E Mario Abbruzzese rimase giù dal palco. Nel comizio finale del candidato sindaco Carlo Maria D’Alessandro non ci sarà il potentissimo presidente della commissione Riforme Istituzionali della Regione Lazio e padrone quasi assoluto di Forza Italia in provincia di Frosinone.
La versione ufficiale è «Ma che c’entro io? Non sono io il candidato sindaco di Cassino. Non c’entro nulla». Ma c’è pure un’altra vulgata: l’arcigno direttore dell’Agenzia del Territorio gli avrebbe detto a brutto muso: «Il candidato sindaco sono io: se va male perdo io, se divento sindaco governo io, tu per favore resta nel pubblico».
Non ci sarà sul palco nemmeno Bruno Vincenzo Scittarelli. Non c’entra nulla con queste elezioni. ma almeno una mezza dozzina di persone è pronta ad esibire un messaggio arrivato sul telefonino con il quale l’ex sindaco dice «Domenica vota per il cambiamento, vota Carlo Maria D’Alessandro».
«Nessuno gli ha chiesto niente, non ci sono accordi con lui» si affrettano a dire dal comitato D’Alessandro. Con altrettanta discrezione, Bruno Scittarelli al primo turno di voto aveva appoggiato Francesco Mosillo. Per lo stesso motivo ora appoggia D’Alessandro: odia Giuseppe Golini Petrarcone «Perché va dicendo che ho fatto i debiti al Comune quando i debiti invece li ha fatti lui».
Intanto, nelle prossime ore arriverà a Cassino il vice presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani: lo ha annunciato via Tweetter il suo staff, da Cassino lancerà la volata ai tre candidati di centrodestra per le Comunali in provincia di Frosinone.
In serata è stato confermato che il sindaco uscente Giuseppe Golini Petrarcone ha rinunciato alla presenza di Maria Elena Boschi per chiudere la sua campagna elettorale «Non voglio sponsor nazionali, ha detto al suo staff: il mio sponsor devono essere le cose che ho fatto per Cassino e per quelle devono votarmi» (leggi qui il precedente).