Caro sindaco, hai centrato il problema, non i responsabili

 

di ANSELMO BRIGANTI
Segretario Generale CGIL
Frosinone e Latina

 

 

Caro Direttore,

ho letto attentamente l’intervento del dottor Arturo Gnesi, nel quale il sindaco di Pastena descrive una provincia senza futuro. Con istituzioni, associazioni, enti, organizzazioni sindacali completamente assenti. O assuefatti a poteri di altro tipo. Motivi per cui tutto è fermo e niente si muove. (leggi qui l’intervento di Gnesi ‘Qualunquemente al comando)

Pur non condividendo il giudizio che viene dato nei confronti dei corpi intermedi, concordo sui problemi sollevati relativamente alla legalità, allo sviluppo delle aree interne, allo sperpero di risorse pubbliche, al taglio agli enti locali, alla poca tutela dell’ambiente e del territorio, alla mancanza di un’assistenza sanitaria attenta alle esigenze dei cittadini e poi all’assenza di cooperazione tra Comuni che comporta il mancato utilizzo dei fondi strutturali Europei.

La Cgil è da sempre impegnata a rappresentare e difendere la dignità e i diritti dei lavoratori e dei cittadini, nelle istituzioni, nei posti di lavoro e nei territori con iniziative tese a rivendicare una qualità di vita migliore e la tutela per l’ambiente. Inoltre insieme a Cisl e UIL abbiamo operato per ottenere risultati importanti come l’accordo di programma e l’area di crisi complessa.

Determinante la nostra partecipazione alla costituzione dei Gal finanziati per 5 milioni di euro ciascuno, alla sottoscrizione di decine di accordi nella contrattazione sociale, sanitaria, territoriale, aziendale così come con la Regione sulle politiche attive e sulla riduzione dell’Irpef.

La CGIL da un anno è impegnata anche sulla nuova Carta dei Diritti del lavoro e sui tre quesiti referendari ( jobs act, voucher, appalti) per i quali abbiamo raccolto più di 4 milioni di firme. E siamo stati presenti in tutte le piazze della provincia, nelle scuole, nei centri anziani e nei posti di lavoro, portando all’attenzione dell’opinione pubblica temi che nessuno aveva messo mai in evidenza.

I referendum approvati dalla Consulta riguardano milioni di lavoratori soprattutto precari, giovani e donne. Se tutto questo lo sommiamo alle centinaia di vertenze che abbiamo avuto per chiusura di aziende è chiara la dimostrazione dell’impegno attivo di questa Organizzazione che mai è rimasta a guardare ciò che le accadeva intorno.

Il tema legalità per noi non è mai stato solo una parola vuota ma un percorso virtuoso che porta ai diritti, all’uguaglianza, alla dignità e allo sviluppo del territorio. La legalità è la condizione necessaria affinché si possa ripartire definitivamente.

Dare giudizi sommari, qualunquisti e populisti su ciò che gli altri fanno è la cosa più facile, misurarsi sulle ragioni per le quali viviamo in una delle poche provincie italiane dichiarate area di crisi complessa e provare a trovare soluzioni è più complicato.

Pertanto, credo che prima di esprimere giudizi gratuiti su altri è necessario spendersi in prima persona affinché si possa insieme incidere positivamente per riaccendere il motore dello sviluppo della provincia di Frosinone.

La “qualunquemente” non è un esempio da prendere a riferimento e offende profondamente i cittadini di questa provincia. Non è con questi esempi che si fanno passi in avanti ma si rischia di distruggere anziché costruire.

Auspico che nei prossimi giorni ci si possa misurare sui temi veri che attanagliano fortemente il nostro territorio. Noi siamo pronti ad affrontare le sfide dello sviluppo e dell’occupazione, e spero lo siano anche tutte le forze sane della provincia, a partire dai prossimi giorni quando si discuterà dell’area di crisi complessa , occasione per tutti per passare dalle parole ai fatti.

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