Cassino, l’ultimatum della Lega ed il contratto di Storace

La Lega lancia l'ultimatum a Fratelli d'Italia: "Metta sul tavolo il nome del candidato sindaco entro fine mese”. Storace: «Cassino? Ho un contratto Rai»

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Per fatto personale”: l’espressione è volutamente formale ma il contesto è scherzoso. Francesco Storace sceglie i microfoni di Radio Rai e la graffiante trasmissione Il Rosso e il Nero per mettere un punto alle illazioni. Lo fa dicendo: “Sbrigatevi a scegliere il candidato sindaco di Cassino, la mia città natale. Sono un po’ stanco del totocandidati. E un contratto, mettetevelo bene in testa, mi lega alla Rai fino al 30 giugno 2024. Stop sciocchezze please”.

I messaggi, tra il serio e lo scherzoso, sono due. Il primo: non c’è possibilità che l’ex Governatore della Regione Lazio ed ex ministro della Sanità possa essere il candidato del centrodestra a sindaco di Cassino. Per un’infinità di motivi: politici, professionali, personali, come Aleessioporcu.it anticipò lo scorso autunno. La seconda: la scelta del candidato sta durando troppo ed anche dall’esterno si comincia a notare.

L’audio di Storace su Radiorai

L’ultimatum della Lega

Alessio Ranaldi

Non c’è più tempo da perdere: la Lega ne è convinta al punto che lancia un messaggio. Con il quale dice che il centrodestra deve trovare il candidato sindaco non oltre la fine del mese di gennaio, ovvero tra una settimana. Sostiene che deve farlo con un processo che punti alla massima unità, trovando la sintesi necessaria, mettendo fine a guerriglie tra le parti.

A lanciare l’avviso ai ai naviganti (che suona come un ultimatum a FdI) è il coordinatore del circolo della Lega di Cassino, Alessio Ranaldi. Le sue parole hanno un peso specifico maggiore se si considera che è lui che aveva rifiutato nei mesi scorsi di firmare il documento unitario con gli altri Partiti di centrodestra.

Formalmente, aveva detto no perché quel documento non aggiungeva altro ad una dichiarazione d’intenti di marciare uniti. E infatti da allora lo stallo è proseguito: al tavolo dei Partiti ci sono quattro disponibilità alla candidatura; le primarie dei civici di Centrodestra fissate a domenica slittano al 18 febbraio, esprimendo cinque aspiranti candidati, divisi tra chi è favorevole ad una sintesi con i Partiti e chi la respinge.

Su questa linea oltranzista sembra posizionarsi anche il commissario di Fratelli d’Italia Fabio Tagliaferri, che nei giorni scorsi ad Alessioporcu.it ha detto: “I primaristi? Semmai ci torneremo ad incontrare con loro al turno di ballottaggio“. (Leggi qui: Divisi alla ricerca di una sintesi).

La rivendicazione del Carroccio

Fabio Tagliaferri

Il coordinatore del Carroccio mette i puntini sulle i. A Fratelli d’Italia manda a dire che “la legittimità per la scelta del candidato sindaco non è affatto dovuta. Cosa significa?

Spiega l’ex consigliere comunale: “Nel mese di settembre abbiamo raccolto l’appello di tantissimi simpatizzanti e cittadini che volevano un centrodestra unito alle prossime elezioni comunali. Lo abbiamo fatto senza indugio e senza guardare i numeri“. E quindi rimarca che all’ombra dell’abbazia FdI non ha alcun primato da rivendicare: “Siamo a Cassino il Partito che ha preso più preferenze alle scorse elezioni” rimarca Ranaldi. Ai cugini di Fdi dice ancora: “Abbiamo ceduto l’iniziativa a Fratelli d’Italia per lavorare a questo processo unitario, legittimità tra l’altro non richiesta e non dovuta“. 

E poi fornisce una nuova chiave di lettura con cui motivare il suo no alla firma che gli veniva chiesta proprio da Fabio Tagliaferri. “Come coordinatore della Lega ho sempre posto in cima a tutto il dialogo tra i Partiti e le forze civiche per raggiungere l’obiettivo di creare una coalizione forte e coesa. Per questo ho rifiutato di firmare un documento inutile che andava ad isolare ancor di più i Partiti in un gioco al massacro che non conviene proprio a nessuno“.

L’assenza di apertura

Gianrico Langiano

Cosa intende il coordinatore della Lega? Perché parla di isolamento? Mette l’evidenziatore sul fatto che in quel documento non c’era nessun cenno di apertura all’altra opposizione, ovvero i civici che avevano avviato il percorso delle Primarie. Per Ranaldi non era e tuttora non è pensabile di andare separati e spiega che è giunto il momento di accelerare il processo che porti ad una sintesi.

Voglio rivolgere un appello a tutte le forze in campo: mancano poco più di due mesi alla presentazione delle liste. Pertanto – spiega Ranaldi – entro la fine del mese il centrodestra e le realtà civiche di area devono trovare una sintesi e individuare un candidato sindaco in grado dare ai cittadini un’alternativa al mal governo del centrosinistra”.

Ranaldi esprime un concetto che è un segnale: “Cassino è una città isolata e in preda ad una regressione economica mai vista prima.  È giunto il momento – dice poi agli integralisti dei Partiti e delle Primarie contrari ad ogni forma di dialogo –  di porre fine a questa pseudo “guerriglia” di dichiarazioni e atteggiamenti rigidi nei confronti di un dialogo che riteniamo essere alla base per riuscire a mettere in campo una coalizione autorevole ed in grado di restituire alla città di Cassino un grande governo di centrodestra“.

La sintesi necessaria

Francesco Storace e Vladimir Luxuria

Trovare una sintesi in una settimana dopo mesi di stallo non appare la cosa più facile del mondo. Ma quel che è certo è che a questo punto le primarie si immettono sempre più su un binario morto e si cerca di lavorare ad un progetto comune. Questo, almeno, è l’appello che giunge dalla Lega.

Non è detto che venga raccolto. Ma c’è un’evidenza, chiara anche anche Francesco Storace nonostante sia su un livello ben diverso e sintonizzato su frequenze ben più altre: non c’è quasi più tempo.