Abc, l’azienda dei rifiuti ha il suo nuovo CdA

Il sindaco di Latina, Matilde Celentano, ha nominato tre nuovi membri del Cda dell'Azienda dei Beni Comuni, dopo la scadenza del precedente gruppo. I membri sono Lorenzo Palmerini, Daniela Moscarino e Alessandro Angelini. Lavoreranno senza alcun compenso e con il solo riconoscimento del rimborso spese

Andrea Apruzzese

Inter sidera versor

Il sindaco di Latina Matilde Celentano ha firmato il decreto di nomina dei tre membri del nuovo Cda dell’Azienda dei Beni Comuni. Era scaduto alla mezzanotte di ieri.

La sindaca, dopo due giorni di colloqui ha scelto Lorenzo Palmerini, già curatore fallimentare di Latina Ambiente, l’azienda che ha preceduto Abc; Daniela Moscarino «distintasi ne campo del management di multinazionali», come recita la nota del Comune; Alessandro Angelini, ingegnere ambientale con esperienza nel campo della gestione dei rifiuti.

Complementari

«Si tratta – ha affermato il sindaco Celentano – di tre professionisti complementari tra loro, che sono risultati essere in possesso dei requisiti di comprovata competenza tecnica, amministrativa, giuridica e manageriale. Durante i colloqui, svolti con tutti i candidati ammessi, mi hanno particolarmente colpita per la forte motivazione che hanno mostrato nel ricoprire il ruolo di responsabilità».

Hanno messo in luce «la finalità di contribuire alla riqualificazione del servizio rifiuti nella nostra città, senza alcun compenso e con il solo riconoscimento del rimborso spese come determinato con recente deliberazione di Consiglio comunale».

Il Cda uscente era stato nominato dalla precedente amministrazione guidata da Damiano Coletta tre anni fa. Era presieduto dall’ambientalista Gustavo Giorgi. Tra l’attuale amministrazione e il Cda uscente si era instaurato un braccio di ferro sulla qualità del servizio da una parte, e sui suoi costi dall’altra.

Da domattina la palla passa al nuovo Cda, in particolare per quanto concerne il ruolo del direttore generale, Silvio Ascoli: non è fiduciario, ma ha un contratto, che scadrà tra un anno. L’amministrazione comunale starebbe però iniziando a entrare in rotta di collisione, sia per la gestione del servizio, sia, soprattutto, per le ultime polemiche relative ai compensi del Cda stesso.