Stadio Casaleno, prove di dialogo tra Stirpe e Ottaviani

ALDO SIMONI per IL MESSAGGERO ED FROSINONE

Il contatto c’è stato. Il sindaco si è sentito telefonicamente con il presidente del Frosinone Calcio e, prima di venerdì, si vedranno per definire il percorso che dovrà portare alla ultimazione dello stadio Casaleno.

Per il momento le posizioni sono chiare: il Comune ha ricevuto due offerte, una da parte di una grande società di distribuzione, e una da una Spa impegnata in campo energetico nazionale; entrambe pronte a gestire gli impianti sportivi. Dall’altra c’è la piena disponibilità del Frosinone Calcio a realizzare il nuovo stadio, ma a tre condizioni: 1) il Comune dovrà affidargli tutta l’area del Casaleno attraverso una precisa perimetrazione e dandogli piena libertà di azione; 2) non dovranno esserci altri partner; 3) la gestione dello stadio dovrà essere di almeno 90 anni per poter utilizzare un mutuo a lungo termine.

Di fronte a queste possibilità (ancora tutte da concretizzarsi) l’unica certezza è che l’unico progetto cantierabile è quello del Comune che però, per i noti motivi di bilancio, non ha i fondi per terminare l’opera.

«Io ribadisco lamia piena disponibilità » precisa il patron del Frosinone Calcio,Maurizio Stirpe. Ma aggiunge: «Capisco anche il Comune che fa bene a incontrare altri investitori. In fondo è giusto che faccia l’interesse della città. Di certo io in un condominio a tre (Comune, società che gestisce gli eventi sportivi e società che si interessa della parte commerciale) non ci sto. Se poi il Comune dovesse affidare il Casaleno ad altre società è liberissimo di farlo. Ma se poi quest’ultima dovesse alzare esageratamente i canoni di affitto del campo, allora valuteremo anche noi altre soluzioni».

Che, tradotto, vuol dire: se il canone, poi, dovesse essere troppo alto, porto la squadra a giocare altrove.

Intanto la «questione Stadio» anima anche il dibattito politico. A prendere posizione, ieri, è stato il segretario del Pd, Norberto Venturi che dice: «Come ampiamente previsto, il sindaco Ottaviani sarà costretto a tornare sui propri passi dopo un anno di bugie sulla costruzione del nuovo stadio. La realtà racconta di un cantiere quasi fermo e di una situazione immobile da mesi nella zona Casaleno interessata ai lavori, di un cronoprogramma fantomatico e di disponibilità di risorse economiche fantasiose. Come Partito Democratico, da oltre un anno, denunciamo tale situazione, anche rispetto alle procedure amministrative attivate dal sindaco Ottaviani e sulle quali abbiamo sempre mostrato grandi perplessità. Come opposizione siamo stati tacciati di non volere il nuovo stadio, ma in realtà siamo stati i primi nel dire, a chiare note, che la soluzione al problema era affidare totalmente il Casaleno in concessione al Frosinone Calcio: sia per la costruzione che per la gestione dello stadio. Siamo convinti che in un momento storico carico di difficoltà per le scarse risorse economiche, che anche il Sindaco denuncia, fosse più utile per la città e i cittadini: garantire i servizi essenziali a partire da quelli per le fasce di popolazione più deboli che invece vengono tagliati, ripristinare il decoro della città, portare a compimento strutture essenziali per la vita cittadina come l’ascensore inclinato e il Viadotto Biondi e non imbarcarsi in avventure economiche insostenibili, come quella dello stadio che, ormai in tutto il Paese, sono di esclusiva pertinenza delle società calcistiche. Ora – prosegue Venturi – Ottaviani non può più bluffare: Stirpe ha dato la propria disponibilità a realizzare direttamente l’impianto sulla base della sua visione del calcio, dello stadio, e siamo sicuri che la sua proposta, peraltro giàmanifestata circa un anno fa, sia di gran lungamigliore del guazzabuglio di programmi e contro-programmi di tribune da fare e da rifare a cui ci ha abituato ormai da parecchi mesi con cambi repentini di programmi e di progetti impossibili da seguire. Riteniamo – conclude Norberto Ventiru – che l’impegno diretto del Frosinone Calcio è l’unico modo per garantire uno stadio veramentemigliore delMatusa e all’ altezza delle aspettative dei tifosi e della città».

 

 

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI
Nuovo stadio al Casaleno, c’è l’accordo tra il presidente del Frosinone calcio Maurizio Stirpe e il sindaco del capoluogo Nicola Ottaviani. Decisivo è risultato un faccia a faccia tra i due nelle scorse ore. Avvenuto lontano dai riflettori, nella totale riservatezza.

I punti sui quali si articola l’intesa sono i seguenti: 1) il Comune concederà il diritto di superficie per 90 anni alla società di calcio; 2)se a realizzare l’intero intervento sarà la società di calcio, allora la parte commerciale verrebbe successivamente “subaffittata”ad altri soggetti privati. Se invece ad ultimare l’impianto fosse una società che opera nel settore della grande distribuzione, allora successivamente avverrebbe il “subaffitto”alla società di calcio. Nell’uno e nell’altro caso il Frosinone calcio arriverebbe a gestire l’intera operazione, come richiesto dal presidente Maurizio Stirpe.

La sensazione, comunque, è che l’Amministrazione Comunale stesse lavorando da tempo anche a questa ipotesi. L’intero investimento ammonterebbe ad almeno 15 milioni di euro, 4 dei quali coperti dal Comune. Maurizio Stirpe aveva rotto gli indugi sabato scorso, quando aveva fatto notare che la disponibilità dei 4 milioni di euro inizialmente previsti si era assottigliata. Dal momento che il Frosinone calcio aveva utilizzato 2,5 milioni di euro per ultimare la struttura di Frusinello (a Ferentino) e ulteriori 600.000 euro per l’adeguamento dello stadio Comunale. Dove peraltro il Frosinone giocherà nella sua prima stagione di serie A.

Maurizio Stirpe ha in mente un nuovo stadio che rappresenti il “marchio”del Frosinone calcio. I modelli sono la struttura della Juventus e quella dell’Udinese. In entrambi i contesti le società di calcio hanno ottenuto la concessione del diritto di superficie per 90 anni. Una struttura che abbia un respiro “identitario”, che incarni il legame tra la società e la città, tra la squadra e i tifosi. Ed è fin troppo evidente come l’ingresso di un socio come Vittorio Ficchi (al 45%) segni un ulteriore salto di qualità. Elementi come il brand, la patrimonializzazione e la redditualità fanno parte integrante di un progetto che ormai ha varcato i confini sportivi. L’imperativo categorico di Maurizio Stirpe è quello che nel prossimo futuro il Frosinone calcio sia padrone del proprio destino, utilizzando competenze, idee, risorse e progetti propri.

La formula per la realizzazione del nuovo stadio al Casaleno segna il primo passo. Comunque vada, nel primo o nel secondo tempo, sarà il Frosinone calcio ad avere in mano il “pallino”della partita. Nelle prossime ore il sindaco Nicola Ottaviani convocherà un vertice ufficiale con il Frosinone calcio. Dopo l’incontro con una società nazionale che opera nel settore della grande distribuzione. Dopo questo summit si capirà meglio se l’intervento sarà realizzato dal Frosinone calcio o da altre società. Ferma restando la successiva formula del “subaffitto”. Ecco perché quando Maurizio Stirpe aveva invitato il Comune a chiedere alla società di realizzare lo stadio, Nicola Ottaviani aveva detto: «Siamo contentissimi del fatto che il presidente Maurizio Stirpe abbia cambiato impostazione sulla partnership per la realizzazione dello stadio Casaleno. Mi riferisco al fatto che il Frosinone calcio adesso appare intenzionato a gestire direttamente tutta la vicenda della realizzazione del nuovo stadio. Inizialmente si era parlato soltanto della gestione sportiva del nuovo impianto. Noi come Comune ci eravamo attivati a cercare un altro partner privato, di livello nazionale, per completare l’intervento. Le cifre erano le seguenti: 4 milioni del Comune, 2,5 della società per la parte sportiva. Se adesso la situazione è cambiata, se la compagine sportiva vuole realizzare e gestire lo stadio del Casaleno, va bene. Siamo contentissimi. Il modello di riferimento è Udine, benissimo: in quel contesto, a fronte della concessione del diritto di superficie per 90 anni, la società sportiva ha fatto investimenti per trenta milioni di euro. L’Amministrazione Comunale di Frosinone è favorevole, ma è importante partire subito. La deroga della Lega per giocare al Comunale è di un anno». Probabilmente però, presentando un progetto totalmente nuovo, la deroga potrebbe essere concessa per un altro anno. O forse due. La sensazione è che le prossime ore saranno decisive. D’altronde tutti sanno che sull’operazione stadio Casaleno nessuno può permettersi di sbagliare.