L’approvazione del bilancio è passata in secondo piano. Eppure la maggioranza di Nicola Ottaviani è arrivata ad un solo passo dal “quorum” assoluto dei 17 voti.
In seconda convocazione i sì sono stati 16, 5 i no. Ma è stata la discussione sul dossier anonimo del “corvo” a monopolizzare il dibattito. Stefania Martini, consigliere del Pd, ha chiesto la posizione ufficiale dell’Amministrazione. Nicola Ottaviani è saltato dalla sedia: “Abbi il coraggio di leggerlo il documento anonimo, fallo proprio, così diventerà un atto giudiziario e noi andremo avanti. Parliamo di un esposto anonimo vergognoso e peraltro noi siamo a conoscenza di chi c’è dietro. Ma dai, leggilo in aula”. Un fiume in piena il sindaco, che nell’intervento successivo ha attaccato ancora l’opposizione, accusata di aver lasciato una situazione debitoria di 50 milioni di euro, ai limiti del dissesto. “Non solo stiamo mettendo mano ai vostri disastri – ha detto Ottaviani – avete pure il coraggio di dirci che spendiamo troppi soldi per le sagre”.
Irripetibili gli scambi di accuse tra Nicola Ottaviani e Stefania Martini. Ma anche tra Ottaviani e l’altro consigliere del Pd, Angelo Pizzutelli.
In una discussione monopolizzata da corvi, gufi e civette il bilancio è passato in secondo piano.
Andrea Turriziani, consigliere comunale del Pd, ha toccato un altro aspetto. Essendo il Comune partecipante a Consorzi come l’Asi o a società come la Saf, ha il pieno diritto di chiedere piena trasparenza sugli incarichi e sulle consulenze affidate. Secondo Turriziani non si trovano sui siti dei rispettivi enti. Ha spiegato: “Chissà, potremmo trovare nomi di consiglieri comunali in quegli elenchi. E siccome vale il principio del controllore e del controllato, bisognerebbe approfondire la questione. Perché il Comune di Frosinone non chiede quegli elenchi?”.
Già, perché?