Quando a ruotare sono le scatole

di GIANLUCA TRENTO

Mai una giunta, a nostra memoria, è stata così inconcludente. Lo avevamo sospettato sin dai primi passi e lo riaffermiamo con forza. L’attuale esecutivo è in letargo da tempo immemore. Non ce ne voglia il sindaco Ottaviani ma al punto in cui siamo arrivati va alzato un grido d’allarme proprio per l’inesistenza di una fase amministrativa che vede i suoi assessori assenti e dormienti come non mai.

Per non parlare poi del consiglio comunale che ha avuto il più basso numero di convocazioni della storia. Molte delle quali soporifere e inutili. Nessun confronto sembra esserci tra l’esecutivo e chi lo sostiene. L’unico punto di contatto è lo scontro. Evidenziando così una palese scarsità nelle scelte fatte e da fare. Il nulla assoluto, dunque.

Tanto che non c’è neanche bisogno di arrivare in aula: già le commissioni, poche e improduttive, fermano i lavori della squadra al timone della città; di una maggioranza che si ammazza pure sulle scelte urbanistiche di un capoluogo dove da anni non si vede una gru. Non perché Frosinone debba essere cementificata. Ma sviluppata sì. Nel rispetto delle regole, dell’ambiente, della storia e del buon senso. L’Amministrazione di Frosinone, invece, se non fosse per qualche lampo di genio del sindaco, è in un coma irreversibile, per la palese incapacità degli assessori a produrre atti utili a dare risposte concrete alla cittadinanza.

Per alcuni di loro vale anche il motto: “sbaglia chi fa”. Ed è proprio non facendo che hanno la certezza di non commettere errori. Le uniche cose che spiccano sono: presunzione, dilettantismo e annunci di opere che non vedranno mai la luce. Eppure Nicola Ottaviani le ha provate tutte, mettendoli alla prova con la rotazione delle poltrone. Ha provato a stimolarli, facendo leva sull’orgoglio. Loro invece, non tutti per la verità, riescono solo a far ruotare una cosa: le scatole ai cittadini.