezzare le indennità di sindaci e assessori per abbattere il ticket pagato dagli utenti del servizio di assistenza domiciliare, oltre che di eliminare totalmente i gettoni di presenza dei consiglieri comunali, già dimezzati in favore del progetto Solidiamo. La struttura tecnica ha bocciato tali emendamenti (il tema delle indennità dell’Esecutivo comunale non sarebbe nella disponibilità del Consiglio) ma in ogni caso non sono mancati gli attriti in Aula dal punto di vista politico. L’assessore Mastrangeli ha proposto allora provocatoriamente di tagliare tutti gli emolumenti anche per le Giunte precedenti. Gli emendamenti proposti da Calicchia sono stati comunque bocciati con il voto dell’Aula. A votare contro è stata tutta la maggioranza Ottaviani (con l’assenza del consigliere indipendente Alessandro Petricca e dell’assente giustificato Igino Guglielmi dell’Ncd) più Impegno civico e l’ex consigliere di opposizione Carmine Tucci. Il sì agli emendamenti di Calicchia è arrivato dai 9 consiglieri di opposizione, con l’eccezione degli assenti Michele Marini (Pd) e Domenico Marzi (Lista Marzi). Poi il Pd si è opposto al Bilancio, sottolineando alcune criticità e spiegando per quali motivi ha deciso di non presentare nemmeno gli emendamenti. “Noi – ha spiegato il consigliere del Pd Antonello Galassi – non voteremo bilancio per diversi motivi. C’è un problema politico, in quanto non condividiamo come è impostato su indicazioni relative al sociale in questa città. Sugli asili nido siamo stati tacciati di dire bugie ma con delibera di Giunta de 311 del 2015 le rette sono state aumentate del 10% , con una diminuzione di 36 posti nell’accorpamento di due asili. Oltre ai problemi politici ci sono grosse incongruità nel bilancio su rendicontazione dei residui attivi e passivi, in un atto che è la madre di tutto il documento. Non vengono infatti riaccertati residui attivi e passivi dal dirigente dei lavori pubblici. Il collegio dei revisori documenta la “grave irregolarità” di questi passaggi”. Il consigliere del Pd Angelo Pizzutelli ha criticato l’amministrazione comunale sulle spese per eventi estivi, vista la situazione da lacrime e sangue del bilancio. E ha ricordato come da sempre gli emendamenti dell’opposizione vengano rigettati. “Non abbiamo presentato emendamenti – ha detto sempre dal Pd Stefania Martini – Siamo contrari a questo Bilancio e comunque sarebbe come condividere un atto politico che è il vostro”. Turriziani ha sottolineato che la questione dei residui esiste e chiesto conto degli interventi assenti per la ludoteca comunale. Francesco Raffa (Lista Marini) ha ricordato i tagli sullo scuolabus che gravano sulle famiglie. Dalla maggioranza Danilo Magliocchetti di Forza Italia ha sottolineato come l’amministrazione abbia fatto tutto il possibile, nonostante un bilancio passato da 55 milioni a 48 milioni “per i tagli di trasferimenti di 5 milioni dal Governo e di 2 dalla Regione”. Il capogruppo di Forza Italia Adriano Piacentini ha evidenziato come l’amministrazione comunale avesse le mani legate sui tagli tanto da sottolineare che si tratta di un “documento tecnico, senza alcuna scelta di carattere politico”. Visione contestata dall’opposizione e in particolare da Raffa. Il clima si è infiammato quando è stato nominato il documento del “corvo” , un esposto in forma anonima pervenuto anche alla Corte dei Conti oltre che ai consiglieri comunali che solleverebbe gravi criticità in merito alla questione bilancio. 311 del 2015 le rette sono state aumentate del 10% , con una diminuzione di 36 posti nell’accorpamento di due asili. Oltre ai problemi politici ci sono grosse incongruità nel bilancio su rendicontazione dei residui attivi e passivi, in un atto che è la madre di tutto il documento. Non vengono infatti riaccertati residui attivi e passivi dal dirigente dei lavori pubblici. Il collegio dei revisori documenta la “grave irregolarità” di questi passaggi”. Il consigliere del Pd Angelo Pizzutelli ha criticato l’amministrazione comunale sulle spese per eventi estivi, vista la situazione da lacrime e sangue del bilancio. E ha ricordato come da sempre gli emendamenti dell’opposizione vengano rigettati. “Non abbiamo presentato emendamenti – ha detto sempre dal Pd Stefania Martini – Siamo contrari a questo Bilancio e comunque sarebbe come condividere un atto politico che è il vostro”. Turriziani ha sottolineato che la questione dei residui esiste e chiesto IL CONSIGLIO COMUNALE DI IERI SERA “Dove sono i revisori dei conti? – ha chiesto la Martini – Non c’è alcuna spiegazione da dare sul documento del “corvo”? Contiene dei rilievi all’amministrazione che mette in serio dubbio il bilancio”. Ottaviani è parso molto contrariato dal riferimento al dossier del corvo. “Hai fatto l’assessore per 10 anni – ha detto il sindaco alla Martini – se hai il coraggio leggilo e te ne prendi la responsabilità formale” sottolineando di sospettare fortemente da chi possa provenire il documento ed etichettandolo come diffamatorio. Chiusura tesa con uno scontro aperto fra Ottaviani e i consiglieri del Pd Angelo Pizzutelli (definito dal sindaco “il reuccio del popcorn”) e Stefania Martini sulle gestioni finanziarie passate. Il voto sul Bilancio è arrivato solo in tarda serata: il documento è passato con 16 voti favorevoli e 5 contrari. I cinque consiglieri di Impegno civico non hanno votato il Bilancio e hanno abbandonato l’Aula prima del voto.