Il contratto non lo mollo. È valido a tutti gli effetti. Firmato: Vincenzo Formisano. Il vice presidente della Banca Popolare del Cassinate e l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale rischiano di andare allo scontro.
Colpa dell’accordo di sponsorizzazione che lega dallo scorso dicembre l’istituto di credito e l’ateneo (leggi qui il precedente). Concede, nei fatti, a Bpc un diritto di esclusiva: ha la precedenza in tutti i casi nei quali ci siano eventi culturali da sponsorizzare.
Un’intesa di fronte alla quale qualcuno ha storto il muso. Non ipotizzando irregolarità ma avanzando un dubbio etico: perchè legarsi con un solo partner?
Un dilemma di fronte al quale il rettore Giovanni Betta ha detto: «Si è deciso di comune accordo di cancellare l’intesa».
Dice il vice presidente Vincenzo Formisano: «L’accordo è valido. Non è stato revocato. Perchè lo dovremmo revocare? Scaturisce da un bando di gara regolarmente vinto dalla Banca Popolare del Cassinate: si tratta del bando per il servizio di Tesoreria, nel quale Bpc si impegna a finanziare attività di ricerca. A latere, è stato stipulato l’accordo per la partnership negli eventi culturali e scientifici».
Ma quel documento, secondo i critici assegna a Bpc una sorta di esclusiva. «L’accordo non esclude nessuno ma garantisce la copertura finanziaria degli eventi. Non si tratta di un modo per escludere gli altri bensì di un modo per garantire al nostro logo di essere sempre presente in tutti gli eventi che si riterranno di spessore. Chiunque è libero di finanziare».
Riconoscerà che un certo vantaggio vi viene concesso… «Il vero vantaggio è per l’università, che ha la garanzia della copertura delle spese. Mi chiedo: perchè gli altri che oggi si lamentano, non hanno partecipato alla gara di Tesoreria? Perchè non hanno proposto loro un accordo di questo tipo? In fondo, se riflettiamo qui c’è un soggetto che viene accusato di donare».
In giornata, ci sarà il confronto con il rettore Betta, che già nelle ore scorse però si era impegnato con alcuni docenti a ritirare l’accordo. «Per noi l’accordo è valido. Considerati i rapporto tra Uniclam e Bpc sicuramente sarà trovato un punto d’intesa» ribatte Formiasano.