In Sala i primi segnali della staffetta

Tra poche settimane ci sarà la staffetta concordata ad inizio mandato. Le ragioni della politica. E quelle dell'Amministrazione. Che Daniele Natalia potrebbe riuscire a conciliare

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

La cosa non poteva passare inosservata. Ed infatti così non è stato. Venerdì scorso alla conferenza stampa di presentazione della prima edizione della Anagni Cup, torneo calcistico riservato agli Esordienti classe 2011 (in programma allo stadio Del Bianco dal 24 al 26 maggio), per circa un’ora e mezza nella Sala della Ragione del palazzo comunale anagnino ci sono stati due assessori donna seduti (idealmente) sulla stessa sedia.

O meglio, nella stessa sala c’erano contemporaneamente l’assessore attualmente in carica ai Servizi Sociali e quello che dal primo di giugno le subentrerà. Quella ancora in carica, fino al primo di giugno, è Anna De Lellis: esponente della lista Idea Anagni e titolare, tra le altre, della delega ai Servizi Sociali. Ed infatti in questa veste l’assessore ha sottolineato l’importanza dello Sport come stimolo per i ragazzi più sfortunati.

Nella stessa sala, dalla parte riservata al pubblico, c’era invece Chiara Stavole, esponente di Forza Italia. Ovvero, colei che dal prossimo giugno subentrerà alla De Lellis nella quota femminile (Valentina Cicconi resterà invece al suo posto) della giunta capitanata da Daniele Natalia.

Obiettivo staffetta

Valentina Cicconi

Si tratta, come si sa, della ormai arcinota staffetta. Cioè lo scambio, concordato in fase di gestazione della giunta Natalia 2 lo scorso giugno, per mantenere gli equilibri nella maggioranza di governo. Accordo che prevedeva nel primo anno, su una delle due sedie in giunta dedicate ad una donna, sedesse una rappresentante civica. E che, dal secondo anno, su quella stessa cadrega subentrasse un politico.

Uno scambio concordato. Ma che, almeno negli ultimi mesi, ha generato qualche perplessità. Legata anzitutto al valore riconosciuto della De Lellis nel portare avanti gli incarichi e le iniziative legate al suo assessorato. Per molti, ancora oggi, resta difficile accettare la logica della politica sulla logica dell’amministrazione: la logica della politica si basa sugli equilibri e sulle intese numeriche che tengono in piedi un’amministrazione. La logica dell’amministrazione predilige il buon lavoro dei singoli componenti della squadra a prescindere dalle etichette dei Partiti. Per i non addetti ai lavori è difficile comprendere il motivo per cui un assessore che ha lavorato bene dovrebbe cedere il posto per un problema di equilibri politici.

Che però, evidentemente, in una maggioranza contano come (forse più) delle competenze specifiche. Anche perché l’aumento progressivo dell’importanza della componente di Fratelli d’Italia (l’ingresso di Alessandro Cardinali) e della Lega (l’ingresso nel partito di Antonio Necci, in attesa che Guglielmo Vecchi decida cosa fare) in maggioranza, ha reso più impellente la necessità di dare più importanza all’altro Partito della maggioranza, ovvero Forza Italia.

Spingere per preparare

Chiara Stavole

Si spiega così la decisione di spingere sulla staffetta. Di qui la volontà di cominciare a “presentare” in pubblico, in attesa del passaggio ufficiale, la Stavole. Che venerdì ha preferito mantenere un profilo basso, senza rilasciare dichiarazioni ufficiali, limitandosi a confermare l’imminente ingresso nella squadra di governo.

L’unica cosa chiara al momento è questa; oltre al fatto che, come ha detto la stessa Stavole, l’alternanza non significa che le stesse deleghe della De Lellis verranno automaticamente cedute al nuovo assessore. Ci sarà insomma uno spacchettamento ed una redistribuzione complessiva delle deleghe.

Per la De Lellis però non dovrebbe esserci un’uscita definitiva. Le voci parlano di un incarico da esterna che dovrebbe esserle assegnato a margine della staffetta. Un modo per non privarsi di una competenza che molti considerano preziosa, e quindi da non perdere. Conciliando così le ragioni della politica con quelle dell’amministrazione.